Lama: «Occorrono prelievi ma solo sui redditi più alti» di Alfredo Venturi

Lama: «Occorrono prelievi ma solo sui redditi più alti» A Milano nel convegno del pei Lama: «Occorrono prelievi ma solo sui redditi più alti» Disagio, dubbi e disorientamenti espressi dai delegati • Borghi ni: "Una classe operaia impegnata nello sforzo di rinnovamento" Milano, 29 gennaio. Enrico Berlinguer concluderà domattina l'assemblea dei lavoratori comunisti, che da ogni riunisce al Teatro Li rico alcune centinaia di qua-1 dri del partito che operano ■ nelle fabbriche lombarde. Si-! unificativo termometro della i stagione industriale e sinda- ! cale, cosi come è vissuta nella i più denso concentrazione prò- ' duttiva italiana, il convegno . ha visto emergere dagli inter- ! venti di oggi un'atmosfera di preoccupato disagio. |Disagio per la situazione congiunturale in se': abbiamo sentito, oltre ai sindacalisti ì delle organizzazioni, i delega- ' ti di fabbriche come la Inno-1 centi, la Bloch, la Falck. la SU- j Siemens e altre aziende a capitale pubblico, denunciare I ancora una volta lo stato d'in- j certezza, la frustrante persi- stenza di larghe fasce di lavo- ' ratori in cassa integrazione ! ( 1600 alla sola Innocenti), j l'assenza di immediate prò- spettive di rilancio produt- !tivo. Ma non è tutto: c'è disagio, ci sono «dubbi e disorienta-, menti», per usare le precise1 parole di una delegata, sia di fronte alla politica dell'astensione praticata dal partito comunista verso il governo Andreotti, sia nei confronti del recentissimo accordo fra Con-1 federazioni e Confindustria. 11 rappresentanti comunisti nelle fabbriche devono fronteggiare da una parte le pressioni dei fautori di un sindacali i smo «corporativo e tracimi ; nionista», come lo definisce il segretario regionale Gianfranco Borghini, e l'invito di chi suggerisce al sindacato di «tornare a fare il suo mestiere», cioè di dedicarsi in via esclusiva alle lotte per il salario; dall'altra parte i mllitan ti del pei e della Cgil subisco- j no l'offensiva dell'ultrasinistra degli «avventuristi», che li accusano di «resa» e «rinuncia». La risposta a queste accuse l'hanno data Luciano Lama, che ha ribadito la sua valutazione positiva dell'accordo con la Confindustria e ha rivendicato ai sindacati il compito storico di «creare nuovi valori»; Luigi ('urbani, della segreterìa provinciale comu nista. che ha contestato il di-1 -»»»" ■>' ■— ■—ritto della de di «nascondere dietro la gravità della situazione l'incapacità di decidere e di scegliere»; il segretario regionale Borghini. Quest'ul timo ha detto, fra gli applau- ! si dell'assemblea, che una classe operaia impegnata non soltanto su temi salariali, ma in uno sforzo globale di rinnovamento e trasformazione della società, è precisamente quella classe operaia che vo- levano Gramsci e Togliatti. ISe ci limitassimo a difendere il salario di chi lavora, si 6 chiesto, che cosa andremmo jpoi a raccontare ai disoccupa-,ti, ai giovani in cerca di lavo- ;ro. alla gente del Sud? Di qui. e di fronte all'infla- gzione. la necessità dei sacrili-1 ci. Il problema, ha detto Cor | tbani. non sta nella scelta se j Lfare o non fare i sacrifici: il i cproblema è scegliere fra sa | d critici equi, tempestivi ed ef i c ficaci, e sacrifici iniqui per- j c che tardivi e più pesanti, e . e per questo anche inefficaci, j l Tuttavia, ha aggiunto, «noi t rifiutiamo di adeguarci e abi , c tuarci alla crisi», dalla quale p si esce soltanto se le misure ! c contengono una dose di rin | d novamento. In questo senso. ] vè stata generale dell'asseti] j l blea la denuncia dell'assisten- g ziallsmo, della cassa integra ; c zione eretta a sistema, a fri- c gorifero di disoccupati: la n strada da battere è invece p quella della ristrutturazione e ! m della riconversione produttì Q va. purché tutti paghino, pur j f che non si dimentichi la ne cessità di dedicare anche al l'agricoltura l'attenzione che merita, ad esempio attraver so piani coordinati con l'indù stria nel settore alimentare. Lg?g Sul principio deir« austeri- tà» si è soffermato Luciano Lama. E' una parola che an- cora scotta a qualcuno, ha detto: «Essa non deve signifi care, sia chiaro, abbandono o cedimento, ma lotta coerente e cosciente per eambiare effet livamente qualcosa nelle at- tuali strutture; significa an che rifiuto della politica del piatto di lenticchie, il non ne cettare cioè mercificazioni della salute e del diritto al la voro». Il vecchio tipo di svi luppo va superato, dice il se gretario generale della Cgil: che cos'è infatti uno sviluppo che ha comportato un milio- ne di disoccupati perfino in pieno «boom», e centinaia di migliaia di emigrati all'anno? Quanto all'accordo intercon- federale, è fatto positivo dico Lama, ma non basta: ci vo- gliono altre misure, anche di ,, . , ,, ' ?!!!!f!.°; „<<^?lé.,,!1.,PreI'eVO gravi sui redditi più alti». Alfredo Venturi

Luoghi citati: Milano