Scuole riscaldate con energia solare di Bruno Ghibaudi
Scuole riscaldate con energia solare Scuole riscaldate con energia solare Il programma di studi e ricerche affidato al Politecnico di Torino verrà diretto dal prof. Matteoli Roma, 13 gennaio. Il programma di studio e ricerche per l'impiego di energia solare nell'Integrazione del riscaldamento per gli edifici scolastici, per il quale il ministero della Pubblica Istruzione (direzione generale per l'edilizia scolastica) ha già avviato la stipula di una convenzione con il Politecnico di Torino, verrà diretto dal professor Lorenzo Matteoli, dell'Istituto di Tecnologia dell'ambiente costruito (Facoltà di Architettura). Al programma parteciperanno, con le relative competenze, l'Istituto di Critica dell'Architettura e Progettazione della Facoltà di Architettura e l'Istituto di Fisica Tecnica e Impianti della Facoltà di Ingegneria. Il professor Matteoli ci ha spiegato che lo studio si articolerà in tre fasi principali, «la prima consisterà nell'organizzazione sistematica delle conoscenze e degli strumenti tecnologici attualmente disponibili per lo sfruttamento dell'energia solare nel riscaldamento, con specifica attenzione agli edifici scolastici. La seconda prevede la messa a punto di una normativa per la specificazione capitolare e l'appalto di edifici scolastici con impianti integrati dall'energia solare. La terza sarà sperimentale e si esprimerà nell'assistenza alla progettazione e alla costruzione di alcuni edifici scolastici con impianti integrati». Il programma parte dall'ipotesi di lavoro secondo cui, mentre la ricerca fondamentale ha già messo a disposizione una serie di tecnologie e di componenti adatti alla captazione dell'energia solare, alla sua trasformazione in calore sensibile e al suo accumulo, mancano ancora dati e conoscenze relative al complesso problema dell'Integrazione edilizia. L'interesse per le scuole è comunque giustificato: per diversi motivi (organizzazione planimetrica, necessità di forte ventiiazione, orario di utenza, esigenza di ! orientamento ed esposizione) ' questi edifici risultano adatti 'allo sfruttamento economico dell'energia solare. «L'impiego dell'energia soI fare per il riscaldamento di | edifici in genere e di scuole in ' particolare — ha spiegato ] Matteoli — si presenta econoI mica e valida a breve termine solo se il sistema "solare" viene correttamente integrato ' nel sistema "edilizio e nel siì sterna impiantistico". Ciò sij gnifica che i componenti solari fcollettori e sistemi di acI cumulo) devono essere anche I componenti edilizi, come eieI menti di tamponamento e | chiusura esterna o di copertu! ra dei tetti. Ed è anche necessario che gli impianti ausiliari utilizzino le medesime reti di circolazione e gli stessi elementi di scambio utilizzati dagli impianti solari. Bisogna inoltre aggiungere che sotto l'aspetto economico l'impiego di energia solare si giustifica soltanto su sistemi edilizi che non sprecano energia e nei quali il risparmio sia stato studiato u fondo». Il professor Matteoli ha aggiunto che all'inizio la fase sperimentale si svilupperà su cinque o sei edifici scolastici, costruiti e adibiti in Piemonte, nell'Italia Centrale e in quella Meridionale. Queste prime scuole «solari» non potranno però essere ultimate prima del 1979. Bruno Ghibaudi
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