Importante per Torino, decisiva per Milano

Importante per Torino, decisiva per Milano La "tredicesima,, di campionato offre due scontri ricchi di attrattive Importante per Torino, decisiva per Milano Ai due estremi Muraro e Pulici Seconda sfida fra Torino e Milano in campionato, dopo l'en plein piemontese nella prima. Stavolta la capitale lombarda ha In mano carte migliori, ma si trova anche In una situazione molto delicata. Se per bianconeri e granata una sconfitta, al limite, non farebbe dramma (purché non ci sia scadimento di gioco), per nerazzurri e rossoneri 1'obblottivo minimo è il pareggio. Perdere per Chiappella e Marchioro vorrebbe dire compiere un nuovo clamoroso scivolone, appena arrivati (più Deppone che Pippo) di nuovo ad una quota al di sopra della media. L'amichevole di meta settimana ha calmato gli entusiasmi dell'Inter. Mazzola getta acqua sul fuoco parlando più di spettacolo che di risultato, ma stampa meneghina e tilosi fanno ancora piroette attorno a Muraro sul quale ormai tutti, da Nyers a Mariollno Corso, hanno detto cose da favola. Cuccureddu (pensiamo toccherà a lui) lo aspetta a Torino con la calma di un veterano: di certo Muraro, salito alla ribalta a suon di gol, 6 il • pepe • di una partita che ha molti motivi per risultare interessante, soprattutto per II fatto di ! opporre la squadra più positiva del campionato, a quella che nelle ultime domeniche si è mostrata più brillante e fantasiosa. L'Inter può sperare di mettere In diificoltii la Juventus solo disputando una partita spumeggiante, tenendo alto il ritmo della gara, muovendosi a centrocampo con rapidità. Per Muraro, Anastasi. Mazzola, Oriall la gara di domani è una sorta di dura prova d'appello: se I nerazzurri pensano di giocarsi la partita con il bilancino del farmacista ne avranno sicuramente la peggio perché la Juventus sa muoversi senza frenesia, sicura di arrivare prima o poi a piazzare la botta. Bearzot viene a Torino per rendersi conto di persona di tante cose: fra nazionale A. • sperimentale • ed • Under 2t • si profila un periodo intenso per le nostre rappresentative. Ed II calcio azzurro ha una importanza sempre più grande nel confronti del singoli e delle società, per le sollecitazioni che può operare e le crisi che può suscitare. All'ascesa di un giovane bomber come Muraro, fa da contrappunto II momento difficile (se non nel gioco, di certo per I gol) del cannoniere granata Pulici, l'anno scorso dominatore nella classifica del tiratori ed ora in ritardo sulla concorrenza. Nulla ci toglie dalla testa che Paolino sia andato in crisi — bisogna pur cercare una data precisa a trasformazioni tanto incredibili — quando dopo aver segnato un gol da favola alla Danimarca si è visto sostituito da Bottega contro la Jugoslavia a Rome. E le foto dell'abbraccio Grazlani-Bettega all'Olimpico haiino fatto II resto. Ora si può discutere a lungo se questa sensazione sia giusta o sbagliata, ma di certe nostre reazioni slamo padroni o colpevoli solo noi stessi. E' clamoroso, piuttosto, che questo Torino di Radice (e dei miracoli) sia In testa alla classifica dopo aver giocato quasi tutto Il girono di andata con Pece! fuori ed in attesa di Pulici, oltreché una lunga aerie di partite senza Claudio Sala. Lo scudetto che i granata portano sul petto fa scordare alla gente le difficoltà che la aquadra ha attraversato a superato sinora, e fa interpretare i pareggi di Verona e contro la Lazio come aegni di una flessione. Ha detto Claudio Sala, a conferma della facile interpretazione critica della gara di domenica acorsa: • Sino a quando Poeci non ritornerà al magio della torma, è logico che ni sottra un poco fra centrocampo e difesa ». Il football di oggi, proprio perché più pianificato nel rendimento atletico del singoli ed in quanto meno provvisto di fantasisti (non è solo calo qualitativo, e soprattutto aumento dei ritmi di esecuzione) ha meno segreti, è meno imprevedibile di quello di un tempo. A San Siro, i granata cerche- j ranno di riprendere la loro stia da. anche se il loro traguardo è j per mentalità la vittoria, un painggio non guasterebbe al cospetto di un Milan che — neve permettendo — prevedibilmente giocherà il tutto per tutto. Delle quattro squadre in campo nella sfida Incrociata, ò senza dubbio l'undici di Marchioro a rischiare ! di più. In caso di sconfitta, tutte le speranze di un reinserimento al vertice verrebbero a cadere. Tornerà Blgon, un giocatore che nella carriera secondo noi non ha raggiunto le soddisfazioni che la sua classe indubbia avrebbe meritato; I granata dovranno guardarsi dalle invenzioni e dalla caparbietà di Gianni Rivera, un avversario che tutti avevano ormai depennato dall'elenco dei tipi pericolosi, e che quest'anno Invece è tornato alla ribalta, fornendo un rendimento atletica del quale sinceramente non lo ritenevamo più capace, dopo le distrazioni dirigenziali. La giornata non • viaggia • tutta sull'autostrada Milano-Torino, comunque. Tra il patetico ed il drammatico l'incontro BolognaNapoli, le due società più deluse del gruppo delle migliori. Pare che stia fuori Burgnlch dalla difesa partenopea: il tackle perso ingenuamente su Scirea, che è costato il gol dello zero a due a Fuorig-otta. è stato come il crudele punto fermo, o quasi, ad una carriera che definire splendida è poco. Per una coincidenza, da una parte II • libero • migliore delle nuove leve e dall'altra l'anziano protagonista di tante battaglie: un episodio che se è certamente troppo far diventare decisivo, ha rappresentato per altro una specie di scambio di consegne sul campo. A Bologna il pubblico vorrebbe il presidente Conti in panchina, e non Cerve! lati. Sarebbe giusto, considerando che li squadra l'ha fatta lui. posponendo i desideri del tecnici al bilancio con cessioni da suicidio calcistico. Bruno Perucca