Scandalo finanziario in Israele coinvolge collaboratori di Rabin

Scandalo finanziario in Israele coinvolge collaboratori di Rabin Un processo per ammanchi colpisce il governo Scandalo finanziario in Israele coinvolge collaboratori di Rabin Tel Aviv. 14 febbraio. Glt imprevisti sviluppi di quello che rischia di diventare il più grave scandalo politico-finanziario nella storia di Israele hanno oggi latto aumentare i dubbi circa la possibilità che il primo ministro Yitzhak Rabin resti in carica e che il partito laburista continui ad avere in Parlamento la maggioranza di cui ha sempre goduto dal 1948 in poi. Nel processo a suo carico in corso davanti al tribunale distrettuale di Tel Aviv, l'ex presidente della «Kupat Holim» fCassa malattie israeliana) Asher Yadlin ha in eliciti conlessato di aver sempre versato al partito laburista le somme per il cui ammanco era stato arrestato quattro mesi la e ha direttamente coinvolto nelle accuse alcuni dei principali esponenti del partito e dei più stretti collaboratori di Rabin. Yadlin si era finora sempre proclamato innocente delle accuse mossegi. Ma oggi ha chiesto di mutare la proprio deposizione e ha ammesso la propria colpevolezza per cinque dei sette capi d'accusa contestatigli — riguardanti complessivamente la sparizio ne di una somma equivalente a circa tredici milioni di lire italiane — aggiungendo inol tre di aver versato nelle casse del partito «altri milioni di lire israeliane» (centinaia di milioni di lire italiane) sot tratti all'ente di cui era a capo. I fatti risalgono alla campagna elettorale del 1973, e secondo la confessione di Yadlin sarebbero stati il defunto «leader» laburista Pinhas | Sapir, l'alloro capo del comitato elettorale del partito (e oggi ministro delle Finanze! j Yehosua Rabinovic e il mi! nistro dell'Educazione Aharon j Yadlin ad insistere perché 1 egli « incanalasse ». verso il ' partito ingenti somme di denaro. Sia Sapir a suo tempo sia oggi Rabinovic sono tra i più influenti membri del partito laburista di cui Rabin è a capo; il primo ministro aveva personalmente insistito nel l'ottobre scorso perché Asher Yadlin venisse nominato governatore della Banca centrale d'Israele. La nomina non aveva avuto corso essendo l'ex capo della «Kupal Holim», nel frattempo, stato arrestato. Scoppiato pochi giorni prima del congresso in cui il partito laburista dovrà scegliere il proprio candidato per la presidenza del consiglio dopo le elezioni politiche del maggio prossimo, lo scandalo rischia di dare il colpo definitivo alle speranze di Rabin di conservare l'attuale incarico e aumenta invece le «chances» di successo dell'attuale ministro della Difesa Shimon Peres. che è il principale avversario interno dell'attuale primo ministro. Se poi, come tutto lascia prevedere, lo scandalo si allargherà e si dovesse arrivare — come qualcuno ha già chiesto — all'arresto e al processo del ministro delle Finanze Rabinovic, sarà l'intero partito laburista ad essere coinvolto, con le logiche conseguenze, al momento delle elezioni di maggio. (Ansa)

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