Il Ventura conosceva Merlino la spia fascista tra gli anarchici

Il Ventura conosceva Merlino la spia fascista tra gli anarchici Procede, ma lento, il processo per piazza Fontana Il Ventura conosceva Merlino la spia fascista tra gli anarchici Lo afferma il padovano Giancarlo Marchesin, accusato di detenzione di armi • Dice che Angelo Ventura aveva due passaporti falsi, uno per il fratello Giovanni e l'altro per Freda (Dal nostro inviato speciale/ Catanzaro, 18 febbraio. Giovanni Ventura, seppure i'»ii«ttamente. conosceva Muno Merlin°. cl»e. extraparlamentare di destra, s'era in- filtrato fra :■;». anarchici di Valpreda alla vigilia della strage di piazza Fontano. Può essere niente, può essere molto: l'indicazione dell'unico imputato di un reato minore iGiancarlo Marchesin) interrogato nelle ultime due udienze è uncora abbastanza vana, ma è. senza dubbio, interessante. Non si deve dimenticare che esiste una antica ipotesi molto cara a taluni accusatori t quali attribuiscono a questo Mario Merlino, imputato di strage con Valpreda, il ruolo di provocatore per indiriz zare tutti i sospetti sul gruppo anarchico romano. E' una Ipotesi che prende le mosse da una informazione «confidemiale» avuta dal Sai. quat tro giorni dopo gli attentati, per cui la responsabilità sarebbe stata di Merlino che avrebbe ricevuto gli ordini da Stefano Delle Ghiaie (ora latitante in Spagna) realizzando un Progrwnm» di Guerin Se rne, misterioso personaggio che viveva a Lisbona ufficialmente come giornalista (a. genzia di stampa Aginter Press), nella realtà legato a non si sa bene quale servizio di spionaggio. iiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiniiii Due udienze per un imputa- ] vto al quale strappare soltanto tuna indicazione. Il bilancio \ tnon è confortante anche per ; nche domani si torna ancoro da capo con Giancarlo Mar chesin. Che accadrà con l'in terrogatorio di personaggi importanti come gli uomini del Sid, ad esempio? Le prò spettive sono terrificanti: le rtaFtpFvprevisioni che il processo | dpossa concludersi entro un j canno sono soltanto ottimisti- ' che ed ingenue. Giancarlo Marchesin, già esponente del partito socialista a Castelfranco Veneto, deve difendersi dall'accusa di avere nascosto nella soffitta di una sua abitazione 5 mitra. Il pistole e 3 mila cartucce che gli erano state affidate da un suo amico. Franco Comacchio. per conto di Angelo Ventura, fratello di Giovanni. Una imputazione ed un imputato assolutamente secondari rispetto alla strage. Giancarlo Marchesin, però, sembra nascondere qualcosa. Nega di avere avuto un ruolo ! in questa storia anche se tutto lascia supporre il contrario. Il deposito di armi fu trovato per caso du alcuni operai che stavano lavorando nella soffitta di Castelfranco Veneto (5 novembre 1971) quando Giovanni Ventura era stato già fermato e pian pia no si stava risalsndo alla re ! sponsabilità del gruppo di Pa dova. Perché Marchesin ha nascosto questi mitra e queste pistole, lui esponente socialista che la direzione del partito, ovviamente, si affrettò a sospendere non appena scoppiò lo scandalo? Pensava, dice, che potevano costituire una prova contro Ventura: ma soprattutto un mezzo per trovare altri elementi di accu 1 sa contro i responsabili della strage di piazza Fontana E' una tesi che non convin ce: Ventura era stato arrestato ed, invece, Giancarlo Marchesin continuò a nascondere le armi in soffitta. Perché non andò subito dai carabinieri? «Avevo paura di possi bili rappresaglie del gruppo di Ventura — è la sua difesa — e il caso di quel Muraro, ex portinaio a Padova, caduto nella tromba delle scale in modo misterioso giustifica questi timori». In verità, non giustifica niente: ma Marchesin è irremovibile. Comunque si aspetta Franco Comacchio. domani o alla ripresa del pro> cesso fra una settimana, per sapere qualcosa di più preciso: almeno tutti se lo augurano. Giancarlo Marchesin (quasi quarant'anni. magro, elegante, barba e baffi ben curati. i ~> ■— • i i ruPPfesfntante * commer-' | ciò. disinvolto nelle sue spie gazioni che spiegano pochissimo) è, però, una buona miniera di informazioni. Forse I avrebbe potuto essere incri- | mlnato ^ assocjazione ^y. versiva: ma il giudice istrut- tore gli ha contestato soltan- to quello, minore, di detenzio- ne d'armi per indurlo a parla-re E, tutto sommato, ha det to qualcosa che aveva sentito accennare dal suo amico FYiinrrv f7vmni*nhin- npr ititpm- to al Comacchio anche un pacco di documenti dai quali Franco Comacchio: per esem- pio, che Angelo Ventura ave-va due passaporti per il fra- tello Giovanni e per Fre- da ma con generalità «false»; che Ventura aveva consegna- si dovrebbe desumere che | Giovanni non è affatto di si- j nistra, come invece sostiene, | ma di destra; che, secondo | Comacchio. il gruppo di Ven i tura era eversivo e molto for- ] te; infine che Ventura cono- ; servii Mnrlinn I. linirn nntizln I torna ancora sul personaggio ; Guido Guidi sceva Morlino. L'unica notizia di un certo rilievo è arrivata ni termine della seconda udienza dedicata a Marche sin: 11 bilancio non è eccitan te anche perchi1. domani, si