Non sparate sugli arbitri

Non sparate sugli arbitri La violenza negli stadi Non sparate sugli arbitri Arbitri in tuga: non e II titolo di un film. Una settimana la. ad Ascoli, il milanese Ma scia aveva trascorso otto ore e mezzo all'interno dello sta dix bloccato insieme alla squadra del Cagliari da migliaia di persona inlcrocite ed era -e vaso- al più lungo assedio, nel pieno dello notte, per essere prolottato, tramite un'auto della polizia, sul treno per Milano L'altro ieri l'arbitro Falasco di Chieti ed I due segnalinee di Palermo-Ternano hanno lasciato lo stadio della -Favo rltB' in elicottero (che in pas salo aveva salvato Sbardcllaì per non perdere l'aereo poi chó. con un altro mezzo, sarebbe stato loro impossibile arrivare in tempo a Punta Rais! Questi sono gli episodi più clamorosi, ma la violenza dilaga anche nelle serie intcriori. I dirigenti del settore arbitrale piemontese lanciano II loro grido d'allarme di Ironie alla minaccia di abbandonare la attivilo do parte di diversi tesserati. • Ogni domenica uno o due arbitri che operano nella categoria dilettanti piemontesi finiscono in ospedale o si fanno curare in qualche pronto soccorso e privatamente per le aggressio ni che sono costretti a subire da parte del pubblico, dei gio calori o dei dirigenti delle società — dicono lìostagno. commissario arbitri regionali ed II suo "vico" Pairetto — Si sentono sempre più soli, privi di protezione o finiscono per disamorarsi di questa loro attività che nasce come "hobby" domenicale e viene alimentata dallo passione e dalla logittimo ospirazlone di far carriera-. Lo situazione, che in passato non era certo allegra, si e latto preoccupante. C'ù carenza di arbitri ed il numero tende a diminuire. In Piemonte ve ne sono 820 per dirigere le por lite di campionato che vanno dalla •Promozione- agli 'esordienti-: rappresentano appena il cinquanta per cento del labbisogno Il reclutamento e seni pre stato il problema di fondo ma. di Ironie alla piega degli avvenimenti, allo violenza che si dlllonde su tutti I campi, allu mancanza di protezione, il numero di coloro che non se la sente più dì mettere a repentaglio la propria Incolumità, sta salendo sensibilmente. • Co il rischio di un linciaggio fisico e morale se non si corre ai ripari — sottolinea un giovane arbitro —. In qualche campo c'è gente, fra il pubblico, che incita alla violenza noi nostri confronti, indipendentemento che parteggi per luna o per l'altro squadra E manca la forza pubblica a tutelarci. GII stessi dirigonti dovrebbero difenderci! Molti di noi. all'inizio, non arbitrano con entusiasmo: lo passione viene in un secondo tempo, dopo due o tre anni, con l'asceso verso categorie superiori, con lo stimolo di arrivare, ma dopo corto amare esperienze c'è chi si arrende-. Nel settore dilettami gli arbitri percepiscono un rimborso che va da un minimo di lire 5000 ad un massimo di lire 6500 a partita, più un tanto a chilometro per le traslerte. Sono cifre modestissime se si tiene conto che le spese per lavare e stirare la divisa, per riparare le scarpe bullonate sono a loro carico. E gli arbitri debbono spesso sopportare ancho l'incompetenza del pubblico, vanno In campo privi della sereniti d'animo e. dopo essere finiti una volta o due all'ospedale, rinunciano al fischietto. L'arbitro è indispen sabile per la sopravvivenza del calcio non lasciamolo solo. b. b.

Persone citate: Falasco, Pairetto

Luoghi citati: Ascoli, Chieti, Milano, Piemonte