Verbania: madre e i due bimbi morti prigionieri nella loro casa in fiamme

Verbania: madre e i due bimbi morti prigionieri nella loro casa in fiamme Terribile disgrazia a Rovegro, un paese sulla collina di S. Bernardino Verbania: madre e i due bimbi morti prigionieri nella loro casa in fiamme Aveva 29 anni; i piccoli due anni e mezzo e un anno, il padre era già al lavoro - La donna ha acceso il fuoco in cucina: il gas, defluito nella notte, e scoppiato e ha provocato anche lo spaventoso incendio di una stufa a cherosene (Dal nostro inviato speciale) Novara, 7 febbraio. Terribile sciagura: una giovane madre e i suoi due bambini sono morti carbonizzati nella cucina della loro abita zione per un incendio causato da un'esplosione di gas. Si è salvato il padre perché assen-te, al lavoro. E' accaduta a Rovegro, una frazione di S. Bernardino Vernano, alle spalle di Verbania, in collina. Il paese è piccolo, 370 abitanti, vecchie case, per lo più in pietra. In una di queste, la prima che si incontra a destra salendo dal bivio di Fondotoce, abitavano t coniugi Sergio Bariatti, 33 anni, e Rita Martinelli, 39 anni, con i loro bimbi William. 2anni e mezzo, e Cristina, di 13 mesi. Una coppia felice, dedita al lavoro e ai figli: lui operaio I alla Montefibre di Verbania. I lei operaia alla Tubor di San tino, altra frazione di S. Ber ! nardino. ! L'unica difficoltà della loro j vita familiare era rappresen j tata dai turni di lavoro. Lei una settimana entrava in fab brica alle 6 e usciva alle 14 e 'la settimana successiva face¬ va dalle 14 alle 22. Lui segue la rotazione su tre turni: certi giorni i due coniugi nemmeno si incontravano. La loro maggiore preoccupazione era quella di custodire bene i figli: prima di andarsene li affidavano ad una signora. Nella casa, otto stanze in tutto suddivise su due piani, 1 abitano altre due famiglie: i1 genitori di Sergio. Fioravunte Bariatti, 67 anni, e Romana Pizzagrani, 65; e i coniugi Giosuè Fantoli, 38 onni, e Rosanna Carminati, 37. con la loro figlia Monica. 12 anni. Al pianterreno ci sono le cucine, al piano superiore le camere. Alle 5,30 di questa mattina 1 Rita si alza, deve essere in, fabbrica per le 6, ora in cui, a Verbania, suo marito uscirà ! dallo stabilimento. Veste i bambini, li porta giù, in cucina, per la colazione. Ha i minuti contati: deve percorrere circa trecento metri di salita, tenendo in braccio Cristina, per portare i piccini a casa di Aurora Bariatti. l'amica che gentilmente glieli custodisce durante la sua assenza; e poi. | con il motorino, deve rag- giungere la Tubor a Santino. Nella cucina c'è il fornello a gas. che funziona con una bombola, e c'è una stufa a i cherosene. Non è stata accer-1 tata la meccanica dell'ilici- dente, si presume tuttavia.! che l'esplosione avvenga quando la donna accende il fiammifero per avviare il fornello: durante la notte una j perdita ha evidentemente saturato di gas l'ambiente. Lo scoppio non si verifica al mo- mento dell'accensione della lampada (come a volte capita per effetto di qualche scinti! la nell'interruttore) perché ci sono persone che passando hanno visto la luce accesa alla finestra. Lo scoppio è, oltre che micidiale, fragorosissimo, tanto che sveglia tutto il paese. Nel la cucina resistono soltanto i muri esterni in pietra: crolla la parete che divideva il loca- te dalla cucina attigua, dei suoceri di Rita: è divelta la porta, si infrangono 1 vetri. La stanza si tramuta istantaneamente ln un rogo, forse maggiormente alimentato dal cherosene della stufa. I tre sventurati non hanno nemme no il tempo di spostarsi di un passo dal punto in cui l'esplo sione li ha scaraventati, Rosanna Fanloli, la cugina. era anche lei già alzata, si tro vava nella cucina di fronte, i «Ho visto le fiamme nel cor1 ridoio e sono accorsa su per lare scendere mia figlia: l'ho incontrata per le scale, in ca terrorizzata. per il paese. micia, scalza Siamo fuggite gridando». Scendono precipitosamente anche Fioravante e Romana Bariatti, 1 suoceri di Rita. Racconta lui: «Ho capito che erano tutti e tre in mezzo al fuoco perché prima di venir giù ho guardato dentro la camera da letto e l'ho vista vuota. Ho tentato di avvicinarmi alla porta della cucina, ma era un inferno, non si poteva penetrare in quel fuoco». Alle 6,10 arrivano 1 pompieri da Verbania, lanciano getti d'acqua nella cucina attraverso le due finestre. Il paese è tutto in strada, vicino alla casa in fiamme. E' evidente che non c'è salvezza per la,povera donna e i suoi bambini. Le ! fiamme fanno crollare il soffitto, precipita nel fuoco anche la camera da letto e fra i mobili c'è un'altra stufa a1 cherosene che aggiunge ali- j mentazione all'incendio. Alle 6,30 rientra dal lavoro | Sergio Bariatti. E' stravolto di fronte allo spettacolo della sua casa in fiamme. Ma ha ancora una speranza: che i suoi congiunti siano salvi, i bambini già ospiti della vicina che li custodisce e la moglie in fabbrica. I presenti lo guardano e tacciono. Poi lui ! si accorge che nel cortile c'è ancora il motorino deila mo- | glie. Grida: «Afa non era già andata via?». Qualcuno fa cenno di no. «E : bambini?», domanda con angoscia. «Non abbiamo potuto far nulla». Sergio Bariatti scoppia in singhiozzi, lo trascinano lontano. Più tardi, quando i poveri resti sono raccolti e portati nell'obitorio del cimitero di Pallanza, vuole a tutti i costi andarli a vedere. Sua madre, la nonna di William e Cristina, è colpita da collasso, deve essere messa a letto, nella casa di una vicina, e assistita da un medico. Remo Lugli nault targata Siena 75956, sono: Sergio Turchi di 53 anni residente a Poggibonsi; la moglie Ornella Grazzi di 48 anni e la figlia Mary di 21 anni. L'incidente sarebbe avvenuto allorché Severino Spessotto di 24 anni abitante in provincia di Treviso che conduceva un autotreno carico di legname. targato Treviso 215705, diretto verso Siena, ha perso il controllo del pesante veicolo. L'autotreno, ha sbandato sulla destra andando a urtare contro la banchina, quindi ha compiuto una serie di testa coda, finendo col ribaltarsi sulla carreggiata. Il pesante carico di legname è precipitato sulla corsia opposta colpendo in pieno la Renault che procedeva in inverso I tre occuDan ' f?VX!J#W«™,«If«H«85S I «'ln. ^U!^^J^!?^ c ali ed hunno rlpori.a ° l* rite gravissime. Tuttavia 1 Quando. p0co dopo i vigili del fuoco di Firenze riuscivano ad estrarre i loro corpi, essi erano ancora in vita. Hanno però cessato di vivere tutti e tre, poco dopo il rlco- vero all'ospedale di Poggibonsi. ! ! ^JPQH^£ ! Vcrbania. Rita Martinelli con il marito il giorno delle nozze | ji ! | Verbania. Sergio Bariatti davanti al rogo della sua casa