Riforma della polizia i democristiani divisi

Riforma della polizia i democristiani divisi NUOVO Ostacolo per il governo Riforma della polizia i democristiani divisi Forlani, Donat-Cattin ed alcuni ex fanfaniani non vogliono la smilitarizzazione e il sindacato di polizia Roma, 19 febbraio. ' L'opposizioe di Forlani, i Donat-Cattin ed alcuni ex fan- faniani alla riforma della po- lizia è il nuovo scoglio per il ! governo e per Zaccagnini, i mentre 11 varo delle misure I sull'ordine pubblico non tro- vera ostacoli in Parlamento, Comunisti e socialisti, at- ; ti averso i rispettivi quotidia-1 ni, giudicano i cinque provve- dimenti «parziali e disorgani- ci», ma anche in linea con le j richieste del Parlamento: ca- j so mai, l'Unità lamenta che ; «dalla montagna è nato un topolino», perché le decisioni I governative «toccano aspetti \ a volte marginali del nodo co- j Situilo dall'intrecciarsi di < violenza politica, criminalità \ ed eversione». Liberali, social-1 democratici e repubblicani | condividono le misure, men tri! i radicali sono molto critl ei. «Peggio che negli anni del ministro di polizia Sceiba. | con la copertura e la solleci tuzione della sinistra storica ' si tenta ormai di dare pieni poteri di repressione proprio a corpi dello Stato dai quali è sorta e si è affermata la strategia della violenza». Per- ! ciò i radicali si mobilitano contro questi provvedimenti, con un appello al Paese. Il punto dolente è il rinvio della riforma della polizia che il ministro Cossiga, secui do l'impegno preso a suo tempo, aveva presentato alla direzione della dc di giovedì per sottoporla poi al Consiglio del ministri. Sennonché la smilitarizzazione e la slndacolizzazione (orribili vocalio li : dei poliziotti hanno provocato profondi contrasti nella d\ che rischiano di riflettersi negativamente sul governo perché Forlani e Donat-Cattin sono ministri, e fra i più autorevoli: che cosa faranno! quando la riforma andrà al Consiglio del ministri'? Altre ripercussioni, malgrado la limitatezza numerica I di '. «fronte critico», si temo ; no dentro la dc perché le di- ì veigenze toccano una scelta j importante del segretario /accanili";. Non mancano os -i-ivaton per 1 quali l'opposi- : zionc di Forlani. Prandini e' D'Arezzo alla riforma celercb- ! b>! un attacco diretto alla li neh politica di Zaccagnini. IB ' comunque certo che Por-1lanì. agitando lo spettro del céCB conseguente ad una polizt i smilitarizzata e con diritti sindacali (eccetto quello di sciopero), ha messo sotto accusp un «cedimento» a pressioni dei sindacati e del pei, d'i lui attribuito alla demo crazla cristiana. Donat-Cattin, -.inccr ha tentato di ironizza-1 re in ridicolo sul piano tecni- co sostenendo che il progetto C'ossiga trasformerebbe I po- llxiotU in guardie campestri e i.i vigili urbani. Il risultato de' dibattito, a tratti battibec co. è stato un rinvio del docu-mento finale al comitato ri stretto. Ne è uscito un nuovo testo, purgato delle due paro le dello scandalo: «smilitarizzazione e sindacalizzazione». Una fonte vicina ad Andreotti ci ha detto, stasera: mìa riserve emerse nella direzione dc non riguardano la deliberazione finale. Il documento conclusivo, infatti, è in linea con la richiesta di rendere più eludente e mo I derno l'organizzazione delle forze dell'ordine, ti governo e Tori. Andreotti in primo luo- gn. come ha ripetuto anche in di.TZlone hanno la volontà politica di realizzare la rlfor- j cristiani, viene rilevato, han-1 ma ». V'd anche una allessili ne sul rapporto fra de e governo, nei senso che le polimiche di Forlani e Donat Cattln, contemporaneamente membri della direzione de e ministri, dimostrerebbero l'in compatibilità fra le due cariche. Come dirigenti demo no pieno diritto di sollevare riserve su qualunque proget to o di votare contro in di- rezione, ma diverso è il di- ! scorso quando agiscono co | me ministri. ! Anche la de ha fatto sape-1 re oggi che confronterà le proprie posizioni con quelle | degli altri partiti della « non 1 sfiducia ». L'obiettivo del chiarimento è triplice: atte ! nuare le reazioni esterne; ' confermare che la maggioran-1 ^ dc vuole la riforma; so j stenere il governo Andreot ti. evitandogli complicazioni sul delicato problema. I sindacati unitari si son. fatti sentire con una dlchla- razione di Pagani, della Uil: « / nemici della riforma ven- gano allo scoperto. Il docu- ! mento democristiano è inaccettabile. Teniamo ferme le decisioni già prese di realizzare entro aprile il sindacato della polizia, ma siamo disposti a confrontarci con le proposte del governo ». Cosslga, in direzione, ha difeso con gran vigore il suo progetto, specificando che è disposto a sostenerlo anche nella sua responsabilità di ministro: non è chiaro se ab- bla inteso dire che la sua permanenza nel governo di penderà dal varo della rifor- nia. Dinanzi alle critiche di Forlani e Donat-Cattin, ii mi nlstro dell'Interno ha corn mentato: « A questo punto sento gruppettaro». E l'°n- Mazzotta. relatore: « Se j Donat-Cattin è di sinistra lo i cosa sono? Un rivoluziona- rio ». i Lamberto Fumo i

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