Un noto archeologo annega a Genova

Un noto archeologo annega a Genova E' il docente Lamboglia Un noto archeologo annega a Genova Con lui è morto un suo collaboratore: l'auto con la quale stavano raggiungendo il molo per imbarcarsi è caduta in mare /Dal nostro corrispondente 1 ■ Genova, 11 gennaio. L-urcheologo ligure protes¬ sor Nino Lnmboglin. di 65 an ni, è annegato ieri sera nelle , acque del porto di Genova, dov'era precipitato mentre si trovava al volante della sua , auto, una «128». Con il profes- ' sor Lnmboglia, al momento ' dell'incidente, si trovava un suo collaboratore. Giacomo ; Martini. 39 anni. I due dove vano partire sul traghetto ' «Petrarca», diretto a Porto ; Torres in Sardegna: erano in j ritardo, e il traghetto stava : già disponendoci alla pnrten ! za- il professor Lamboglia, nella speranza di giungere an- c-orn in tempo, ha imboccato, 1 a velocità sostenuta, il ponte Colombo. A causa del buio e della pioggia che cadeva mol j to fitta, la vettura ha sbanda to ed è precipitata, dopo un ! testa-coda, in mare. ' Martini è stato sbalzato ; fuori dall'abitacolo. Raccolto, ; ancora in vita, dai sommozza tori della capitaneria e dei vi , gili del fuoco, lmmediatamen1 te accorsi, è deceduto mentre 1 lo trasportavano in ambulati i za all'ospedale di San Marti no. II professor Lamboglia è invece rimasto prigioniero ai- I l'interno della vettura: la «128» con il cadavere dello 1 studioso è stata issata in su ( perfide un'ora più tardi, do po diverse Immersioni dei sub che. imbragata con cavi d'acciaio la carcassa, l'hanno 1 collegata ad una gru del ! molo. Il prof. Lamboglia e Giaco! mo Martini erano attesi in ; Sardegna, dove il docente do | veva ricevere un premio pei I le sue ricerche storiche ed archeologiche. II traghetto do ! veva partire alle 18,15, ma a causa del maltempo il viaggio I in auto lungo l'autostrada 1 aveva subito un forte ritardo. Giacomo Martini era nato e vìveva a Vallecrosia, in via Afrosio 92. Il professor Lam! boglia, nato ad Aurigo in provincia di Imperia, era direttore dell'istituto internazionale di studi liguri, sovrintendente alle antichità per la Liguria e i docente di archeologia e archeologia medioevale alla facoltà di lettere dell'università I di Genova. Aveva anche insegnato alla facoltà di architettura dell'università di Roma. Da molti anni, viveva a Bor1 dighera. La sua fama è legata I ad una serie di ricerche e scoperte da lui effettuate negli ultimi ventanni in Liguria: aveva ripescato centinaia di | anfore sili fondali di Albenga, ricostruito la struttura romana dì quella città e fondato il museo navale. Aveva esplorato e valorizzato sul piano turistico e artistico le grotte naturali di Tornino, nei pressi di Borghetto Santo Spirito. I rilievi navali li aveva et| fettuati, a partire dal 1960, | con la «Daino» una corvetta della marina militare, recentemente sostituita con un piccolo mercantile, il «Cycnus», a bordo del quale aveva poi compiuto una serie di rilevazioni lungo tutto 11 bacino del Mediterraneo. II prof. Lamboglia era un I «Personaggio» della Riviera dì ! Ponente: grazie alla sua pas sione e al suo impegno, è stato possibile valorizzare numerosi aspetti archeologici della Liguria, considerata, invece : a"che fagli addetti ai lavori, 1 sino a trent'anni fa, una zona storicamente poco interessar)1 te. Anche per questo, la noti| zia della morte di Lamboglia e del suo collaboratore Marti! ni ha suscitato a Bordighera e ad Albenga una viva com- mozione. I. ■ ' Nino lamboglia