Danni per 136 miliardi dalle frane che hanno sconvolto tutta la Sicilia

Danni per 136 miliardi dalle frane che hanno sconvolto tutta la Sicilia Negli ultimi 6 anni è caduta più pioggia che in 50 Danni per 136 miliardi dalle frane che hanno sconvolto tutta la Sicilia Non bastano quindi i 70 miliardi di contributi preventivati dalla Camera - Un dibattito sul problema all'Assemblea regionale - Ben 277 dei 386 Comuni siciliani hanno segnalato frane avrebbero causato danni /Dal nostro corrispondente> Palermo. 10 febbraio. Le frane dei giorni passati e quelle tuttora in corso in molte zone della Sicilia per 136 miliardi A questa conclusione è giunta la Regione, sulla base delle relazioni dei tecnici degli uffici del Genio ci- | |P°C0 i 70 miliardi preventiva |vile delle nove province; le!zone più colpite sono quelle di Palermo. Caltanissctta ed Agrigento, ma ampi smottamenti di terreno continuano a muoversi anche nel Catanese, Messinese ed Ennese. Sulla grave situazione nell'isola, l'assemblea regionale ha tenuto un dibattito — l'ennesimo dal mese scorso — in occasione della risposta fornita per il governo dal vice pre siderite on. Gioacchino Ventimiglia (psii a numerose interrogazioni ed interpellanze di deputati regionali di tutti i raggruppamenti politici. Ventimìglia ha ricordato che lo ìStato sta facendo qualcosa, avvalendosi dei fondi per le calamità nazionali. Ma in queste condizioni, cioè davan ti a un bilancio cosi elevato ed allarmante, serviranno a j e o e ti dalla commissione Lavori pubblici della Camera presie duta dal comunista Eugenio Peggio, che due settimane fa visitò le zone sinistrate della Sicilia. D'altra parte, c'è il sospetto di qualche esagerazione. Una certa perplessità sull'attendibilità dei dati forniti all'assessorato regionale lavori pubblici è motivata dal fatto che ben 277 dei 386 comuni siciliani hanno segnalato alla Regione di aver subito frane nei loro rispettivi territori. Ma è possibile — ci si doman da oggi a Palermo — che il dissesto idrogeologico dell'isola sia arrivato a un simile punto? L'on. Ventimiglia ha reso noto il risultato di un'indagine condotta in Sicilia dal servizio idrografico del ministero dei Lavori pubblici — quindi la fonte è statale e non della Regione che potrebbe essere interessata ad ottenere | il più sostanzioso intervento idei governo nazionale — sulle piogge cadute sull'isola negli l|ultimi sei anni Ebbene, il ri ejsultato e sorprendente: da! a ;1970 ad ora. sull'isola si è re | avuto il triplo di precipitalo ni rispetto al mezzo secolo dal 1921 al 1970. Le peggiorate condizioni atmosferiche, se quindi hanno consentito di attenuare e a o o j in alcuni casi di eliminare la . ' siccità perchè i bacini si sono - • riempiti come mai nel passa to. hanno però stravolto le j campagne. . Un esempio illuminante e della situazione si ha in prò ivincia di Caltanissetta, dove da novembre a gennaio sono !caduti mille millimetri di pioggia, mentre lo standard normale è stato finora di 450 millimetri annui. I terreni in prevalenza ar Biliosi, ingrossali dalle piog-1 ge, hanno fatto scivolare in tutta la Sicilia verso 11 mare j immensi quantitativi di detriti calcolati approssimativa mente — secondo quanto assicurano i tecnici — in 8 milioni di metri cubi l'anno. A tutto ciò — hanno reph cato alcuni interpellanti al vi eopresidente della Regione — il governo siciliano però non ha contrapposto un'incisiva politica del territorio. La prò va di quanto sia fondata tale contestazione 6 che nel dicembre 1975 la Regione Sicilia fu la prima in Italia a dotarsi di una legge organica sul rimboschimento e sulla si-1 o stemazione del territorio mediante opere di arginatura nei bacini e nei fiumi. Ma per più di un ostacolo la legge non è stata attuata. Una delle remore che ne hanno impedito l'entrata in funzione, facendo rinviare la spesa dei 100 milierdi che ne costituivano il finanziamento, è dovuta al fatto che l'azienda forestale è disamministrata. Intanto ieri a Caltanìssetta i alcune famiglie fatte sloggiaì re dalle zone franose in quat I tro differenti punti della peri feria della città, non avendo I ottenuto gli alloggi popolari l loro promessi, sono tornate ' nelle abitazioni pericolanti, \ dopo aver lungamente prote stato davanti al municipio. Antonio Ravidà i ì I I l ' \ Una delle profonde voragini aperte su una strada della Sicilia, vicino a Palermo

Persone citate: Antonio Ravidà, Catanese, Eugenio Peggio, Gioacchino Ventimiglia, Ventimiglia