Piazza Fontana: Freda rilancia il "siluro" del segreto militare di Guido Guidi

Piazza Fontana: Freda rilancia il "siluro" del segreto militare Il processo per la Strage rischia un altro rinvio Piazza Fontana: Freda rilancia il "siluro" del segreto militare La Corte di Catanzaro ha deciso di prendere in esame il problema quando qualche ufficiale del Sid tenterà di servirsene per non rispondere alle domande nell'aula (Dal nostro inviato spedato Catanzaro. 20 gennaio. Il segreto politico-militare ha fatto oggi capolino nell'aula, per la prima volta. Costituisce uno dei nodi più importanti (se non il più impor ! tante) di questo processo ed I un argomento di cui si discu- ' terà a lungo: viene ritenuto, ' anzi, un ostacolo pressoché j insuperabile per chi ha dirit-1 to di chiarire tutti i misteri che circondano la strage di I piazza Fontana. Ossei h«> fatto Isoltanto una apparizione fu- ! gace perché la Corte d'assise ! ha stabilito di prenderlo in I esame al momento opportu-1 no quando qualcuno (ufficiali del Sid o ministri ed ex mini- stri ) cercasse di servirsene per continuare a tacere: ma è stata una apparizione suffi- dente a dare una dimensione esatto del problema. Non si dimentichi che il giudice ' i.-.).ruttore, a conclusione delle 1 indagini, ha espresso presso a I poco questo concetto: è stato 1 questo segreto a legarci le' mani e ad impedirci di arri-vare ai mandanti. L'interesse a rimuovere questo segreto e, quindi, que- sto ostacolo è di tutti, ma a sollevare per primo il proble- ma è stato Franco Freda at- traverso il suo difensore, avv. Franco Alberini. Un interesse sospetto, questo di Freda, perchè rivolgersi ora alla Cor- te costituzionale per esamina- re la validità della legge che consente al pubblico ufficialedi tacere su un segreto dello Stato significherebbe, in pru- Uca, un rinvio del processo e la Corte d'assise ha evitato questo pericolo decidendo di non decidere: ma nello stesso tempo l'avv. Alberini ha po- sto sul tappeto un argomento ed un problema clamorosa- mente importanti. In questo storia sono avve- nuti episodi che è poco defi- nire sconcertanti. Quello di Marco Pozzan. ad esempio: Marco Pozzan è uno degli im- putati di strage ed appartiene al gruppo Freda; tre anni or sono è fuggito in Spagna do ve è scomparso. Chi lo ha aiu- tato in questa fuga procuran dogli un passaporto falso è stato il cap. La Bruna (cosi, almeno, sostiene Pozzan e l'accusa lo ritiene sttendibi le) il quale ha obbedito agli ordini del gen. Maletti del Sid. Vi è poi l'episodio di Glannettini che entra in con tatto con la cellula eversiva veneta (ovvero quella di Fre da) su incarico del Sid. Vi è I l'episodio di Stefano Serpierl, che si inserisce nel gruppo | Valpreda per conto del Sid e quarantott'ore dopo la strage comunica di avere saputo che responsabili degli attentati, sono Mario Merlino e Stefano , Delle Chiaie. Esistono altri esempi. Quel lo indicato nell'aprile scorso da Attilio Lercari. già aitimi- nistratore dei fondi destinati I a finanziare il golpe in cui è ■ coinvolto il gen. Miceli. Nell'a- ! Prile scorso Lercari scrive dal- 1 'a Svizzera, dove è nascosto da tempo, al giudice istruttore di Catanzaro per dirgli di ave re saputo dal cap. La Bruna con il quale era in continuo . contatto che «la strage di piazza Fontanu fu ordinata : da eminenti uomini politici e i che la esecuzione materiale venne affidata al Sid». Ma esi- stono soprattutto tutte le di- 1 ch'erezioni fatte in istrutto- i ria da*H "W'ciali del Sid, che ; !mdlcano chiaramente come ' nell'ambito del servizio di in- formazioni militari tutti siano 1 orientati verso il silenzio , ~ ■■"— - - " " , I questo vicenda (Giannettl-1 Il ruolo che il Sid ha avuto , incriminato per la strage, a»™»14*1 «n Privato d'essere, a Pa™ obbedendo I ori un ,,r/ii.i.. a iCmukI ,-i.<i- j »u»o da scoprire. Ma se - ' >» commentato stamane il di- fensore di Freda - gli uffi-, 1 cia'' del Servizio di informa11"1*0 ln Argentina perchè gli i 6 arrivato un altro ordine) è ] tutto da scoprire. Ma se — ' ha commentato stamane il di- ; questo può interessare Gian-, nettini che, tra quindici o se dici mesi, potrebbe essere li-1 zione continuano a trincerarsi dietro il segreto politicomilitare? Che il problema debba essere risolto sono tutti d'accordo: accusatori e difensori. La questione è tutta nella scelta dei tempi: cercare una soluzione oggi significherebbe un rinvio del processo. E berato per decorrenza dei ter- ! mini massimi previsti per la 1 detenzione preventiva; può interessare Freda e Ventura: ma non gli altri e soprattutto non la giustizia. Quindi — ha stabilito la Corte d'assise — rinviamo ogni decisione al momento opportuno. Forse i giudici sperano che. nel frat tempo, qualcuno ordini agli uomini del Sid di parlare: una speranza inutile, Un altro siluro è stato lan ciato oggi dalla difesa (anche questa volta di Freda) per bloccare il processo: chiedere l'intervento della Corte costi tuzionale perchè annulli la | legge che regola 1 diritti di ] cancelleria e che con i suoi | prezzi ha reso quasi impossi bile l'acquisto degli atti prò- cessuali. «Soltanto il fascico- lo relativo all'ultima indugi¬ ne — ha osservato l'avv. Albe- rini — costa oltre due milioni I e questo viola il diritto della difesa perchè non ha consen- litoti Freda di studiare quel] lo che l'accusa gli contesta». ; In teoria è una tesi non infon-1 dato: ma non in pratica e i| ~ .. ... cettoblle giudici l'hanno ritenuta inac- Domani, terzo e - si spera --ultimo sluro: Giannet ini \ chiede che,U processo sia tra- ! smcsM) alla Commissione in- ! nisteriali. La risposta jiella ( Co le: no qutrente perché l'indagine ha ' sfiorato responsabilità mi- j nisteriali. La risposta dellaj Corte è abbastanza prevedibi-1 Guido Guidi

Luoghi citati: Catanzaro, Spagna, Svizzera