Ha confessato tutto ai magistrati l'uomo-chiave della grande truffa di Franco Giliberto

Ha confessato tutto ai magistrati l'uomo-chiave della grande truffa Decine di miliardi sottratti allo Stato per danni di guerra inesistenti Ha confessato tutto ai magistrati l'uomo-chiave della grande truffa Come e dove venivano stampate le false documentazioni (con la consulenza di un colonnello tedesco), come si corrompevano i funzionari e si otteneva l'aiuto di segretari di uomini politici - E' scappato all'estero uno che potrebbe confermare o smentire le accuse all'Intendente di Torino • Un altro funzionario dell'Intendenza di Finanza arrestato a Milano II nostro inviato telefona da Milano: Un nuovo arresto, la fuga in acreo di un ricercato. Il ritiro precauzionale del passaporto al conte Corrado AzusU (dell'omonima fabbrica d'elicotteri e maggiore azionista della SUI Marchetti), la scoperta In Toscana di una tipografia capace di stampare alla perfezione documenti Salsi sa carta di 40 anni fa: oggi quelite principali notizie, fornite ufficialmente dalla magistrato», arricchiscono l'Indagine sulla colossale truffa allo Stato tentata con la richiesta di risarcimento per danni di guerra r.iai palili. Dopo l'arresto dell'Intendente d! Finanza di Torino, dott. Pellclano Amitrano (accusato di aver agevolato la fabbrica di aeroplani Stai Marchetti firmando decreti di indennizzo per ai miliardi) altri interessanti sviluppi dell'Inchiesta si sono registrati a Milano. Qui stamane 11 pubblico ministero dott. Viola e 11 giudice istruttore D'Ambrosio hanno fatto arrestare Edmondo Pati, capo reparto dell'Intendenza di Finanza e segretario dell'intendente aggiunto dottor Enzo Fontana, a sua volta colpito da avviso di reato per concorso in truffa allo Stato. Viola prima e D'Ambrosio successivamente si sono occupati delle Istruttorie sulle società Aeroplani Caproni e Riva Calzoni, le quali assieme alla Stai Marchetti avevano presentato domande dì risarcimento pari a cinquanta miliardi di lire, diminuiti a trentanove miliardi In sede di perfezionamento delle pratiche. > Fortuna ha voluto — commenta 11 dottor Viola — che I quattrini non siano stati tutti sborsati. Soltanto per la Stai Marchetti e stata pagata la prima rata di olire tre miliardi, ma quando ho incomtnctato a Interessarmi delta vicenda, sono riuscito a bloccare ogni altra operazione. Chi cercava di truffare 10 Stato a nome delle tre labbriche agiva con un unico, sperimentato metodo. Fabbricava una documentazione tolta da cima a tondo, che testimoniava di danni bellici mai subiti. Corrompeva funzionari statali, cercava appoggi presso I politici, sollecitava la veloce definizione delle pratiche di risarcimento, promettendo notevoli ricompense, riusciva a far Inserire in vecchi fascicoli di indennizzo presentati dopo la legge del 1946. Iatture, lettere, testimonianze scritte fasulle Ma non gli è andata bene. Questa volta le responsabilità saranno accertate fino In tondo, anche in sede politica e ministeriale, se gli elementi che abbiamo raccolto ci Indicheranno questa strada ». La svolta dell'inchiesta è avvenuta dopo l'arresto di Giancarlo Guasti, un commercialista fiorentino arrestato la primavera scorsa su ordine del dottor Viola. Quest'ultimo afferma: • Abbiamo arato la costanza di tenerlo dentro per otto mesi, il tempo necessario a convincerlo che doveva dirci tutto, ma proprio tutto ciò che sapeva. SI tratta di un comrricrclalula di lunga esperienza, dell'uomo chiave, attorno al quale hanno ruotato tutte e tre le truffe allo Stato di cui si parla in questi giorni ». Giancarlo Guasti ha ottenuto la liberta provvisoria pochi giorni (a con questa motivazione: « Per cessate esigerne istruttorie ». Formula significativa che chiarisce 11 ruolo da lui avuto nell'inchiesta della magistratura. I giudici D'Ambrosio e Viola, non hanno difficolta ad ammettere