Solidali col prete sospeso rifiutano ora di religione
Solidali col prete sospeso rifiutano ora di religione Sassari: studenti allo "Scientifico" Solidali col prete sospeso rifiutano ora di religione ( Dal nostro corrispondsnte ) Sassari, 11 gennaio, (a.p.) Un centinaio di alunnl del « Liceo scientifico uno » di Sassari, ha chiesto al preside di essere esonerato dall'ora di religione. Altre analoghe richieste giungeranno domani. L'iniziativa è stata presa dagli studenti per solidarizzare con un Insegnante di religione, don Giuseppe Murineddu, che 11 vescovo di Sassari, mona. Paolo Carta, ha sospeso dall'Insegnamento per motivi che non sono stati resi noti. In base al Concordato, il vescovo ha il diritto d'affidare e revocare l'Incarico di religione nelle scuole deUo Stato. Don Murineddu ha circa 30 anni e un passato d'in- tenso impegno sociale. Il suo nome venne alla ribalta alla fine del T5 quando, con un altro sacerdote della provincia di Sassari, don Kuz/u. venne incarcerato in CiIr dalla polizia di Pinochel, per aver dato, diceva l'accusa, ospitalità al Mlr, il movimento rivoluzionario dell'estrema sinistra cilena. Tenuti in carcere per circa un mese, 1 due sacerdoti vennero scarcerati per intervento dell'autorità ecclesiastica di Santiago, sollecitata dal Vaticano. Il mese scorso, venne organizzata dall'amministrazione provinciale di Sassari una « Settimana Italia-Cile » con dibattiti, interventi e testimonianze di politici cileni e sardi. Intervenne anche don Murineddu, che fu molto critico nel confronti della gerarchia ecclesiastica cilena. C'è chi ritiene che la decisione del vescovo sia legata a questa sortita; c'è invece chi dice che sia stata determinata dal modo d'insegnare religione mescolando all'insegnamento i motivi politici e ideologici che sono alla base del movimento del cristiani per il socialismo. Il provvedimento di revoca emesso dall'arcivescovo di Sassari è dell'antivigilia di Natale. Le reazioni nel mondo scolastico si sono perciò avute soltanto adesso. E' stata tenuta un'assemblea di studenti, che si è conclusa con una mozione di solidarietà, approvata a larga maggioranza. In cui si Incita all'astensione dalle lezioni di religione. Un'altra mozione, presentata da studenti di «Comunione e liberazione », nella quale si sostiene che cosi facendo si danneggiano gli altri Insegnanti di religione che, privati dell'insegnamento, non potrebbero più percepire alcuno stipendio, ha ottenuto pochi voti. Lo stesso corpo insegnanti è profondamente diviso nel valutare l'episodio. L'arcivescovo non rilascia alcuna dichiarazione, il sacerdote colpito dal provvedimento ha dichiarato soltanto d'accettare la decisione dell'autorità ecclesiastica. sull'Osseruafore Romano il teologo francescano Gino Concetti, commentando la recente ordinazione sacerdotale 'h una donna di 40 anni, madre di quattro figli, nella chiesa episcopaliana degli Stati Uniti. Paolo VI espresse il suo atteggiamento negativo sull'ordinazione delle donne in occasione dello scambio di lettere (pubblicate lo scorso anno dall'Oserwifore Romano) ccn l'arcivescovo di Canterbury, primate della Chiesa Anglicana, di cui gli episcopaliani sono una diramazione. Citando il Papa, padre Concetti sottolinea che la Chiesa cattolica considera le ordina- zioni femminili « un elemen to di grave difficoltà » ai fini dell'unione tra i cristiani. ( Ansai
Persone citate: Gino Concetti, Giuseppe Murineddu, Murineddu, Paolo Carta, Paolo Vi
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