Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Donne di quartiere: il coraggio di guardare in faccia la verità - E dopo i danni, anche le beffe • Se il Piemonte fosse regione autonoma Equo o iniquo il nuovo canone d'affìtto? - Alla ricerca di Milka Una lettrice ci scrive: • Acquisita la consapevolezza che i molti problemi che tra- { vagliano le donne non sono poi strettamente individuali e che. se discussi insieme perdono, proprio perché slmili, quell'aspetto di tragicità che assumono talvolta nella mente della donna sola, abbiamo deciso di Incontrarci, noi donne del Quartiere Basse-Lingotto, al giovedi di ogni settimana. In questi incontri dove l'esperienza dl ognuna è di apporto a tutte, sl mettono in comune i temi di vita: rapporto di coppia, comportamento con I tigli, sessualità, lavoro In casa 0 fuori, salute e condizione della donno nolla società. L'esigenza di arricchire questi incontri con una conoscenza più profonda ci ha fatto chiedere l'aiuto di esperti che hanno risposto all'invito. • Mercoledì l'ha accolto il prof. Mossetti. ha trattato per noi il tema: Prevenzione e cura dei tumori leniminlll. L'argomento che suscita in noi la volontà il sàperu e la tendenza ad ignorare (quasi che ignorando si allontanasse la malattia) è stato svolto in modo cosi chiaro ed esauriente da essere attentamente seguito dalle 60 donne presenti • L'apprendere che il cancro non e malattia In aumento ma. caso mai. è l'allungarsi della . vita che fa aumentare I casi e 1 che il male non e decisamente , mortale (ne sono prova le statistiche fatte noi paesi più prò1 grediti. dove più precocemente individuato e curato, i casi dl . morte per cancro sono il 25° 0) | ha sollevato ti nostro spirito li | belandoci un po' dalle tenaglie ! della paura. • Le minuziose esposizioni delle cause, le possibili prevenzioni, I segni premonitori, l'attenta osservazione del nostro corpo, sono stati gli altri contenuti della conferenza, cho al termine ha dato luogo ad un dialogo sfociato In numerose domande ampiamanti soddisfatte. ■ Ouesto modo nuovo dl Informare e di apprendere apre uno spiraglio sulla possibilità di un futuro dove chi dispensa cultura ed Informazione non rappresenti più il "mostro sacro'' da ascoltare con passività, ma la speranza cho tra chi da e chi riceve si formi una corrente di reciproco scambio e simpatia », Maria, una donna del Quartiere Basse-Lingotto Un lettore ci scrive: • Ho letto con vera indigna zione l'articolo circa il trasferimento del Samia a Milano, con I lo dure accuse rivolto all'Ente Moda di non aver saputo frenare la polverizzazione delle manifestazioni di moda Faccio parte da dieci anni dell'Ente Italiano della Moda (per inciso, l'unico ente nazionale che abbia ancora sede a Torino), e devo diro che se c'è un terreno su cui esso si 6 battuto instancabilmeni - come un leone è proprio quello della • razionalizzazione del settore fieristico •' scontran- dosi -- come facile immagina re — con opposizioni e resistenze di ogni genere. • In quattro gatti come siamo, senza mezzi (in dieci anni il contributo dello Stato e mo.. slo immutato mentre sono venuti mini .-rilusi quelli di altri enti, specie torinesi), abbiamo cercato di riunire più volte le associazioni dl categoria (che sono 1 nostri soci eltettivi) per concordare una riduzione dello manifestazioni di moda sostenendo solo quelle di autentica validità internazionale: abbiamo promosso riunioni con l'Istituto Commercio Estero per concordare 'fra tutti un calendario razionale delle manilestazioni più importanti, e dopo lunghi, ripetuti e faticosi tentativi, spesso resi vani proprio dall'assenteismo delle associazioni che ora rimbalzano su di noi le accuse, siamo riusciti a stilaro un documento In cui si elencavano le manifestazioni di moda allo quali si riconosceva validità internazionale, mentre veniva negato qualsiasi appoggio a tutte le altre • Come tutto riconoscimento a questi ingrati sforzi, ci si accusa di • non aver saputo frenare la polverizzazione • delle manifestazioni di moda Ouesto non e che aggiungere il danno (trasfe rimento del Samia) alle beffe • Aldo Matlirolo Una lettrice ci scrive: • Leggo sulla "Stampa" che la rassegna della moda pronta, il Samia. verrà trasferita a Milano. La notizia non mi meraviglia, ma mi amareggia profondamente perché dimostra ancora una volta l'Indifferenza. l'Incuria dei parlamentari, dei dirigenti, dei sindacalisti nei riguardi dal Piemonte di fronte al colpo di mano che ci porta via una delle pochissime manifestazioni dl Torino invece di aiutarla a sopravvivere, a migliorare, ad essere produttiva • Vorrei qui esprimerò alcuno considerazioni sulle condizioni del Piemonte Le comunicazioni, anche quelle In rovi.ine funzionano molto male (basta provare a viaggiare sulla ferrovia Torino Ventimiglia). la Rai con la riforma (non si parlava di decentramento?) si 0 accentrata, oltre che a Roma, a Milano 0 0 Napoli ed e rarissimo che si sentano 1 corrispondenti da Torino, scomparsi In buona parte, a meno che non si tratti della Fiat o delle squadre di calcio per evidenti ragioni O della malavita (questa, bontà sua. non si dimentica di noli). • Alla luce di questi e di altri numerosi fatti che rendono il Piemonte sempre più Isolato e dimenticato, non chiedo a chi può di interessarsi di più della nostra Regione. So che sarebbe 1 Inutile: I potenti hanno Impa: rato a " tirare diritto ". Chiedo j Invece: perche al Piemonte non sl concede l'autonomia come 6 stata concessa alle regioni di confine? Non sarebbe un modo per ottenere un po' di miglioramento senza dipendere dal governo centrale? A titolo d'informazione voglio ricordare che ogni tanto, timidamente per ora, spunta In città la scritta "Piemonte libero" -, Carla Rossi Un lettore ci scrive: • L'equo canone (o iniquo come qualcuno lo definisce), penso che non risolva, anzi danneggi la posiziono dei pensionati poveri e dei poveri a roddito . fisso non rivalutabile. I pensio' nati che faticavano a pagare l'affitto bloccato, ora fatlcheran- i no ancora di più a pagare IV quo canone. Chi sperava nella rivalutazione dei sudati risparmi, si sente deluso. • Ma la cosa gravo e forse più grave >• che I capitali privati non andranno più all'edilizie e questo ne subirà una crisi che sl riverserà sull'occupazione. Oulndi aumenterà la disoccupazione Perché muovendo l'edilizia si muovono tutte le specializzazioni: Idraulici, elettricisti: decoratori, ecc. ecc. oltre che muratori e manovali e tutto le industrie di arredamento, bagni, lavabi, rubinetterie, fornelli*. in.» Ing. Luigi Caude Caro Specchio. • Giovedì 6 gennaio in piazza Castello ho smarrito la mia cagnotta Mirica è una snauzerina. nera piccola sonza collare, coda corta orecchie lunghe, una zampina un po' bianca e già vecchiotta, ha quasi 10 anni e ha bisogno di cure ». Segue la firma

Persone citate: Aldo Matlirolo, Carla Rossi, Isolato, Luigi Caude Caro, Mossetti