Bisogna sbrigarsi a recuperare i bidoni di veleno della "Cavtat"

Bisogna sbrigarsi a recuperare i bidoni di veleno della "Cavtat"Disegno legge al Consiglio dei ministri Bisogna sbrigarsi a recuperare i bidoni di veleno della "Cavtat" j ' Roma, 29 gennaio. All'ordine del giorno del | Consiglio dei ministri che si I riunirà lunedi 31 gennaio è | previsto un disegno di legge per la rimozione degli effetti Idei carico di tetrametile e te I traetile di piombo della motonave «Cavtat». di bandiera ! jugoslava, affondata in acque ! territoriali italiane. Non si I conoscono i termini di questa {legge ma si capisce che il governo vuole prendere in majno il caso, finora condotto con coraggio dal pretore di i Otranto Alberto Maritati, e ri| muovere in breve tempo il pe- ! ricolo costituito dai veleni I j rinchiusi in 910 bidoni d'aci ciaio. L'inchiesta della magistratura era arrivata ad un punto ' ; cruciale. Martedì scorso il professin- Giuseppe Sognorel-1 Ili, direttore dell'istituto di i i metallurgia dell'Università di ' Roma, aveva completato la 1 perizia sul bidone fatto recu perare dal giudice. Lunedi prossimo Signorelli consegnerà la perizia agli altri suoi colleglli. Melchiorri, De Zorzl e Bodrè. Qual è lo « stato di salute » dei contenitori? Lo abbiamo chiesto a Signorelli dopo che si erano sparse notizie allarmistiche. L'esperto di metallurgia ha smentito di aver detto la frase: «Se tutti i 909 bidoni della "Cavtat" fossero nelle condizioni dell'esemplare che ho esaminato, fra duc-tre mesi io non farei il bagno con tranquillità nel mare di Otranto dove è affondata la nave». Queste dichiarazioni sono riportate oggi da una agenzia di stampa. «Ho detto — spiega Signorelli — solo fa seconda parte, cioè che non andrei tranquillamente a fare il bagno nella zona. Mi pare naturale». Ma le condizioni del bidone esaminato sono preoccupanti? «Ci sono "porosità" e anche un'altra via possibile di cedimento». Che vuol dire esattamente? «Non posso rivelarlo. Dico solo che se il bidone esaminato avesse presentato una situazione preoccupante non avrei aspettato i risultati finali della perizia: mi sarei precipitato da Maritati ad I Otranto per dirgli che non c'era tempo da pardere ». Allora ogni allarmismo è j privo di fondamento? «Dfrei di sì. Bene Ita fatto ) la magistratura ad accelerare al massimo il momento del recupero. Non c'è pericolo immediato, ma in prospettiva...». Se capisco bene si tratta di non perdere altro tempo. «Certo. A questo punto biinvilii anche spiegare che il bidone recuperato, altezza un metro e sessanta centimetri di diametro, è stato preso a |caso Le mie conclusioni si ri-leriscono a questo esemplare, Il bidone non è stato scelto in base ad un rilevamento matematico statistico. Nelle condizioni in cui si trova il relitto non è stata possibile una campionatura che ci avrebbe permesso di sapere con precisione in che condizioni si trovano i contenitori delle sostarne velenose. In pratica lo stadio di corrosione dell'acciaio degli altri bidoni potrebbe essere migliore o peggiore di quello esaminato». f. c.

Persone citate: Alberto Maritati, De Zorzl, Maritati, Melchiorri, Signorelli

Luoghi citati: Otranto, Roma