Paura della "sindachessa" sulle colline del Monferrato di Edoardo Ballone

Paura della "sindachessa" sulle colline del Monferrato Un matrimonio che crea delle polemiche Paura della "sindachessa" sulle colline del Monferrato Le nozze fra il primo cittadino di Castel Boglione e la sua segretaria hanno rischiato di mettere in crisi il consiglio comunale del paese i Dai nostro inviato speciale) I Castel Boglione, 13 gennaio.' «Io e i miei amici chiediamo un chiarimento sulla mio va situazione tra il sindaco! Francesco Berta e la signora Maria Vittoria Macario». Era la sera del 20 dicembre 1976 quando il consigliere ài maggioranza Pasquale Morino e altri quattro colleghi presentavano questa insolita interpellanza nella seduta comunale a Castel Boglione. La «nuova situazione» che aveva innervosito il quintetto (tutti democristiani) era il matrimonio tra il sindaco e la sua applicata di segreteria: lui 38 anni, lei 29. Le nozze erano state celebrate due mesi prima nella parrocchia dell'Assunta, proprio a pochi passi dalla sede del municipio. Francesco Berta, sindaco del piccolo centro da due legislature e Maria Vittoria, quel giorno erano proprio felici. Tutti i consiglieri, compresi i tre della minoranza, li avevano onorati con la loro presenza. Una bella cerimonia. Ma dopo due mesi è scoppiata la «bomba» 1 e la notizia della contestazio-1 ne al sindaco ha riempito le bocche chiacchierine del paese. Pasquale Morino, consigliere trentaduenne, vuole vederci chiaro. Spiega: «Lo so bene che non esiste incompatibilità nelle nozze di un sindaco e di una sua impiegata, ma qui è un piccolo centro e si fa presto a creare delle voci». Ma che voci? «Non voglio sbottonarmi troppo — incalza Morino — ma che garanzie ci può dare un ufficio municipale in cui c'è un segretario comunale che va e viene dalla vicina Calamandrana per cui tutte le pratiche e i segreti d'ufficio sono nelle mani della moglie del sindaco». Chiedo un'ulteriore precisa zione: «Ma si — prosegue Mo rino — non vogliamo... no. non parlo più. Sembra poi un pettegolezzo». Fortunatamente V omertà, da queste parti, è ancora smantellabile. Basta un giro nel paese e qualche frase con gli immancabili avventori dell'untea «piota» per saperne di più. I cinque tdonrodrighi» di Castel Boglione avrebbero attaccato il loro sindaco (anche lui democristiano) perché temono che gli umori di ! famiglia si riflettano sulle de\ cisioni dell'uomo. In poche parole, paventano il tmatriarcu fu- in municipio. «Le sottane stanno bene a casa» ha detto un vecchietto tra una masticata e l'altra di tabacco. «Essere moglie del sindaco è differente che essere sua impiegata» oli fa eco un uomo dal viso carico di vino. Insomma serpeggia un certo an- i ; < ' i {; | i ! ' ; Iì:!'ì pliciotto. tifemminismo. rustico e sem- Ma è poi proprio questo il motivo che ha scatenato la polemica sulle nozze del primo cittadino? Per verificarlo andiamo in municipio. Lì. a fianco di una enorme stufa, c'è Maria Vittoria Macario: proprio lei. la moglie del sindaco. Noi ci qualifichiamo e lei si rabbuia. «Ilio marito non c'è, anzi mi ha fatto sape re che non vuole fase alcuna dichiarazione; non siamo mica personaggi da fumetto!» puntualizza la signora. Perché il suo matrimonio è stato contestato? «Beghe di paese — risponde — probabilmente vogliono attaccare mio marito per fare un nuovo sindaco». Arrivismo, dunque? «Lo chiami come vuole — controbatte la donna — io so solo una cosa ed è che resterò qui al mio tavolo e che nessuno può farmi niente. La legge è dalla mia parte». Chiediamo di nuovo di parlare con il ma- rito ma la signora è furente e ci invita ad andarcene. Un carattere forte, proprio come ci hanno fatto notare gli interloattori del bar-ristorante. La storia, comunque, non avrà appendici drammatiche.. Pasquale Morino, l'accusatore, ha già fatto sapere che : «non infierirà» anche se non ! nasconde che le dimisioni di ' Berta sarebbero gradite. E i poi c'è la legge che è chiara- I mente dalla parte del sinda- ; co. L'art. 6 del testo unico ■ della legge I960 non prevede ' incompatibilità tra un primo cittadino e la moglie, entrarti bi impiegati di uno stesso ufficio comunale. Ora tutto è sul tavolo del prefetto di Asti: ma che potrà mai decidere? La sua competenza esula dalle storie d'amore e dal relativi pettegolezzi, anche se i protagonisti sono amministratori comunali. Edoardo Ballone I ' ! Maria Vittoria Macario

Persone citate: Francesco Berta, Maria Vittoria Macario

Luoghi citati: Asti, Calamandrana, Castel Boglione