Elio Petri prepara Anfitrione e pensa al film con Nicholson

Elio Petri prepara Anfitrione e pensa al film con Nicholson Elio Petri prepara Anfitrione e pensa al film con Nicholson (Nostro servizio particolare! Roma, 29 gennaio. Alla fine di febbraio Elio Pclri comincerà a Roma le prove dell' Anfitrione di Plauto che metterà in scemi per conto del Tcalro Stabile di Torino. E' la prima volta che affronta una iteatrale. Al momento il regista di Todo Modo si trova a Los Angeles, dove incontrerà di nuovo I.K'k Nicholson. (.'interprete di Qualcuno rotò sul nido del cuculo ì infatti interessato al nuovo film di l'etri, ambientalo in Europa e probabilmente girato in Germania. «E' uri soft/tetto dialettico. 0 meglio adialettico — ci ha dello Pelri — tra l'individuo e la società, un rapporto che è sempre slato al ceri- I tra dei miei film, anche dei più I "spogliati" di corteccia politica. £". insomma, la storia dell'animatila dell'uomo, un'animalità repressa dalle convenzioni sociali e stori| • he. In Itmdo l'uomo si dillcrenzia dagli animali per il solo latto che sa di dover morire' . Pelri al momento della parlenza per Los Angeles aveva sollobanCO con la sceneggiatura, una copia di • Le Monde »: Sul quolidiano francese c'era la reeenzione positiva di Todo Modo, da qualche giorno in programmazione nelle sale cinematografiche di Parigi. * Una recensione, quella del critico Jean de Haroncelli — ammette Petri — che mi ha latto piacere: però evidentemente meditata. E eia mi contorta poiché in Italia "Todo Modo" ha avuto dalla critica una lettura diflicollosa. essendo stato presentato nel pieno di una battaglia elettorale, quella del 20 giugno, che è stala abbastanza senza quartiere. Molta gente, e lo ripelo, ha visto e strumentalizzato il film ht /unzione della campagna elettorale e non l'ha visto nel suo vero spirito, che e di meditare sul modo di fare politica, sul rapporto tra la politica e la morale, e sugli esercizi spirituali di un gruppo di persone incapaci di avere una propria vita spirituale: La crisi del cinema italiano è oggi una realtà inconfutabile, alla quale si contrappone il rilancio del cinema americano. "Una situazione — sostiene Pelri — che riflette l'oscura e ambigua crisi del nostro Paese. Anche nelle opere italiane più riuscite onn si intravede altro che crisi e non ci sono segni di speranza. D'altronde in questo momento i registi italiani rifiutano il loro Paese, che a sua volta rifiuta i suoi registi' . Per Elio l'etri il teatro ha sempre esercitato una grande attrazione e lo si è visto anche in Todo Modo dove sono rintracciabili autentici momenti teatrali. «// tcalro — dice — dà la possibilità di rendere meno volgari la realtà e i comportamenti*. Per lo Stabile di Torino, Elio Petri allestisce dunque Anfitrione di Plauto, uno spettacolo che normalmente viene rappresentato d'estate nel teatro romano di Ostia Antica. Oggi, forse per la prima volta, viene proposto in un teatro «borghese» nella traduzione di Vittorio Sermonli con la consulenza di un prestigioso latinista. Luca Canali, personale amico del regista. Incoruggiato du Mario Missiruli, direttore dello Slabile torinese, l'etri si e accostato a Plauto ritenendolo, con modestia, l'autore •giusto» per cominciare, anche se in cuor suo c erano progetti più ambiziosi, ma che conta di realizzare in un prossimo futuro. •V Anfitrione — a giudizio del regista — è un opera tragicomica. Infatti Giove, scendendo sulla terra per godere del corpo di Atememi. e prendendo le sembianze del marito. Anfitrione, commette un arbitrio che confina con la tragedia. Al tempo stesso però provoca una serie di equivoci paradossali, addirittura pirandelliani. Giove si comporta da autentico padrone che cambia i destini degli uomini e calpesta i loro diritti per suo puro divertimento'. Questa commedia è una piramide: alla base ci sono la donna e lo schiavo, e alla sommità c'è il dio padrone. Anfitrione dovrebbe esordire a Torino a Pasqua. Sarà interpretato da attori quasi tutti giovani, Ira i quali spicca Flavio Bucci nella parte di Sosia, il servo di Anfitrione, ducei oltre ad essersi rivelalo in cinema nel film di Pelri La proprietà non e più un furto, apparirà sui teleschermi la prossima settimana nel ruolo dell'avvocalo americano Nader (L'auto che uccide). Attualmente e impegnato nella ricostruzione televisiva de La vik< di Ligabue. Gli altri protagonisti sono: Quinto Parmeggiani (Anfitrione), Neslor Garny (Giove). Aldo Puglisi (Mercurio). « Conto di lare — dice Petri — uno spettacolo pieno, in cui il pubblico si possa anche divertire. Vorrei però contemporaneamente restituire anche l'angoscia di vedere uno spettacolo tratto da un testo che viene da tanto lontano, da quasi più di duemila anni...'. Ernesto Baldo