A chi la difesa? di Paolo Garimberti

A chi la difesa? A chi la difesa? Lc uuloritù eecoslovncchc so- no passute dalle inlimidazioni allapcrta repressione contro ifirmatari della *Curta 77». Fino- ra. la polizia politica si era limi-tata a fermarne oleum, mai per pu'i di ventiquattro ore, e ad in-lerrogarli nel icntutivo di intimi-dirli e di furli desistere. Ora. l'arresto di Havcl, Lederer. Pluvlicek e Ornest — ufficialmente annunciato dall'agenzia Ctk — segna un salto di qualità nell'azione poliziesca contro i «dissidenti». Lu decisione del regime llusiik, autonoma o suggerita da Mosca chc sia, rischia di avere gravi riflessi interni. Ma suona soprattutto come una sfida all'opinione pubblica internazionale, mesi dall'incontro di Rei- a grudo che dovrà esaminare il comportamento dei 35 Stali firmatari della Carta di Helsinki, e a quei parliti comunisti dell'Occidente, l'italiano per primo, chc hanno preso le difese dei «dissidenti» cecoslovacchi. L'arresto dei quattro fa ripiombare la Cecoslovacchia nel clima tetro dell'estate del 1972. quando, in nove processi u Praga e limo. 46 persone furono condannale a circa cento anni complessivi di carcere per reati contro le lomlamenta della re- pubblica socialista». Fu l'ultima. grande epurazione contro i dtibcekiuni. prima che Gustav llusak tentasse di conquistarsi un artificioso consenso popolare, garantendo la pace sociale con un programma economico consumistico pagato dai sovietici. V'è, però, una fondamentale differenza tra il 1972 ed oggi. Allora, l'opposizione eccoslovacca, ristretta aW'intellighcncija. e ra disgregala ed inerte, mentre lu popolazione crii soffocata dal la paura e facilmente narcotiz zabilc dalle promesse governati Vc di benessere. Oggi, invece, l'opposizione ha ritrovato compatte»» e coraggio, come di mostra Tallo numero di iìrme , apposte inizialmente alla 'Carla ; 77,. Mentre la popolazione, di sj||usa ju promesse consumisti chc ^ in parte mantenute (|-aunlcnto delle materie prime | \ ha costretto Husak all'austerità), sembra prontu u rispondere all'appello dei «dissidenti», come dimostrano le numerose adesioni successive di operai e studenti, fino ad oggi apolitici, alla 'Curia: Le autorità cecoslovacche sembrano coscienti del pericolo rappresentato dal nuovo «dissenso». Ne sono prova i continui attacchi della stampa e della televisione di Praga contro i firmatari della «Carta» nel tentativo di screditarli M.i le differenze tra oggi e il 1972 non si fermano alla situazione interna cecoslovacco, bensì toccano la situazione internazionale, il quadro dei rapporti tra i partiti comunisti e la vitalità slessa del «dissenso» negli altri Paesi dell'Europa orientale. Proprio nell'estate del 1972, il processo di distensione era ull'apogeo. Nixon si cru appena recato a Mosca a far visita a Breznev e il segretario generale del Pcus allcttava gli altri Paesi oc..iden!.ili con promesse di eolos- ' sali affari commerciali. In quelle condizioni, l'Occidente cru incline a dimenticare anche la trave nell'occhio dei suoi interlocutori socialisti. Oggi — essendo la distensione in una fase di ripensamento, se non proprio di erisi — l'atteggiumento dell'Occidente verso l'Europa orientale ò più critico e severo. Allora, i comunisti occidentali erano ancora molto indulgenti, se non compiacenti, verso le ■democrazie popolari» dell'Est. Berlinguer, parlando a Mosca al XXIV congresso del Pcus, dimenticava la Cecoslovacchia per parlare eufemisticamente, nel contesto di un discorso caloroso, di "mmivi e momenti di dissenso e di divergenza». Negli unni seguenti, vi c stata la conferenza di Berlino, è nato ['eurocomunismo ed ora ben diverso e il linguaggio dei comunisti ituliuni, ma anche dei francesi, degli spagnoli e di altri partiti minori. Infine, proprio ncll'estute del 1972, la poliziu politica sovietica dava il via ai «Caso numero 24». la più grande operazione di repressione del «dissenso» della J!^J"lli.l"J3i,_nJ j" fflEdella paura e l'ordine dei lager regnavano da Vladivostok a Berlino Est. da Norilsk a Sofia. Oggi, la 'Carta 77» è il quarto I atto di nascila, nel giro di poI che settimane, del «dissenso» 1 organizzato nell'interno sovicti- O _ . in Urss, quello in difesa degli operai polacchi .1 Varsavia e il •gruppo llavermann» nella Germania orientale. « Un tempo — ha scritto il New York Times — la Germania orientale, la Polonia e la Cecoslovacchia erano j chiamate il "triangolo di ferro" I di Mosca. Ma ora il triangolo \ sembra arrugginito ». Paolo Garimberti

Persone citate: Berlinguer, Breznev, Curta, Husak, Nixon