L'atomica che viene dal mare di Piero Cerati

L'atomica che viene dal mare missilistica Piero Cerati L'atomica che viene dal mare Il « Cruise missile », missileeon motore du crociera, può mettere in erisi i colloqui Sali per il controllo delle armi strategiche tra Usa e Urss. Vediamo che cos'è e come funziona questa nuova macchina di guerra in progetluzione solo negli Slati Uniti. L'antenalu del « Cruise missile » è la V I tedesca, si ti .ni.i d'un missile lancialo con un « booster » du una pi.ut.il,Mir,.i inerziale, dotalo di un motore che lo porta sull'obiettivo e direno da un sistemu di guidu che gli consente gli spostamenti necessari ad evitare gli ostacoli naturali o artificiali; ncll'ogivu può avere una carica nucleure o convenzionale, La marina sovietica possiede missili a motore, ma con una leeiiologiu inferiore di mollo (cosi sembra) a quella elaborata per i « cruise missiles » americani. Gli Usu stanno costruendo due tipi di « cruiser »: l'Aleni (Air luunched cruise missile) .itiid.it,. ullu Boeing per conto dell'Air Force e lo Slcm (Seu o submurine luunched cruise missile) che sarà costruito dalla Convair division della General Dynumics su ordinazione della Navy. F.' prevista anche una terza versione di «cruise». derivato du quella della Usu Navy per essere lanciata du una piattaforma a terra e consegnata al i 'I .ie ile .il Air Comni.ind »: si chiama GLCM (Ground Luunched Cruise Missile). I due primi progetti (i prototipi sono già in prova) hanno dati differenti, ma caratteristiche comuni: noi faremo riferimento .ilio Slcm. che può venir lancialo du sommergibili, navi di superficie e aerei, si chiumu YBGM-109 lo ;n h.iu I. prevede un contratto di 180 milioni di dollari per iu messa a punto, può svolgere missioni strategiche (colpire il territorio nemico) o tattiche (raggiungere obicttivi nemici nellii zona di battaglia: anche navi in movimento), può essere dolalo di carica nucleare o convenzionale. Ecco i dali. Lunghezza 625 cm: diametro 52 cm; peso 1860 kg-, raggio d'azione 370G km con testata nucleure (se lanciato du un aereo a L5 mila metri di quota). 2780 km se I.niei.ito da sottomarino o na¬ ve. 600 km nella versione tattica: velocità 800-900 km l'ora: quota 60-70 in; approssimazione al bersaglio 60-100 m: sistema di guidu della McDonncll Douglas Aslronauties: le speciali apparecchiature « seguono » il terreno e sono integrale du un sistema inerziale, du radar ullimelrico, du computer digitale, du navigatore inerziale; motore: lurboreutlore u doppio flusso del programma Se-.ul. della Williams Rescureh Corporation (dilli tecnici non conosciuti). Queste caratteristiche consentono ul « cruise missile » di avere una enorme forza di penetrazione nei territori difesi dai rud;n e di sfuggire alle misure elettroniche, grazie soprattutto ullu minima superficie riflettente (radar cross-seclion). allu poca emissione di onde infrarosse e ul volo a bassissima quota (altre contromisure dovute all'avanzala tecnologia sono sconosciute). Nel lancio dui sommergibile (già sperimentato) lu propulsione è data du un « booster » a propellente solido, che porta il missile in quota c a velocità di volo, a questo punto si accende il motoredi crociera, scattano fuori dui fuso due alette (2,9 m circa) e comincia la missione sull'obiettivo. A differenza dui missili intercontinentali i U l'Ali la traiettoria di volo non è fìssa, non si deve però pensare che il « cruiser » possa sostituire altri vettori strategici, come i bombardieri: esso deve avere una piutt.l'orni.i di lancio; lu mobilila della « piattaforma » e la seconda forza di quest'arma; essa infatti è in grado di sfuggire a ogni azione preventiva o alla ritorsione nucleare (sccond slrike, il secondo colpo, quello di risposta ad un eventuale attacco nucleare). Oggi i missili balistici possono colpire con sufficiente precisione le basi di lancio avversarie, ma se le piultaformc sono mobili diventa impossibile o estremamente dilficile localizzarle (il problema già si presentò ai sovietici con l'avvento dei « Polaris ». missili lanciali eia sommergibili). Una flotta armala di « cruise missilcs » costituisce un deterrente di .ili livello. Se si tiene conto che il futuro bombardiere umericuno B I della Rockwell surà doluto di tre « lanciatori » con otto « cruisers » ciascuno (nin unchc gli « assaltatori » FB III. schierati in Inghilterra con la Nato possono porlurr.c un discreto numero) si comprende perché i colloqui sul controllo degli iirmamcmi ubbiuno trovalo difficoltà sul « cruise missile ». Ma forse non è lutilo la potenza bellica dell'ordigno a muovere gli Stati Uniti e a preoccupare l'Unione Sovietica: prima o poi le contromisure elettroniche (si dovranno rieluborare i contro-missili attualmente in dotazione) riusciranno, come è sempre uccuduio. u frenare la nuovu arma; è piuttosto il fulto che il Dipurlimcnto dellu Difesu Usa stimu in undieimilu miliardi di lire la spesa necessaria per fronteggiare lu potenziale minaccia di duemila missili du crociera, il cui costo sarebbe « soltanto » di 900 miliardi di lire.

Persone citate: Cruise, Douglas Aslronauties

Luoghi citati: Inghilterra, L5, Slati Uniti, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss, Usa