Un ospedale del 1300 risolverà il caos dei tribunali di Napoli? di Adriaco Luise

Un ospedale del 1300 risolverà il caos dei tribunali di Napoli? E* lontana la realtà del "centro direzionale 99 Un ospedale del 1300 risolverà il caos dei tribunali di Napoli? Si tratta dell'ex lazzaretto "Pace", nel rione S. Lorenzo, acquistato dal Comune - Vi sarebbero sistemate cancellerie, la magistratura del lavoro e il casellario giudiziario i Dal nostro corrispondente) Napoli, 20 gennaio. Dubbi vecchi e nuovi sulla «cittadella giudiziaria», che dovrebbe accogliere pre tura, tribunale, corte d'assise e d'appello in un complesso di cinquantamila metri quadrati, nel progettato «centro direzionale» a Sud di Napoli. La realizzazione dell'opera — un altro anello della lunga catena di occasioni perdute per la città — non era ancorata a moderne visioni urbanistiche ma dettata dalle condizioni di estremo disagio della magistratura napoletana, pressata dalla crescente mole di lavoro, alle prese con l'inadeguatezza di Castelcapuano. un vetusto j edificio che, nonostante i continui restauri e le ingenti somme sperperate, mostra le profonde rughe del suoi ottocento anni e più di vita, le carenze di spazio e di funzionalità. E' una struttura che scoppia, ormai insufficiente ad accogliere uffici giudiziari, cancellerie, aule di giustizia. In varie occasioni. l'Ordine degli avvocati e la magistratura si sono fatti portavoce delle esigenze improro- j gabili di una ristrutturazione. ! L'ultima denuncia sulle gravi implicazioni, sui limiti imposti ad un efficiente lavoro dalle disfunzioni della giustizia a Napoli, si è avuta all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Le alte cariche della j magistratura napoletana si sono rivolte al ministro guardasigilli Bonifacio, presente alla cerimonia, e gli hanno illustrato la drammatica situazione in cui sono costrette ad operare. n discorso sul nuovo palazzo di giustizia si ricollega a quello più ampio .iella rivalutazione e restaura del centro storico, alla salvaguardia della città antica e monumentale, agli aspetti economici, urbanistici e funzionali dei quartieri, al «centro direzionale». Ed è proprio quest'ultima realizzazione (oggetto di aspre polemiche e grossi interessi economici), che stenta a divenire realtà a bloccare il progetto della «cittadella giudiziaria». «Questioni formali» fanno segnare il passo a tutta la vicenda, che pure ha registrato 11 compimento di un lungo iter burocratico. «L'insediamento del centro direzionale — precisa l'assessore Di Donato — è una iniziativa che va rivista e ridimensionata, soprattutto va ricollegata alla necessità di rilancio produttivo della città». Che significa? L'orientamento dell'amministrazione comunale soclalcomunista mira ad una riduzione della percentuale dell'edilizia privata, che, in base al progetto di massima, si riserva una parte cospicua (le opere di carattere pubblico superano di poco il quindici per cento) ed a concordare con la ditta che ha messo a disposizione l'area del «centro direzionale» una sorta di compromesso: la riduzione- degli oneri assunti per le opere di urbanizzazione primaria, in cambio della «citta annonaria». Si sa che i mercati ortofrutticolo ed ittico e il macello sono carenti, e si vorrebbe dislocarli nel «centro direzionale», in modo da renderli più rispondenti alle esigenze della città in costante espansione. Queste «riunioni» allontanano nel tempo la costruzione del nuovo palazzo di giustizia e spostano i termini del problema su soluzioni temporanee e di ripiego. Ha preso. In questi giorni consistenza l'ipotesi di utilizzare l'ex ospedale «Pace» per sistemarvi il casellario giudi zlario. le varie cancellerie, t'ufficio della magistratura del lavoro e dare cosi un po' di respiro a Castelcapuano. Sul «Pace», ex dimora trecentesca di Gianni Caracciolo, sono appuntate le aspirazioni di molti. Secondo i sociologi, dovrebbe soddisfare le esigenze culturali del rione San Lorenzo, uno dei più degra dati della città, con la più alta densità di popolazione ed il più basso indice di spazio disponibile prò capite. Adriaco Luise

Persone citate: Caracciolo, Di Donato

Luoghi citati: Napoli