Protesta dell'ambasciatore sovietico a Washington

Protesta dell'ambasciatore sovietico a Washington Protesta dell'ambasciatore sovietico a Washington Polemica Usa-Urss sul dissenso I Dal nostro corrispondente) ! Washington. 29 gennaio. I Il debutto della presidenza i Carter sulla scena dei rappor- ti russo-americani sta assu- j mendo, dopo una sola setti-1 niana, toni di drammaticità j che gli erano sconosciuti da anni. Dopo le dichiarazioni i del Dipartimento di Stato ( mercoledì e giovedì ) sulle violazioni della Carta di Helsinki e dei diritti civili in Urss e in Cecoslovacchia, due messaggi, provenienti dalla stessa nazione ma di contenu-1 to radicalmente opposto, sono arrivati al presidente Carter. Il primo è del fisico sovietico Andrei Sacharov e in esso si invita Carter a difendere coloro che in Unione Sovietica «soffrono a causa della loro lotta non violenta per la giustizia e i diritti dell'uoi mo» prendendo concrete iniziative internazionali a questo scopo. Il secondo, per ora dl tono «privato», è dell'ambasciatore sovietico a Wa- \ shington Anatollj Dobrinin che ha espresso al segretario di Stato Vanee l'irritazione del suo governo per «l'ingiustificata intrusione negit affari interni dell'Urss». Dobrinin, che alludeva alla dichiarazione fatta nei giorni scorsi da un portavoce di Vance ove si «ammoniva» l'Unione Sovietica a «non intimidire» o soffocare la voce del dissenso, ha chiarito che nuovi episodi di «interferenza» mette- ranno in pericolo i rapporti russo-americani. In pratica. dice Dobrinin forse bluffando a nome del suo governo, la di stensionc. Cosi, anche emblnnatira mente, la tremenda contrad dlttorietà del «problema sofie fico» si è presentata al nuovo presidente americano. Sacharov, nel suo messaggio come sempre appassionato e sincero, chiede a Carter di non essere insensibile alla sorte di quanti in Unione Sovietica soffrono per le loro idee e di riconoscere che i capi sovietici «sono incapaci di accettare un'onesta competizione idea le» e rimangono bloccati nella strategia interna del «terrore». Dobrinin, evocando in sostanza il principio della «necessità», invita Carter e la nuova amministrazione a non occuparsi degli affari altrui e a continuare la coesistenza e la distensione sulla base del «realismo» kissingeriano. L'avvento di Carter ha coinciso con un momento di particolare effervescenza dell'opposizione e della dissidenza all'Est ed è possibile che i due futti" agiscano l'uno sull'altro come reciproci moltiplicatori. Tutto questo equivale a una situazione senza preceVittorio Zucconi (Continua a pagina 2 in seconda colonna)

Persone citate: Andrei Sacharov, Sacharov

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Helsinki, Unione Sovietica, Urss, Washington