Per l'Iseo quest'anno; sarà ancora delicato

Per l'Iseo quest'anno; sarà ancora delicato Per l'Iseo quest'anno; sarà ancora delicato Elevata attività produttiva, conti con l'estero migliori, però l'inflazione si è aggravata a n¬ o Roma. 20 gennaio. Italia) LaUMtà produttl i i aeo i iedi ti i o el e nil si o lneaee e e e e 2 iil iaili edi ao 2 e cdi o se adi erà \ nn di re di na ei di. eto o58 onea re la ra nidi di * uà * etevata, lo squilibrio dei conti con l'estero è minore, ma l'illazione ti t ulteriormente aggravata, le prospettive per la domanda Interna si sono latte pili caute, quelte dell'occupazione più Incerte; il tasso di disoccupazione sfiora II 4'-. Questo II quadro con cui, secondo la nota congiunturale dell'Iseo, si chiude il 1976 e si apre il 1977. Le prospettive sono incerte: nel 1976 il prodotto interno è aumentato di oltre il 5't afferma l'Iseo, in termini reali, ma per quest'anno si prevede una decelerazione. Grazie alle misure adottate all'Inizio dell'autunno, i conti con l'estero hanno registrato • un apprezzabile miglioramento >. mentre la lira, nonostante l'abba3samento delle difese avviato a dicembre, sembra tenere. I prezzi hanno Invece continualo a salire, anche se. In parte, per effetto (d'altra parte scontato come fenomeno iniziale) della manovra tariffaria, di fenomeni stagionali e del rincaro del petrolio. Attività produttiva e domanda Interna sono rimaste sostenute, ma in un quadro più cauto per quanto riguarda le prospettive (aumentano gtl imprenditori che prevedono un calo degli ordini), con conseguenze negative per l'occupazione che appare, contro le tendenze stagionali. In calo. • Conti con l'estero — Sul finire dell'anno I con» con l'estero hanno registrato un sensibile miglioramento. La bilancia del pagamenti valutarla dopo II disavanzo di 649 miliardi di settembre è risalila ad un deficit di 129 miliardi di lire in ottobre per poi chiudere in attivo. per 3S2 miliardi, a novembre. In questa situazione, la lira, negli ultimi mesi, ha tenuto: dalle «75 lire dell'inizio di ottobre. Il dollaro è rimasto attestato a lungo sul livello di t65 lire, per risalire a 175 a fine anno, quando la tassa sulla vatuta è stala dimezzata. Prospet live negative per i prossimi me si sono tuttavia date dal rinca ro del petrolio e dal tradizionale j peio stagionale negativo del me- I si Invernali. • Prezzi — Solo parzialmente conforme alle attese, secondo l'Iseo, la spinta verso l'alto dei prezzi, lattasi marcata a partire dall'autunno. 1 prezzi all'ingrosso, dopo il rialzo medio dell'I.» per cento di settembre, sono saliti del 2.5' > in ottobre e anco'a del 2,2'> in novembre. Per I prezzi al consumo, il tasso di Incremento tendenziale t passato dal 16.4' > di agosto al 21.4'• di novembre. Dopo il salto del 3,4'< di ottobre (aumento del prezzo della benzina) I prezzi al consumo sono aumentati anche In novembre del 2.1't, segnando rincari consistenti su quasi tutti i beni. • Produzione — La risalita della produzione Industriale continua, (.'indice ha toccato a settembre il massimo assoluto dell'aprile 1974, e iceio a ottobre, ma ha toccato un nuovo massimo a novembre. In media, net tre mesi l'indice ha segnato un livello superiore del 15'> a quello medio del 1975. • Occupazione — Nonostante Il buon andamento della produzione, l'occupazione registra un andamento negativo. Mentre era tradizionalmente, fra estate e autunno. Il numero degli occupati aumenta o rimane stabile, fra luaUo e ottobre I dipendenti dell'industria sono diminuiti di 25 mila unita. Rispetto a dodici metl prima 11 totale degli occupati nell'industria risulta Inferiore di 29 mila unità. Nel corso del 1976 I dipendenti dell'industria sono diminuiti complessivamente di si mila unità rispetto al 1975. • Domanda — La produzione è stata sostenuta da un'elevata domanda interna, ma le prospettive scontano una sua contrazione. I consumi sono aumentati come sempre a fine anno, ma In misura minore al consueto. In volume, le vendite natalizie sono risultate inferiori al 1975.

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