Dopo molti decenni di deplorevole abbandono di Adriaco Luise

Dopo molti decenni di deplorevole abbandono Dopo molti decenni di deplorevole abbandono Deciso finalmente il restauro delle favolose "ville vesuviane,, .„ (Dal nostro corrispondente) Napoli, 8 gennaio. Dopo decenni di colpevole i ! . ?lone del litorale vesuviano. L^ntc, Provvedere alla con \ se.r^?zione_ «"A"** * J?on_j^' sta finalmente per porre un freno allo scempio delle ville vesuviane, alla degradazione di opere di celebri architetti, disseminate tra le pendici del vulcano e il mare, lungo il favoloso «miglio d'oro» di epoca borbonica. Con l'imminente pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» dell'elenco delle ville da salvare, l'impegno per il recupero del patrimonio artistico e culturale della nostra regione si fa più deciso e stimolante. L'«Ente per le ville vesuviane» — sorelle povere di quelle venete (a differenza di quest'ultime non sono state ancora valorizzate) — inizia la sua fase operativa, si libera dalle pastoie del lungo iter burocratico, impedisce che la lunga mano della speculazione edilizia distrugga del tutto le residue fasce di verde sfuggite alla intensiva urbanizza- ! solo al salvataggio e alla valo- siva». al restauro dei monu mentali immobili, alla esecuzione di tutti quei lavori di consolidamento e di manutenzione necessari ad impedire il deterioramento generale dei superbi edifici e spesso il decadimento allo stato di ruderi. L'azione di salvaguardia dell'Ente Consorzio — dotato di personalità giuridica di diritto pubblico — è diretta non riz/.azu ine dell'immenso patri 1 nioino ma anche a decidere , della sua destinazione e utilizzo a scopi e funzioni comuni; tari e sociali. Il programma degli interventi (concordato- con la Ro ' gione, Provincia, enti locali, ! Sovrintendenza ai monumeti .ti, consigli di quartiere) usui fruendo di ".no milioni di Ino ; stanziati dallo Stato fino a! I 1980 (onere annuo di cento milioni), abbraccerà unsi : vasta gamma di attiviti.: I scuole, case di riposo per an ' ziani, musei, mostre, blbliote | che, mentre le vaste aree di ! verde saranno parchi aperti I al pubblico. Testimonianza del tardo barocco napoletano, le ville vesuviane, un insieme di 121 edifici, sorsero tra il 1739 e il 1800 nella campagna vesuviana da San Giovanni a Teduc- cio a Torre del Greco, fino al le pendici del vulcano. Si ar-1 ricchirono dell'impronta ori- ; stillarla e dell'ingegno di due grandi architetti di scuola ro- mana. Luigi Vanvitelli e Fer- j dinando Fuga, di Andrea Vac- ca ro. Sai-felice ed altri artisti {dell'epoca. Oltre alle qualità architettoniche, alle superbe facciate, agli stucchi del balconi, ai portali, alle imponenti scalinate di accesso, al valore delle decorazioni e degli affreschi, le ville rappresentano motivo di particolare interesse anche per l'ispirazione naturalistica di coloro che le progettarono, dotate come sono di ampi parchi e giardini, ormai soffocati dalla muraglia di cemento venuta su nell'ultimo ventennio. Sorte in seguito alla decisione di Carlo III di Borbone di stabilire la sua nuova reggia estiva al Casale di Portici e di considerare tutti i centri della fascia rivierasca vesti legio di esenzione fiscale, du rato fino al 1877, ebbe inizio cosi ad opera dell'aristocrazia e della nascente borghesia na poletana lo sviluppo dell'area orientale di Napoli lungo l'antica via borbonica per le Ca labrie, raccordata alla città dalla prima ferrovia d'Eli ropa. A distanza di più di due se coli per l'indifferenza verso questo patrimonio artistico le ville hanno perso l'originario volto di «architettura di natu rau e sono in uno stato di desolante abbandono. Manomissioni ed irreparabili alterazioni hanno trasformato l'aspetto architettonico di parecchi edifici, alcuni venduti dagli originari proprietari, adattati alle necessità di esercizi commerciali, a caserme militari, a condomini o addirittura demolti per la lottizzazione delle aree. «Con 800 milioni — dice il presidente dell'Ente onorevo- viana «sito reale» con il privi | le Pietro Lezzi, socialista — possiamo fare ben poco, soltanto quei lavori di pronto in tervento per evitare danni irreparabili alle strutture e agli elementi decorativi delle ville. Certo la nostra azione servirà di incentivo anche per i privati; La presenza dell'Ente che ha provveduto al censimento è valsa a scongiurare altri colpi di mano, a segnalare costruzioni abusive innalzate in dispregio di dlvie»' e regolamenti. E' il caso iel giardino di villa Campuiu to — opera del Vanvitelli, forse la più significativa ir,, gli Immobili vesuviani — dove il verde è stato devastato dalle palificazioni in cemento di un costruendo palazzo. E' intervenuta la Regione per la revoca della licenza edilizia, si è ricorsi al pretore per il decreto di abbattimento ma di notte, secondo una ennesima denuncia, si continua ad innalzare. Adriaco Luise

Persone citate: Andrea Vac, Luigi Vanvitelli, Pietro Lezzi, Vanvitelli

Luoghi citati: Casale, Napoli, Portici, Torre Del Greco