Deludente per gli italiani la " libera „ di Garmiseh di Giorgio Viglino

Deludente per gli italiani la " libera „ di Garmiseh Deludente per gli italiani la " libera „ di Garmiseh La valanga c'è, ma austriaca Klammer vince, Plank a picco Al secondo posto Winkler, al terzo Wirnsberger • Plank è soltanto diciassettesimo (Dal nostro inviato spedalo) Garmisch-Partenklrchen, 8 genn. La storia della discesa libera e popolata di gare fantasiose corno quella di oggi. Cade un po' di neve, c'è la nebbia, si comincia con 1 rinvìi e addio regolarità della gara Eppure u la • costante • rimane, resta Fr\nz Klammer. inamovibile da quel primo posto che riesce a conquistare con una strana mescolanza di abilità e fortuna. E' Il più bravo, lo abbiamo detto tutti e tante volte, ma ha anche la fortuna spesso dalla sua parlo, mal contro. Da quando e scomparso dallo scene sportive II - mostro • che lo aveva preceduto. Roland Collombln. da tre anni cioè. •Koenig Franz ■ corre le sue gare sempre su neve soffice, se non addirittura fresca come oggi. \ Gli è successo di vincere anche .sul ghiaccio all'esordio di Schladnumi In Coppa, ma poi il fondo ha Unito sempre per essere tenero e praticabile, giusto come lui gradisce per poter far scivolar via con una sensibilità ineguagllata quei suoi lunghi sci sempre traballanti. Questa mattina quando mi sono svegliato. I poggioli della Haus Tanneck che mi ospita un po' al margini della città, erano completamente ricoperti di neve: dieci centimetri almeno e nell'aria lo slarlallegglare seppur non troppo convinto continuava. Era sinonimo di guai, parchi Plrnk con il suo numero quattro in partenza rischiava di dover lar de apripista agli altri. Poi. arrivati In cima, la situazione è apparsa meno disperata, poiché essendoci pure la nebbia, cioè nuvole basse, si rinviava II \ via e quindi c'era tutto il tempo per spazzare l'ultimo strato caduto. Errore. Il tempo c'era ma non gli uomini, poiché In questa organizzazione cordiale e per molti versi efficiente ci sono buchi paurosi. L'ora di rinvio passava Inutilmente: si sclava su e giù lungo la nuova seggiovia che sale fino al via — prima e unica con tracciato In curva — ciascuno Improvvisandosi battitore estemporaneo, oppure slalomista per conto proprio, nella speranza di annullare I progressi del freddo. A quel punto, credo, la gara era già segnata per Plank. ■ Forse hai ragione, non sono partito tanto convinto. Perù quando sono sceso oltre i curvonl. andavo a cercare le tracce degli altri come uno stupido: ogni volta che beccavo la neve fresca sentivo corno una botta all'indletro e mi fermavo », Conoscendo I guai che procura una pista vergine, conscio di non essere un mago sul morbido. Plank non ha sciato bene nei curvonl della parte alta che ovviamente costituivano per lui uno del tratti dove avvantaggiarsi. Poi i piombato al primo intermedio posto prima del piano, stringendo troppo sul palo tanto da spazzarlo via come una porta da gigante, e Impantanandosi sulla stradina che segue. • Cercavo di far la linea più dritta possibile per prendere un po' di velocità, ma era peggio che mai. Poi sono stato basso sul ripido, lo assicuro, ma non serviva a niente ». Infatti senza commettere errori P'.ank arriva tino al traguardo per la più brutta classifica delle ultime tre stagioni, un diciassettesimo posto che lo punisce oltre misura di piccole colpe — non saper sciare sulla neve tresca, non avere una sensibilità tattica — e di una grande scalogna. Del resto davanti a lui erano partiti la slitta Grlssmann e I due canadesi Irwln e Read, che si ritrovano alla line ben più Indietro. Dietro Plank. scendeva subito Russi che più o meno navigava nelle sottili tracce dell'azzurro per difendersi assai meglio e prendere la testa del gruppetto appena arrivato. Poi Klammer leceva il suo consueto capolavoro: curve sciabattanti, schuss In posizione, stradine splanate come nessun altro. Perdeva anche la presa su un bastone mentre affrontava una virata più scomposta di altre, ma lo riagguantava al volo con naturalezza, per proseguire lino al tondo senza più incertezze. Fortunato nei etMitìùntl dei rivali più qualificati. Plank e Russi. klammer si era espresso al massimo per dllendersl dall'attacco che gli veniva dal compagni di squadra, da tutta quella pattuglia di scatenati che partono In secondo e torzo gruppo. CI riusciva di misura con Winkler. che era Ira I primi a godere di un tracciato ben ripulito e di una visibilità perletta, con maggior margine su Wirnsberger. diciannovenne e campione vero, che si butta corno un pazzo ma sa persino sciare bene e con stile. Da dietro calavano Karl Anderson, americano da tanto In attesa di un momento lor- i lunato, un paio di austriaci Ira I tanti. Stock e Gensbichler. lo svizzero Luescher. uno dei clienti ' per le combinate. Anche in queste condizioni di - maggior lavoro gli italiani rima| nevano latitanti. Rolly Thoenl con! fermava una condizione men che mediocre, buscando nella parte tecnica dell'avvio un secondo e mezzo su meno di quaranta totali, e poi raggranellando per via II resto Antonioli al secondo Intermedio era dodicesimo a portata del primi, malgrado un errore all'uscita sulla prima stradina: ancora una volta, però, perdeva la concentrazione e leceva una sbandata assurda sull'ultima curva impegnativa rotolando indietro di quindici posizioni. Il meno negativo era Ivano Corvi, onestamente ventesimo, poi Indietro rispetto a tutti I combinatisti e il rientrante Strlcker. Gustavo buscava circa sei secondi, non era contento ma nemmeno del tutto Insoddistailo poiché era sceso In pieno relait. perfetto in stile anche se lento. Studiava I tempi mentre : mangiava veloce una bistecca, la! cova strane alchimie pensando a Kltzbuhel e continuava u sorridere | sempre più convinto. Poi si alzava deciso, prendeva I sottobraccio Walter Schwimbacher ' o salutava tutti dicendo: • SI va l a lavorare », Tre ore di sci in mezzo al pali di gigante, tanto per | riprendere l'occhio: domani è un i altro giorno, magari quello buono | per vincere. Giorgio Viglino \ \ Garritiseli. Franz Klammer al avvia a conquistare l'ennesimo successo In « libera » e ad •••umore il comando in Coppa del Mondo scavalcando Pierino Gros (Telefoto Upi)

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