Conte l'orafo fece uccidere la moglie da un killer che simulava una rapina

Conte l'orafo fece uccidere la moglie da un killer che simulava una rapina Il "giallo,, di Lodi nella sentenza di rinvio a giudizio Conte l'orafo fece uccidere la moglie da un killer che simulava una rapina Il delitto nel 1972 - Incriminati anche il presunto esecutore del crimine e un testimone della tragica sparatoria • I difensori degli accusati sostengono: "Non ci sono prove certe" i Dal nostro corrispondente) Lodi. 19 lebbraio. Un giovane commerciante di preziosi di Graffignana. una borgata nei pressi di Lo di. è stato rinviato a giudizio per uxoricidio: è Franco Gol- zi, di 26 anni e secondo il giudice istruttore del tribunale di Lodi dottor Stabile, ha inscenato una rapina per sopprimere la moglie ventunenne. Pinuccia Sari, con la qua¬ le era sposato da poco meno di due anni. L'esecutore materiale de! delitto, a quanto afferma il magistrato inquirente, è Andrea Assevi, un pregiudicato di 34 anni residente a Sant'angelo Lodigiano. La sentenza di rinvio a giuaizlo. depositata 50 mesi dopo la tragica morte di Pinuccia Sari (avvenuta il 18 dicembre 1972), si compone di oltre 220 pagine nelle quali il magistrato illustra questo fatto di sangue: saranno era i giudici della corte d'assise di Milano a pronunciarsi sul delitto. Perché Pinuccia Sari è stata assassinata? Il dottor Stabile non ha dubbi. Franco Golzi. impiegato in una industria milanese per la lavorazione dei metalli preziosi, era entrato in un giro di ricetta tori. Il danaro lo guadagnava facilmente, smerciando a Milano e provincia gioielli pro¬ venienti da furti e rapine. Decine di milioni guadagnati co- I gnia dell'amico Mario Giam i belli, 24 anni, da San Colom j bano al Lambro, che ha in. lontrato al bar e invitato a 1 casa. Suona il campanello. Pi ! nuccia Sari apre il cancello i della villa e si trova davantisi avevano fatto perdere la te ! sta al Golzi che si costruiva i una villa principesca, corta I mente al di sopra delle possi. bilità di un lavoratore dlpen, dente, scialava centinaia di ' biglietti da mille nei bar. i Pinuccia Sari, figlia di una i modesta famiglia di lavorato ! ri, dopo pochi mesi dal matri1 mimili si era resa conto dei 1 loschi e illegali traffici del ma | rito. «O la pianti o ti denunciò ai carabinieri». Franco | Golzi, che nei frattempo si I era invaghito di un'altra donna, avrebbe architettalo un i diabolico piano per sopprimere la moglie. Doveva sembra! re una disgrazia, una rapina. Verso le 22 del 18 dicembre 11972 Franco Golzi è nel salo; i te della sua villa in compa- un uomo mascherato e armato di pistola. Il bandito irrompe nel salotto e intima al Golzi di aprire la cassaforte.Pinuccia Sari reagisce e il malvivente scarica la pistola. Cinque colpi raggiungono la i giovane sposa; il sesto, di I rimbalzo, colpisce di striscio Mario Giambelli. Il bandito fugge a mani vuote. Il Golzi e il Giambelli. invece di dare immediatamente l'allarme, attendono circa mezz'ora; poi raggiungono un bar e telefonano ai carabinieri. A quindici giorni dal delitto Franco Golzi viene incarcerato perché sospetto di uxoricidio mentre il Giambelli è accusato di falsa testimonianza. Mancano però le testimonianze e le prove oggettive; i due sono quindi scarcerati. A due anni di distanza dall'assassinio di Pinuccia Sari 11 marito è nuovamente arrestato. Mentre è in carcere assiste a una ! trasmissione televisiva su una | rapina avvenuta a Verona e conclusa con la morte di due banditi. Il Golzi crede di aver indi¬ ij ! cuse. | per felinìo?™ sDosaU^drealdella giovane sposa. Anarea vicinato in uno dei malviventi Andrea Assevi, il «killer» da lui assoldato per sopprimere la moglie. E' cosi certo che sia deceduto da lasciarsi andare completamente, raccontando ai compagni di cella parte dell'agghiacciante messinscena. Le voci giungono al dottor Stabile e l'istruttoria si avvia alla conclusione. Andrea Assevi non è morto. La vittima della raptta di Vero, ina è un sosia. L'Assevi, dete¬ nuto nel carcere di San Vittore, viene messo a confronto col Golzi. A vicenda i due si scaricano responsabilità e ac il magistrato il «puzj zie» è risolto. Franco Golzi è il mandante dell'assassinio Assevi il «killer»; Mario Giambelli il testimone compiacente o vittima delle minacce ricevute. Oltre al terzetto sono state rinviate a giudizio altre cinque persone per falsa tosti ; monianza. Di diverso avviso j l'avvocato Ruosi, di Sant'AriI gelo Lodigiano, difensore di Franco Golzi. «E' vittima delle circostanze — ha detto il legale — l'istruttoria è chiusa ma il caso è aperto». Anche per l'avvocato Aliprandi, di Lodi, difensore dell'Assevi, le prove a carico del presunto «killer» non sono determinanti. Nessun commento invece dall'avvocato Cillario. costi; tuitosi parte civile. Per gli avvocati Salinari e Ercoli, di Milano e Lodi, difensori di Mario Giambelli, il giovane tappezziere di San Colombano, ferito dal rapinatore omicida, è una vittima del «giallo». Piergiorgio Corbìa i I ; Mario Giambelli