L'oroscopo economico del 1977 tutto si gioca sulle esportazioni

L'oroscopo economico del 1977 tutto si gioca sulle esportazioni Convegno all'Unione Industriale di Torino L'oroscopo economico del 1977 tutto si gioca sulle esportazioni Ne hanno discusso gli economisti Deaglio, Filippi e Rota, il direttore del San Paolo Arcuti e il direttore della pianificazione Fiat Bolognesi Tre economisti (Deaglio, Filippi e Rota dell'Università di Torino), un dirigente di banca (Arroti, direttore generale del San Paolo), un dirigente Industriale (Bolognesi, direttore Pianificazione e Sviluppo Fiat) hanno cercato di fornire agli imprenditori torinesi, che gremivano 11 Salone dell'Unione Industriale, alcuni punti di riferimento nel mare di incertezze che dominano 11 1977. Aprendo II convegno — che ero moderato dal direttore de La Stampa . Levi — 11 presi- ! '■ i | ; I dente dell'Unione Industriale 1 Benadi ha detto: «fi 1977 e lui xiato alta luce ..': previsioni assai contrastanti. CIA determina uno sfato di disagio per l'Imprendifore. cht ha bisogno di riferimenti pei operare, con Indicazioni sufficientemente certe per orientare le proprie scelle. Abbiamo promosso questo contegno per cercare di offrire all'Imprenditore un quadro di previsioni meditate». Nel dibattito sono state espo- < I: stc previsioni e tesi contrastanti, che però hanno consentito agli ascoltatori di avere un panorama completo di «Ipotesi» per 11 1977. di grande interesse. Secondo Deagllo la «variabile strategica» è rappresentata dall'esportazione: «Se l'egporfazione — ha detto — aumento quest'anno so! lo del ? per cento slamo condan'■ nati a un quadro di stagnazione: i se aumenta di oltre il 12 per | cento (e Deagllo lo ritiene possi; bile) si può sperare In un slgnlI '(cadrò aumento del prodotto 1 lordo nazionale». La previsione «pessimistica» (che darebbe a fi < ne anno 600 mila disoccupati ln I più o un milione e mezzo di por: sone alla Cassa Integrazione) è stata definita da Deagllo •socialmente Inaccettabile*. •Attenzione — ha replicato Ar1 cuti, del San Paolo — II cosici 1 deffo "pessimismo" degli am| dienti bancari si fonda su fatti concreti: il principale e che dob hi li-.i fondare I ragionamenti sull'Import e non sull'export Abbiamo difficoltà ad ottenere dal Fondo monetarlo mezzo miliardo di dollari, figurarsi se ne dovessimo chiedere 3 miliardi per fronteggiare le maggiori Importazioni. Il vincolo della "crescita zero", non gradito a nessuno, e dunque insito net flncofi della programmazione finanziarla. La "crescita zero" e fa medicina Indispensabile per uscire dalla spirale inflazionistica ». Arcuti ritiene che nel 1977 ci dovrebbe essere un'espansione del credito da Indirizzare verso 11 settore privato, con un primo passo per «II ripristino di una normale struttura dei lassi di interesse». Il vero pericolo è rappresentato dalle «spese sommerse» della pubblica amministrazione: se si scaricano sul bilanci sarà vana ogni operazione per ridurre l'Inflazione Rota ha sviluppato una tesi ! pi s| sI MP, cm[ ml; f; m. teI gcs| a| rs• provocatoria » secondo la quale I le incertezze nell'Impostazione i c | della politica economica Italiana ! i * ] ' ' I ! I I 1 nel 1977 sono Ineliminabili «per che rispondono alfa logica del governo debole che ha bisogno di mascherare fa situazione e fa azione reale, alternando Indicazioni positive e negative e prendendo decisioni contrastanti ». Per l'anno in corso Rota considera 11 rischio che « net sistema siano introdotti crescenti meccanismi di risparmio forzoso /blocco della contingenza, ripristino depositi Infruttiferi, impieghi obbligatori dei /ondi di indennità di licenziamento) ». A suo giudizio e « anche probabile un forte prelievo fiscale e ci si può attendere una buona dose di interventi demagogici di facciata ». Contro le « Incertezze » si è I levata la voce di Bolognesi del- i la Fiat: « Sono gli operatori — ' ha affermato — che determinano ! ff realizzarsi delle previsioni. Im- i pegno di tutti gtl operatori deve ' essere quello di contrastare, in tutti 1 modi. l'Inflazione, nei confronti delle richieste del sindacati, delle banche, dei forni- i (ori ». Le previsioni della Fiat | sono per una produzione onalo- I ga a quella del 1976: « Sul mer- \ calo Interno — ha dichiarato i Bolognesi — è Improbabile che si manifestino Incrementi Inte- I ressantl; sull'estero ci sono buone possibilità di esportazione. 1 fati anche da compensare even- i fi.-s:i flessioni interne ». Pero è necessario • rlaiwlcinarii affa compeflflt>lfà dei paesi concorrenti ». attraverso la fiscalizza | zione di una parte degli oneri sociali, con ut: Incremento della Iva. Filippi, con critiche dettagliate, ha «gelato» le speranze sul disegno di legge per la ristrutturazione Industriale. A suo giudizio « If proctiedlmenfo non innova alcunché rispetto al passato e te novità sono formali o peggiorative: tra l'altro II passaggio delle competenze dal Bilancio all'Industria (che ha ancor meno strutture) peggiorerà le capacità di gestione della po- I .'ifi.-i !ndus(rfa(e ». Le Industrie I pubbliche sono. • doppiamente favorite dalla legge ». « A loro — ha detto Filippi — sono riservati 4 mila miliardi di fondi di dotazione e si ammette che ricorrano anche al residuo fondo di riconversione per I loro progetti di Investimento ». Sergio Devecchi

Luoghi citati: San Paolo, Torino