La prigione della Trapani crea nuovi interrogativi

La prigione della Trapani crea nuovi interrogativi La prigione della Trapani crea nuovi interrogativi 'Dal nostro corrisvondentei i Milano, 4 febbraio. (g. m.) Il ritrovamento del- j la casa in cui la banda di Renato Vallanzasca ha tenuto prigioniera Emanuela Trapani, figlia del «re dei cosmeti| ci», per 40 giorni, ha forse . creato agli inquirenti più pro! blemi di quanti già non ne avessero. Alcune evidenti discordanze tra il racconto fat-1 | to dalla giovane subito dopo : la sua liberazione al magi| strato e gli elementi raccolti durante il sopralluogo nell'appartamento di via Alessi 15, a Porta Genova, fanno adombrare il sospetto che Emp' ed i suoi familiari abbi ino scelto la strada della reticenza. La figlia del presidente della «Helene Curtis» aveva riferito che, dalla stanza in cui \ era tenuta prigioniera, per re- ! carsi in bagno doveva scende- ! re alcuni gradini, forse sei o | | sette, ma nell'appartamento di Porta Genova il bagno. lus-1 | suosamente rifinito con piaj strelle rosa, si apre proprio | accanto alla stanza da letto. ; Inoltre Emanuela ha sem i pre sostenuto che in casa, olj tre a lei ed ai due banditi ( Vallanzasca ed un altro, det- to „,„ smilz0)>) non c.era nes. ma , canteri nanno trovato tracce |nequivocabili : di altre ppesenze femminili. i nella da letto ^ro. | nale arredata pretenziosa- i mente con fa,si mobm de, I settecento veneziano, sono i state trovate pantofole fem- minlli e nei cassetu dl un co. mò. numerosi capi di abbi- i gnamento intimo da donna. Cne comunque al terzo pia- no dl via Alessi 15 ci fosse ve rumente la prigione della ra- I gazza appare indubitabile: a , darne conferma, oltre all'esi to. largamente positivo, del . sopralluogo avvenuto ieri po ■ meriggio ci sono alcune foto, inviate dai rapitori alla fami gua Trapani, in cui si ricono- I scono con certezza sia alcuni capi d'abbigliamento fatto inJoóidre od Emanuela sia la tappezzeria del locale, chiara, attraversata da larghi festoni di fiori. Inoltre, su uno dei due balconi, vi erano una ventina di bottiglie di champagne vuote, della stessa marca ( Crystal Brut ) con cui rapitori e ostaggio avevano brindato durante le feste natalizie. Un altro particolare che preoccupa il sostituto prc curatore Alfonso Marra, che segue l'inchiesta, è una apparente discordanza tra l'ammontare della cifra che Nino Trapani ha detto di aver pagato per la liberazione della figlia, poco più di un miliar- Riscatto Emanuela Trapani do. e ciò che è emerso dalle indagini. Infatti la somma pagata sarebbe nettamente superiore, forse quattro miliardi. Questa cifra sarebbe stata stabilita sulla base dell'esame delle banconote bruciate .n bagno da Antonio Colia, in via Lassalle, prima dell'arresto. Il bandito aveva dichiarato che in tutto si trattava di 500 milioni, ma l'ammontare sarebbe superiore al miliardo. Le difficoltà contro evi il dottor Marra deve combattere sono, oltre a quelle frapposte dai banditi, anche quelle create dalla famiglia Trapani. Evidentemente, l'atteggiamento di Emanuela e dl suo padre è dettato dal timore che Vallanzasca, pur braccato dalla polizia di tutta Italia, possa farsi vivo per mettere in atto le minacce profferite prima della liberazione della ragazza, nel caso che qualcuno avesse parlato troppo con gli investigatori. Secondo indiscrezioni raccolte nell'ambiente del Palazzo di Giustizia, il dottor Trapani non avrebbe consegnato al magistrato la registrazione di una telefonata intercorsa tra Vallanzasca ed il padre della sua vittima in cui si definiva l'esatto ammontare del riscatto. Il rapimento di Emanuela Trapani avvenne la mattina del 13 dicembre scorso, mentre la ragazza, accompagnata dalla sorella e dall'autista, stava recandosi a scuola. I beni del presidente della «Helene Curtis» vennero bloccati dopo ben nove giorni, quando ormai l'industriale aveva avuto tutto il tempo di raccogliere denaro. La notte tra il 22 ed il 23 gennaio, poco dopo le 22, Emanuela venne lasciata libera, in piazza Piemonte, a poche centinaia di metri da casa. Ad accompagnarla sembra sia stato proprio il capo della banda che l'aveva rapita.

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