l'importanza delle sue confessioni. Ha raccontato come erano state formate società « fantasma », Incaricate di avviare la procedura di risarcimento danni; ha Indicato la tipografia di Valdarno Montevarchi, dove venivano stampati I documenti falsi, anche scritti In tedesco su carta del 1940, con cllchés e timbri contraffatti; ha spiegato quali erano 1 procedimenti di ossidazione dell'Inchiostro, perche apparisse vecchio; ha parlato di una consulenza ottenuta In Germania da un ex colonnello della Luftwaffe, Franz Gossemberg, che era In Italia durante l'ultima guerra mondiale; ha raccontato come le pratiche per 11 risarcimento venivano aiutata a procedere speditamente con 11 ricorso a personaggi di vari mi- nlsterl e ad alcuni segretari uomini politici. Guasti è anche 11 principale accusatore del dottor Pellclano Ann trano. Secondo la sua confessione avrebbe affidato cinquanta milioni ] di lire a Gianni Fusarnti smaltai strini ri. delegato dell'Io luna So | cletà costituita per « sbrigare ■ le : pratiche di risarcimento) come ri | compensa per l'Intendente di Finanza di Torino. Gianni Fusaroll sarebbe stato Incaricato di recapitare Il denaro. Non pub né con. fermare né negare di averlo fatlo, perché tre giorni fa. alla viglila dell'arresto dell'Intendente di Finanza, è scappato all'estero con 11 suo aereo personale (pare i proprio un Sial Marchetti) decollando dall'aeroporto di Llnate. Trovano conferma presso la ma glstrntura. Invece, alcune notizie anticipate ieri come indiscrezioni: Corrado Agusta è stato raggiunto da un avviso di reato per concorso in truffa allo Stato, nella sua qualità di maggiore azionista della Sial Marchetti. Gli 6 anche stato ritirato il passaporto. Lo stesso provvedimento 11 giudice Istruttore ha preso nel confronti di Ermenegildo Marcili, presidente della Sial Marchetti e di Giorgio Belli, consigliere d'amministrazione della socetà. Per quanto riguarda le domande di indennizzo, la Aeroplani Caproni, tramite 11 Guasti, aveva presentato una documentazione che elencava 3300 aerei prodotti | per I tedeschi, ritirati da questi ultimi e • mai pagati ». In realtà la produzione era stata di 360 aerei, dicono i magistrati. La Riva Calzoni avrebbe preteso I un risarcimento per 624 traghetti I e la Sial Marchetti per 550 aerei I e 1500 fra motovedette, motosllu ' tanti o parti di motori navali. Pei I la liquidazione del danni alla Sial | Marchetti alcuni decreti erano I stati firmati dal dottor Amitrano, i altri dall'Intendente di Finanza i aggiunto di Milano. Enzo Fonia ! na. nel periodo in cui era stato | Intendente a Varese. E' nota la linea di difesa di ! Amitrano. Afferma che egli si 11! «ut» nel 1973 a Istruire la pratica secondo le disposizioni di legge. | affrettandone la conclusione posi Uva per le pressioni del mini! stero delle Finanze. « Stiamo in \ dogando anche in «/curii ambienti i mlnl.iferta'1 - afferma il dottor Viola al proposito — per chiarire alcune circostanze non margi • nati: ci Interessa sapere per esem pio se all'epoca del varo della | legge che consentiva la richiesta di risarcimento, alcune pressioni sta' no slate semplici raccomandarlo! ni di carattere politico o se ab ! blamo potuto integrare un vero i e proprio concorso In reati peI nall ». La legge del 1967 (che rlpristlnuva la llnitdaztonc del danni di guerra) era pcssata all'unanimità, con 11 voto favorevole di tutti 1 partiti ed era stata presentata su iniziativa dell'onorevole Emilio Colombo. Ebbe per relatore l'onorevole Cervone, presidente dell'Associazione danneggiati di Guerra. Giancarlo Guasti, fra le tante ammissioni fatte durante gli Interrogatori, ha dichiarato che cinquanta milioni furono versati anche a quella Associazione perché, in una certa comminatone ministeriale, che vagliava le domande di risarcimento, aveva alcuni suol componenti. Franco Giliberto i I ! { i I ; '