Yacht-ombra: tornano i più piccoli quelli di lusso rimangono latitanti di Filiberto Dani

Yacht-ombra: tornano i più piccoli quelli di lusso rimangono latitanti Rientrate in Italia 1300 imbarcazioni, il 40% del totale Yacht-ombra: tornano i più piccoli quelli di lusso rimangono latitanti 1 puntili superiori ai 18 metri, con prezzi da 100 milioni in su, sono quasi 1700 • Per ora, restano nei dorati esilii esteri - Un esperto dice: "Non regolarizzeranno mai la loro posizione" (Dal nostro inviato speciale) Genova, 8 febbraio. L'annuncio del ministero della Marina mercantile è ancora fresco di stampa: la metà, o quasi, dell'italianissima flotta dell'evasione fiscale è tornata a casa dall'esilio e si appresta ad ammainare la bandiera ombra per alzare quella tricolore. Bene. Andia- mo a dare un'occhiata al por- riccioli di Portofino; S. Mar- gherita e Rapallo, una volta, e non tanto tempo fa, rifugi dorati degli yacht s che inalbera vano 1 fantasiosi colori degli Stati esentasse, Panama, Liberia. Costarica e via dicendo. I grossi ormeggi sono semideserti, soltanto qua e là. in mezzo alle "utilitarie del mare", dondolano placidamente sull'acqua imbarcazioni dai cui pennoni penzolano bandiere ombra. Non sono più di un centinaio e, molte, hanno il timone bloccato da una catena. Antifurto? Macché. La catena ce l'ha messa la Guardia di Finanza per evitare che nottetempo prendano il largo. E perchè dovrebbero pren- dere il largo? Non si è detto che sono rimpatriate proprio per indossare i colori nazionali? «Guardi che quelle barche lì sono quasi tutte sotto sequestro da sette o otto mesi», spiegano gli ormeggiatori di S. Margherita. Quanti sono, allora, gli yachts tornati dall'esilio? «Nessuno, almeno in terra ligure, sa dirlo con precisione: forse venti, forse cinquanta, forse meno. La ci- fra esatta è conosciuta sol- tanto dalla dogana, ma sic come la dogana è un universo, ci varrebbe una vita per approdare all'ufficio competente». Cerchiamo, invece, di capire qualcosa dai pochi dati certi che la fonte ministeriale ha fornito. Primo dato: le imbarcazioni italiane da diporto ' che battono bandiera ombra sono quasi tremila. Secondo ] dato: 1 proprietari che hanno | chiesto l'immatricolazione in ! Italia sono circa 1300, il 40 I per cento del totale. Terzo da-1 to: la nuova immatrlcolazio- j Ine doveva essere chiesta al-1 '■ l'Ufficio italiano del cambi : | entro il 3 dicembre scorso. | Cnl ha ottemperato ha tempo j \flno »• 19 maggio per met !tersl ln regola con il fisco I Pagando un'Imposta che com out.ita sul valore dell'imbarcazione oscilla tra il 33 e il 45 per cento. Che cosa si può capire da : questi tre dati? Intanto, che ; per molti yachtmen nostrani è stato giocoforza abiurare la . bandiera ombra perché le lo- ! ro imbarcazioni (parecchie centinaia in tutta la penisola) sono state bloccate in banchina dalla Guardia di Finanza gin dall'estate scorsa. Poi, che { un'altra fitta schiera di questi navigatori antifisco, pur essendo riusciti a sfuggire ai fulmini del sequestro, è tornata a casa dopo aver saputo I di essere stata individuata, icon n°mi • cog"omi' da"a stessa Guardia di Finanza. In ultimo mettiamoci anche quei pochi che, per evitare future seccature, hanno riguadagnato i lidi italiani approfittando del salvagente lanciato dalla legge sul rientro dei capitali dall'estero. Tirando le somme, il mini- !1i,:stero dice dunque che sono Iali incirca 1300 coloro che, vo-1lenti o nolenti, hanno fatto jatto di sottomissione davanti ] al tricolore della Repubblica. Non dice, però, che costoro |sono per lo più proprietari di ;imbarcazioni di misura infe- riore ai 18 metri. Mancano cioè all'appello quei nababbi del mare che ormai da anni celano la loro preziosa anoni- mità dietro gli esotici vessilli dl comodo. Sono quasi 1700. Dove tengono le loro ville gal- | 1 j ad ogni approdo 1 Torneranno in porto? Un : agente marittimo ligure che | sta sbrigando le pratiche di legglanti da 50 e 100 milioni in su? Sempre in esilio, a Monaco, Beaulieu, Cannes, in Jugoslavia, in Corsica e chissà dove ancora, affiancate l'una all'altra, tre file fitte davanti j nazionalizzazione per una de¬ Cina di suoi clienti risponde scuotendo la testa: «A suo tempo ho cercato di convincere per giorni e giorni i proprietari di tre grossi yachts a regolarizzare le loro posizio¬ ni, ma il mìo è stato tutto fio< to sprecato. Anonimi erano e I anonimi vogliono restare, te! mono il fisco più della morte. So che cosa mi ha detto uno | di loro?: "E che ho scritto 1 Giò Condor in fronte? ". Im1 magini un po' se la voglia di tornare gli può venire adesso che. per soprammercato, c'è anche una grossa multa per il contrabbando». Quell'anonimo signore ha ragione: Giò Condor è scritto sulle fronti dei contribuenti a reddito fisso, non sulla sua. Filiberto Dani

Persone citate: Giò Condor