La flotta Costa dietro la vendita della "Colombo" per 5 miliardi? di Paolo Lingua

La flotta Costa dietro la vendita della "Colombo" per 5 miliardi? Ceduta dalla Finmare un'altra grande turbonave La flotta Costa dietro la vendita della "Colombo" per 5 miliardi? Ufficialmente, l'acquirente del transatlantico (30.000 tonnellate di stazza) dovrebbe essere il Venezuela - Agitazioni per impedire l'alienazione di questa nuova unità (Dal nostro corrispondente) Genova, 15 febbraio. E' controversa — come un po' tutta la vicenda della flot ta di Stato da qualche anno a questa parte — la vendita della «Cristoforo Colombo», data stamane per scontata in alcuni ambienti marittimi genovesi. Secondo una fonte ut- ficiosa. proveniente dalla ' stessa società «Italia», un non j ben precisato gruppo venezo \ lano starebbe per concludere il concordato d'acquisto <pare entro una settimana) per una somma di circa cinque miliardi di lire. La «Cristoforo Colombo», che e stata varata nel 1953 e stazza circa 30 mila tonnella te, attualmente era adibita al traffico di linea tra l'Italia ed il Sud America, oltre che a crociere. La notizia, però, ha trovato Immediatamente po-1 lemica la federazione marina-1 ra Cgil-Cisl e Uil. che ha replicato con un durissimo comu- : nicato. I sindacati, insomma, si op-1 pongono alla vendita della unità che dovrebbe essere ! adibita ad albergo galleggiai te, ancorato alle foci del fiu- ; me Orinoco, per I tecnici eu- ; ropei che lavorano in Vene- j zuela: affermano che la politi- : ca della Finmare. come è sta-1 ta fallimentare negli Anni ; Cinquanta e Sessanta, al mo- j mento della costruzione delle unnici] turbonavi risultate poi ! ì pesantemente passive, cosi. oggi e una scelta «miope» dì esclusiva smobilitazione. La Federazione unitaria, inoltre, sia pure senza formulare precise accuse, lascia capire che si sta andando verso i un monopolio nel settore trasporto passeggeri e crociere e che questo monopolio viene favorito dalla stessa azienda di Stato. Anche se non si fanno nomi, esplicitamente, il riferimento è chiaro: si tratta della «Linea C». del gruppo che fa capo ai Costa, che, di fatto, si sta accaparrando tutto il mercato passeggeri italiano. I Costa dispongono d'una nutrita flotta passeggeri, tra le quali spicca l'ammiraglia «Eugenio C» di 27 mila tonnellate. Questa flotta e stata rimpinguata dal noleggio (è storia di pochi giorni fa) della «Angelina Lauro». L'armatore napoletano, tra l'altro, sta a sua volta puntando al traffico merci e petrolifero e — nel rinnovato clima di unità degli armatori dopo l'unificazione delle tre associazioni di categoria — sembra disponibile ad un accordo con i Costa per lasciare ai genovesi il i controllo del settore, che, a ! quanto pare, se gestito con ■ accortezza e con spirito ma! nageriale, è ancora in grado di dare utili non indifferenti. I Costa avrebbero chiesto j anche di acquistare la «Cristoforo Colombo», la maggioI re delle navi della società «Italia»: se l'operazione si concludesse la flotta dei Costa avrebbe davvero il monopolio del settore. Tra le tante «voci» che si sono intrecciate questa mattina (e la riferiamo per dovere di cronaca) è stato detto addirittura che dietro i presunti acquirenti venezolani ci potrebbero essere i Costa. Che cosa temono le organizzazioni sindacali? Si preoccupano per il fatto che i di| sarmi improvvisi, dopo che era stato deciso nell'autunno ] scorso di rinviare l'attuazione i del piano Finmare. provoca¬ I no un forte aumento della disoccupazione e perché la prei senza d'un unico imprendilo! re nel settore delicato del trasporto passeggeri e crocieristico finirebbe per «umiliare o le mortificare come ha af¬ Prossimi giorni, la Federazio fermato un dirigente naziona le della Federazione unitaria — la funzione sindacale». In parole povere, i sindacati temono che Costa, nel giro di pochi mesi, diventi arbitro assoluto del mercato c disar- mi o muova le diverse unità t spinto soltanto dalla sua con l venienza. Per questo, nei ne unitaria aprirà nuovamente le ostilità con una serie di agitazioni. Per il momento, comunque, sembra intenzio nata a battersi per impedire che vada in porto la vendita della «Colombo» ai venezolani. Secondo i sindacati è anco rn possibile un intervento nel settore passeggeri da parte della flotta di Stato. Il mercato è nuovamente in espansione, si dice. Però, in questi mesi, secondo una fonte ufficiale del ministero della Marina Mercantile, la «Colombo» avrebbe perduto svariati mi- liardi: e le casse pubbliche non possono piii sopportare una simile emorragia. II discorso, cosi, torna sul piano del «progetto organico» e definitivo che abbracci un po' tutto il meccanismo dei trasporti italiani. Questa prò nubilmente sarà la nuova, in terminabile trattativa tra go verno e sindacati. Paolo Lingua

Persone citate: Angelina Lauro, Cristoforo Colombo

Luoghi citati: Genova, Italia, Sud America, Venezuela