I protagonisti della rivolta

I protagonisti della rivolta SALUZZO, UN DRAMMA DI TUTTI I PENITENZIARI Una lunga serie di rapine, sequestri e feroci omicidi I protagonisti della rivolta Francesco Bartoli, 28 anni,nativo di Bari, soprannomi- nato il «Moro» , deve sconta- re 15 anni e mezzo di reclu- sione per una serie di rapine compiute con 16 complici tra la fine del '70 e l'aprile del '71 nei comuni della cintura tori- nese, svaligiando uffici posta- li e tre filiali della Cassa di Risparmio. Ha fama di duro: durante un interrogatorio da parte del giudice istruttore Maddalena nella caserma dei carabinieri, Francesco Bartoli, indispettito per una domanda, sferrò un pugno sotto il mento al magistrato, tramortendolo. Evaso dal carcere di Piacenza il 21 ottobre '71, fu nuovamente arrestato nel gennaio '72. Il processo per le rapine, celebratosi in Assise a Torino nel febbraio '74, si svolse in un clima di grave intimidazione. La principale accusatrice della banda — di cui il Bartoli era il capo indiscusso — fu costretta a presentarsi in aula accompagnata da un sottufficiale di polizia a causa delle minacce ricevute in quei giorni. Non solo, ma tre presunti complici degli imputati, alla vigilia del- }la requisitoria j ministero Giordano, furono ■ sorpresi sotto le finestre del \ tribunale con 6 bidoni di ben I Zina. Volevano incendiare tut ti i documenti e rendere così nullo un processo che doveva concludersi con pesanti con danne per i banditi, Giuseppe Cardalo. 32 anni. \ condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'orefice Baudi i no, è amico di Giorgio Paniz zari, anche lui condannato al del pubblico \ j conflitto a fuoco | carcere a vita per lo stesso I delitto. Cardillo, Panlzzari e | .Sebastiano Di Luciano (terzo\componente della banda che i assassinò l'orefice) maturaro- ■ no la loro trasformazione «i- ! deologica» tra la fine del prò-1 • cesso di primo grado e l'ini- ! zio del dibattimento in appel- \ j lo. Furono tra i primi ad ade i rire ai Nuclei armati proleta- j ! ri (Nap) e a considerarsi pri- \ 'oionieri politici. Ma. mentre', Panìzzari si distinse subito in I ' episodi di feroce violenza (se- questro del giudice Di Genna-1 , ro e ferimento di una guardia ! . nel carcere di Viterbo) e DI i! Luciano, dopo una clamorosa ! evasione dal carcere di Augu- sta, rimaneva ucciso in un 1 Giuseppe Cardillo rimase nel-l'ombra e nel silenzio per tut- ti questi anni. Giancarlo Sanna. 25 anni, cognato di Bartoli (ha sposato una sua sorella in carcere) è stato protagonista di un clamoroso fatto di sangue nel febbraio del '70, a Giaveno. Uccise a colpi di pistola un industriale, con il quale aveva trascorso la serata, in compagnia anche di una ragazza. Delitto che fece scalpore, ma che non fu mai completamen te chiarito. Si parlò di rapina. droga. amicizie particolari, Certo è che Giancarlo Sanna. ucciso l'amico, se ne venne a Torino in uno stato di confu sione mentale, gironzolò per via Roma finché un cronista della Stampa — messo sulle sue tracce in seguito a una confidenza — lo rintracciò e lo «catturò» consegnandolo alla polizia. Condannato a 22 anni di reclusione, non aveva mai fatto parlare di sé come detenuto. Luigi Dorigo. 26 anni, è stato l'autore — con Giorgio Piantamore e Giuliana Zucca ro — del primo sequestro di persona avvenuto a Torino. I ire rapirono, nel '73, Tony Ca- \rello. e lo rilasciarono dopo' ' un giorno, dietro versamento j di un riscatto di 100 milioni Dorigo sostiene di far parte del gruppo «comontista», una frangia estremista di extraparlamentari di sinistra. Al processo tentò — con scarso successo — una difesa «politica» del suo gesto. Anche Antonio Falcone. 21' anni, e un «comontista». Rin-1 nata a giudizio nel luglio scorso, è in attesa di processo. L'accusa: costituzione di banda armata, esplosione di colpi di arma da fuoco «per | incutere timore ed attentare alla sicurezza pubblica», furto, detenzione di armi. Secondo il dottor Cuva che ha firmato l'ordinanza di rinvio a i giudizio. Falcone e compagni avevano come obiettivo di «propagandare il si vvertimento violento dell'ordinamento sociale ed economico vigente e realizzare lo scompaginamento di tale orine attraverso una vera e propria cospirazione politica». Agrippino Costa, presunto brigatista rosso, ha 35 anni. E' evaso nell'agosto '75 dal carcere di Augusta, insieme con Sebastiano Di Luciano, Antonino Irnerto e Vincenzo ■ Cordolo. Aveva già tentato di fuggire nel settembre '74. i mentre ascoltava la messa j nel carcere di Siena. Un agente gli intimò l'alt, poi sparò.1 ferendolo a una gamba. Deve scontare 8 anni per una rapi- ; na compiuta nel febbraio '72 a Torino, nell'ufficio cambio di via XX Settembre 3. Cesare Maino. 36 anni, fa parte del gruppo «XXII Ottobre» ed è stato condannato a 15 anni di reclusione per il sequestro Gadolla. Le Brigate rosse chiesero la sua libera zione in cambio di quella del giudu-c Mario Sossi. Nel giù gno 75 if suo nome è tornato su tutte le pagine dei giornali, in relazione al tallito attentato dinamitardo nel manicomio giudiziario di Aversa. dove rimase ucciso, dilaniato da una bomba, il nappista torinese Giovanni Taras. Si sospetta che il Maino fosse a conoscenza dell'attentato. L'inchiesta è ancora in corso. Oscar Soci. 26 anni, faceva parte della banda di Fran- cesco Bartoli, ed e stato con-\ dannato a 10 anni di reclusio- ' ne, E' fratello di Bruno, ucci-1 so mentre tentava di evadere, dalla prigione di Alessandria. \ con la complicità della sorel- ! la. coinvolta recentemente in \ una sparatoria con i carabinieri. Bruno Gubbini. 26 anni, di Voghera, deve scontare una lunga condanna per una serie di rapine. Sergio Ronchetti A PAGINA 11 \ ' 1 , \ ! \ Saluzzo. Michela c Paola Ariaudo e la madre Angela: per sedici ore ostaggi di Bartoli (F. «La Stampa» - C. Pellegrino) Sci dei detenuti protagonisti della drammatica giornata di Saluzzo: Giancarlo Sanna, Giuseppe Cardillo, Cesare Maino, Oscar Soci, Luciano Dorigo e Bruno Gubbini