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L'industriale "ribelle,, che ha sorpreso Genova NUOVO presidente dell'azienda gas L'industriale "ribelle,, che ha sorpreso Genova E' Attilio Oliva, grosso imprenditore e "uomo nuovo" del psi 1 Dal nostro corrispondente) I ziGenove* 3 febbraio. ! bUn industriile « ribelle » è 'l?da alcuni giorni il nuovo pre- s sidente dell'Azienda municipa-! tlizzata gas e acqua • AMGA • di Genova: si tratta di Attilio Oliva. 37 anni, sposato, due Agli, socialista, titolare del colorificio « Attiva » con due stabilimenti a Genova e a Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria. La sua designazione ha destato non poca sorpresa a Genova ed è venuta in seguito a un direttivo provinciale particolarmente infuocato. La polemica, per la verità, non riguardava direttamente il nome o la persona di Attilio Oliva, piuttosto la distribuzione di tutte le altre cariche di sottogoverno tra il gruppo di maggioranza e quello di opposizione. Dice Oliva: « La carica ( trecentomila lire mensili, ai netto di tasse e trattenute, n.d.r.) non l'ho cercata, perché non sono molto inserito nel giro delle correnti. Mi è stata invece offerta dalla direzione del psi con la motivazione, che ritengo valida, di voler esprimere a questo punto | delle indicazioni diverse dal solito nella chiave di una nuova filosofia del partito. \ quando si devono desinare' degli uomini a reggere certe cariche amministrative o di s-".ffo(70w?rno ». Attilio Oliva, che è attualmente il presidente regionale del giovani industriali della Liguria, è iscritto al psi da dieci anni: ha studiato filosofia all'Università e, in un primo momento, voleva dedicarsi alla ricerca scientifica ed alla carriera universitaria. Il padre lo convinse però, all'ultimo momento, ad occuparsi dell'azienda, che attualmente dirige assieme ad un fratello. Gli interessi per la politica c per lo studio lo hanno messo in evidenza, fin dalla giovinezza, come un « diverso » in un ambiente prevalentemente cattolico e conservatore come quello degli imprenditori genovesi. c Erano gli anni d'oro di Angelo Costa — dice Oliva — ed io. oltre che all'interno i dei psi. cominciai a darmi da '■ire nell'Associazione indùstriai: Il movimento dei piovani imprenditori era appena '[ agli albori e noi sembravamo, a Genova in particolare, dei piccoli rivoluzionari e dei barricadieri. Invece, oggi la struttura è tutta sulle nostre posizioni. La presidenza di Giambo Parodi, un uomo della vecchia guardia ma illuminato ed ; aperto, lu il primo passo per giungere alla elezione più recente dell'ingegnere Felice Schiavetti ». Come hanno reagito all'in- ; terno del partito a questa i scelta? « Fino ad oggi — ri- ' sponde Oliva — ho avuto reazioni sostanzialmente positive: certo, qualche commento ironico e qualche battuta erano facilmente scontati. E' abbastanza difficile in un partito che. tutto sommato, è di origine operaia, farsi accettare nella propria qualifica di imprenditore. Però, io ho avuto anche molte piacevoli sorprese nel mio ambiente, dove mi aspettavo invece qualche manifesta ostilità. Invece il latto è stato accolto con estremo favore ». Lo stesso presidente Felice Schiavetti ha affermato, nei giorni scorsi, che la scelta di un imprenditore per una vdel'flaflavpinacarica pubblica, espressa da I una maggioranza di sinistra pci-psi. anche per una fun-1 zione manageriale, è indub blamente un «salto di quali l? »■ Schiavetti, tra l'altro, in s ste da temP° su una P°» tlca imperniata su una di versa espressione dell'attività degli imprenditori a Genova e sulla funzione pubblica dell'impr-sndltore, che deve per forza uscire dai cancelli della propria fabbrica per affrontare tutti i problemi della vita politica e sociale. « Io credo — prosegue Oliva — che questo discorso possa essere proiettato anche in modo più avanzato. Io so¬ no un imprenditore che non tradisce la propria origine e la propria attività. Credo, però, in questa funzione sociale che ormai si sta affermando: l'impresa non è soltanto un'attività produttiva all'unico fine di ricavare del profitto Mi ritengo un socialista "europeo" legato al grande movimento democratico internazionale. Non c'è a mio avviso, quindi, contraddizione tra l'essere un industriale e l'essere un socialista militante ». Paolo Lingua