Il colloquio con Giscard d'Estaing di Mario Ciriello

Il colloquio con Giscard d'Estaing Molti danni, paura, ma nessuna vittima Terrorismo dell'Ira a Londra Esplodono 13 bombe in centro «Dal nostro corrispondentei Londra. 29 gennaio. Londra è di nuovo bersaglio del terroristi dell'Ira. Dodici bombe sono esplose nel centro della metropoli tra la mezzanotte e le cinqur di questa mattina: e una tredicesima e scoppiata più tardi, nel primo pomeriggio. Non si sono avute vittime, né morti, né feriti, ma I danni sono considerevoli. Sembra Improbabile che si tratti di un attacco isolato: l'operazione — ha detto Scotland Yard — « ha tutte ie caratteristiche di un'ampia offensiva, ben preparata e ben coordl- ! nata ». l;na volta di più. la grande capitale dovrà pertanto mettersi sul piede di guerra, accettare i sacrifizi, le cautele e le paure, che. per lunghi periodi, hanno oscurato la sua vita negli ultimi anni. Già questa sera la città ha un volto diverso. Tutti i tredici ordigni sono esplosi nell'area centrale chiamata West End, e in par-1 ticolare in Oxford Street e ! net rioni contigui, come Mar-1 ylebone e Soho. Otto di queste bombe erano state piazzate negli uffici di agenzie com-1 merciali di collocamento, una in una piccola ngenzia di viaggi, una in un piccolo negozio ed una in una sede delle ferrovie britanniche. British Rail. in Oxford Street. Le altre due bombe, entrambe incendiarie, danneggiavano due reparti del grande e famoso emporio Selfridges, il cui immenso edificio domina la parte occidentale di Oxford Street. La lunga serie di deflagrazioni cominciava quattro minuti dopo mezzanotte. L'efficientissimu macchina di Scotland Yard scattava immediatamente in azione. Il ' West End veniva trasformato in una fortezza chiusa al pubblico: le vaste folle che, questa mattina, confluivano verso Oxford Street. Regent Street, e larghe zone di Mayfair, Marylebone e Soho trovavano l'accesso sbarrato dalla polizia che, con gli altoparlanti, esortava la gente a allontanarsi. Venivano chiusi anche alcune stazioni dell' underground, la metropolitana, come quella, importantissima, di Oxford Circus. Sono quelle operazioni in cui la polizia britannica eccelle e che ricevono sempre la massima collaborazione del pubblico. Squadre di agenti entravano frattanto nei negozi, negli uffici, nei ristoranti (una impresa colossale) e frugavano in ogni angolo alla ricerca di altri ordigni. Ufficialmente. Scotland Yard non ha ancora attribuito gli attentati all'Ira o ad altre organizzazioni: ma si sa che. con una telefonata a un giornale, i proui*iona(.s irlandesi se ne sono assunti tutta Ij responsabilità. Con una seconda telefonata, i terroristi avrebbero preannunciato altri attacchi contro la capitale, avrebbero avvertito i londinesi di tenersi pronti. Certa mente, esiste la possibilità chi l'Ira abbia montato questa operazione per uno di due motivi: perché ricorre domani il bloody sunday di Londonderry. in cui tredici perso ne morirono in scontri con le forze britanniche, o perché è in corso a Londra il processo contro quattro dei suoi più attivi e spietati dinamitardi. Ma. come abbiamo detto, è improbabile che l'Ira non abambizioni più vaste, che lo sforzo si sia già esaurito. Era da giugno che Londra viveva in pace, che non udiva più i boati delle bombe, che non vedeva i sacchetti di sab¬ bia o le reti dinanzi alle vetrate dei suoi migliori ristoranti. Era stato l'arresto dei quattro terroristi ora in tribunale a spezzare la minaccia, era stata la loro resa do¬ po un drammatico assedio in ' un alloggio di Londra. La polizia britannica ha avuto successi eccezionali nella difficile lotta contro gli uomini dell'Ira, e non soltanto a Loti j ' ' dra, ma anche a Birmingham, scena di un atroce massacro, j e in località minori. Quasi I ' tutti i responsabili di quasi !n!t; gli attacchi sono stati ; rapidamente catturati e rapi- ! damente condotti dinanzi alla : ; giustizia. Scotland Yard ha già detto, questa sera: «Preti[ deremo anche questi, se non I sono già scappati in Irlanda». ; L'emorragia nell'Ulster non : è ancora finita, l'Ira continua i la sua lotta disperata, anche l se con minor slancio, e l'ei stremismo protestante contij nua a trovare nuove reclute. Il conflitto, più che annoso, secolare, sta forse per torI mentarc una volta di più la i sterminata metropoli su que| sta sponda del mare d'Irlanda. Mario Ciriello ; [ I : i l i j I i | Londra. Un poliziotto rileva i danni provocati da una delle bombe scoppiata in Kingly Street (Tcicfoto Ap)

Persone citate: Mayfair, Soho