Oggi la Danimarca alle urne

Oggi la Danimarca alle urne Crisi politica ed economica, elezioni incerte Oggi la Danimarca alle urne /Nostro servizio particolare) Copenaghen. 14 febbraio. Dopo una campagna elettorale durata solo tre settimane, i danesi vanno domani alle urne per eleggere 11 nuovo Parlamento. Le elezioni sono state decise il 22 gennaio dal premier Jorgensen, socialdemocratico, dopo che i liberali avevano rifiutato di appoggiare 11 governo su una questione di secondaria importanza: il contributo statale all'edilizia. In realta i due partiti, che sono 1 maggiori della Danimarca, non sono andati d'accordo dal giorno in cui, appena due-anni or sono. Jorgensen, dopo aver tentato tutte le soluzioni possibili, aveva deciso di formare un governo di minoranza sperando almeno nell'astensione benevola dei liberali. Il leader socialdemocratico si è appoggiato di volta in volta all'uno o all'altro partito per ottenere la maggioranza In Parlamento, ma alla fine nessuno ha voluto più aiutarlo. Alla base di una situazione che si fa sempre più complicata e difficile è la gravissima crisi economica che ha colpito la Danimarca da cinque anni a questa parte. Nonostante tutta una serie di provvedimenti tendenti a frenare le importazioni, la bilancia commerciale è in fortissimo deficit. I disoccupati sono oltre 100 mila e l'esportazione ristagna. Per andare avanti, la Danimarca ha contratto all'estero un debito dopo l'altro e attualmente gli interessi da pagare superano il capitale che deve rimborsare di volta in volta. Alla fine, è stato anche impossibile ottenere prestiti tranne che dalla Germania Occidentale che ha esteso cosi, in modo che gli esperti giudicano preoccupante, la sua influenza sull'intero ap parato della nazione. I partiti rappresentati in Parlamento, dieci In tutto, hanno finito di contare sempre meno agli occhi degli elettori, con la grande eccezione del gruppo guidato da Glistrup, un estremista di destra che intende instaurare un regime poujadista. Sfruttando 11 malcontento generale, in poclii anni Glistrup ha fondato il partito ed è arriva to ad ottenere il 18 per cento dei voti, divenendo cosi la terza forza politica della Danimarca dopo i socialdemocratici (30 per cento) e i liberali (24 per cento). Con Glistrup, in ogni modo, nessuno vuole collaborare, o tanto meno formare una coalizione governativa, ragion per cui la vita politica è da tempo in fase di grande incertezza. Una indagine Callup. pubblicata stamane, ha rivelato una tendenza di opinione as sai preoccupante: i liberali appaiono in regresso del 7-8 per cento, mentre Glistrup potrebbe guadagnare il 3-4 per cento. C'ò pertanto il rischio che mercoledì i «poujadisti» siano il secondo partito della Danimarca. Per cercare di risollevare le sorti del suo partito, il leader dei liberali Hartling. ha dichiarato que sta sera di essere più che di sposto ad andare al governo con i socialdemocratici, ac cettandone in pieno il prò gromma economico. Walter Roaboch

Persone citate: Hartling, Jorgensen, Walter Roaboch

Luoghi citati: Copenaghen, Danimarca, Germania Occidentale