Pubblici dipendenti: a fine marzo gii aumenti dell'intesa sindacale di Giancarlo Fossi

Pubblici dipendenti: a fine marzo gii aumenti dell'intesa sindacale Un onere di 900 miliardi per 1.500.000 persone Pubblici dipendenti: a fine marzo gii aumenti dell'intesa sindacale Roma, 19 febbraio. Oltre un milione e mezzo di pubblici dipendenti riceveran- no verso la fine di marzo gli aumenti salariali previsti dal¬ l'accordo sindacale ratificato ieri dal Consiglio dei ministri. «Ci vorrà più di un mese — precisa il segretario generale degli statali Cgll De An gelis — perché gli statali abbiano gli aumenti. E' necessa- rio, però, che gli uffici tecnici tifila pubblica amministrazio ne comincino a fare i conti ancor prima dell'approvazione dei decreti da parte del Parlamento e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale». Con lo stipendio di marzo, se non ci saranno rinvìi, gli statali ministeriali, i postele- grafónici e t regionali (I cui contratti sono scaduti al 31 dicembre 1975» incasseranno complessivamente 210 mila li-re lorde: 10 mila lire per ogni mese del 1976. 10 mila lire per il gennaio 1977. 25 mila li- re relative all'uumento decor- rente dal febbraio 1977 e 30 mila lire come aumento della tredicesima mensilità dello scorso anno. Sempre a flnemarzo, a seconda delle .scadenze dei rispettivi contratti, il personale docente e non docente della scuola percepirà 150 mila lire, i ferrovieri e i lavoratori dei monopoli 140 nula lire. A dicembre, le varie categorie otterranno un ulte- riore incremento di 15 mila 1\VVU^.r^CCSim«a-hi0"8!^ globale d 900 miliardi sarà coperto ricorrendo al fondo globale del bilancio di previ- sione dello Stato per il 1977. La Federazione Cgll Cisl-Uil giudica positivamente la rati fica del governo, ma la sua soddisfazione è smorzata dal I l'eccessivo ritardo che ne |compromette in parte l'effet f>........ „™ .,,-i | to Occorre ora affrontare con urgenza i problemi rima sti aperti per la riforma degli istituti normativi e dell'orga | nizzazione del lavoro nella rileva il segretario confederale delI'Uil, Pagani — può provocare inconvenienti gravi, come reazioni locali o perfino scioperi. Il governo deve ricercare una soluzione globale che metta anche i Comuni e le Province in condizione di rispettare l'accordo del 16 dicembre per il pubbtico impiego ». Ma non è questo il solo aspetto che mantiene uno sta Ito in.?«;?'tezza e tensione .nel pubblico impiego, nono stante la favorevole decisione 1P"*» jeri dal consiglio dei I ministri. I sindacati autono «U scu°la' l"nuen'' prattutto nel settore dell i struzione secondaria, hanno deliberato di inasprire la lot-1 j 'a VWJi contratto nancjje si | n° °* blocco parziale o totale i<« tutte le attività scolasti pubblica amministrazione. I senza contare che va trovata i al più presto la copertura.fi-1 nanziaria dei miglioramenti a \ favore dei dipendenti degli ! enti locali «Tale lacuna — i .ntl locali, «late lacuna \ che» . L'obiettivo principale è ! quello della perequazione re-1 tributiva fra tutti i pubblici] dipendenti, che «non può con siderarsi raggiunto con l'accordo ratificato dal governo. : ma non sottoscritto dagli au tonomi» . Nel corso di un in contro ., ministro della Pub- Istruzione Malfatti ha L, assicurazioni sulla revi t""*^^w15ZZ^m*.ÌZ*~.i sione de» indennità di turalo ne P°r « Personale direttivo Od ispettivo, la sistemazione I f" »tf">™. » sisie.nuauuiie , m ruol° de«u aventi tltol° in !base a leggi speciali. Telimi- Inazione del precariato, il mi-h gUoramento dell'orario di j jservizio e del lavoro straordi- t-„ ........ ! nario. Un orientamento preci- so dova scaturire peraltro da una riunione intermlniste- ftatlTaS settimana. I Anche gli ospedalieri e i di- i pendenti degli enti locali mi-1 nacca.no ^ smnsstccia prò- \ testa» mr-ntro i rtir»nri»nn ! ra^oneria USp del i r «?. r.agloner'a, generale dei- \ lQ gtato addetu a, terminali elettronici (installati presso le ragionerie centrali, regio- nali e provinciali) comince- ranno dal 22 o dal 23 febbraio uno sciopero ad oltranza «nel tentativo di bloccare la priva-tizzazione dei centri di elabo- razione dati della pubblica omminislro^orie. . Se l'asten- sione non potrà essere evitata, si verificherà l'arresto quasi totale del complesso meccanismo di pagamento degli stipendi agli statali, oltre al «fermo» delle sovvenzioni, dei contratti, dei contributi. Giancarlo Fossi

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