Esposti dalla viva voce della popolazione al "Cronista per voi„

Esposti dalla viva voce della popolazione al "Cronista per voi„ Esposti dalla viva voce della popolazione al "Cronista per voi„ Ecco i drenarti di Settimo, città di industrie L'espansione delle fabbriche ha provocato un abnorme sviluppo demografico e aggravato il pendolarismo rendendo insufficienti strade, collegamenti, scuole, servizi sociali e sanitari - Messi in evidenza l'inadeguatezza del ponte sul Po e dei trasporti; la mancanza di un ospedale e l'inquinamento - Interventi del sindaco Cravero, di Viglione, Bajardi, Moretti, Picco, Cerchio C'è un denominatore comune che unisco in una sintesi drammatica la maggior parte del comuni della cintura torinese ere sciuti sotto il segno dell'industrialutazione: l'Incremento demografico e la conscguente disgregazione sociale. Da questi punti si diparte una catena di problemi legati sai damonte: crisi economica dell'eri te locale, debole rete viaria, tra sporti carenti, mancanza di adeguati servizi sociali, insulti ecolo gicl ad un ambiente snaturalizzato L'impressione più evidente che si ricava osservando la • radiografia • di questi centri ó questa: non sono più quelli di prima e non sono ancora quelli che do vrebbero essere. Un limbo a pochi passi dall'inferno dove i nod cruciali si accavallano creando un groviglio di problemi difficilmente districabile. Ouesto dato di fatto ò emerso anche l'altra sera durante l'incontro del • cronista per voi • con i cittadini di Settimo nella sala della biblioteca comunale affollatissima. All'assemblea popò lare, guidata dal capocronista de • La Stampa • Borio, hanno parte clpato oltre al sindaco Cravero (pei) o al vicesindaco Bonifetto (psl), il presidente della Regione Viglione. Il vicepresidente Bajardi. l'assessore Moretti che ha esposto Il programma della giunta per I giovani e lo attrezzaturo sportive, i consiglieri Picco e Cerchio. • Non corno controparte — ha precisato il sindaco nell'introduzione — ma corno coordinatori d'un momento costruttivo che ci vede tutti uniti nell'individuazione e nella soluzione di comuni problemi •. Molti i temi trattati durante il dibattito da cittadini ed ammi nistratori di vario colore politico: il bilancio comunale (t miliardo e 600 milioni di deficit), l'ipotetica — e per alcuni indilazionabile — costruzione d'un ospedale, il prò blema doll'angusto ponte sul Po che aggrava con giri viziosi il già preoccupante pendolarismo della zona, l'inqulnamonto delle fabbriche. Registriamoli punto por punto. PONTE SUL PO - Linadegua tezza del collegamento attualmen te inutilizzabile (e chiuso in se guito a un'alluvione) 6 tiata sol levata a più riprese. Danilo Fa brls ha chiesto al vicepresidente Bajardi quali sono le Intenzioni della Regione a questo proposito imitato da all'i cittadini tra cui il pensionato Paolo Tapperò e Giù seppe Fiora e amministratori. Il consigliere de Bigonc ha riassun to in cifre II danno economico che l'inefficienza di questo traitd'union con la collina arraca ai lavoratori: • Consideriamo che i pendolari costretti per lavoro e giornalmente a questo percorso siano 200. Se pensiamo che ognuno di loro deve allungare il tragitto di 12-14 chilometri attraverso sfade collaterali, giungiamo od una spesa globale mensile di oltre 5 milioni: Il che. per un anno, significa 60 milioni sottratti alle buste paga e gettati al vento ». A lui, al consigliere Cerchio ed al capogruppo de Soragna che si erano associati a questa domanda Bajardi ha risposto: • C'è una commissione regionale incaricata di lare Indagini sul possibile ricupero del ponte: se l'investimento sarà accettabile cominceremo al più presto I lavori », • Non dimentichiamo — ha però aggiunto — che in Piemonte esistono almeno 20 ponti in questa condizioni e noi. coma in tanti altri casi, siamo a mani vuoto: le alluvioni piccolo o grandi nella nostra regione hanno prodotto danni per una quarantina di miliardi. Se non avremo un contributo dello Stato, basandoci sul soli nostri tondi non potremo costruire nulla di nuovo e dovremo dedicarci soltanto al ripristino delle strutture esistenti ». Parlando poi della situazione di Settimo, attraversata longitudinalmente dalla ferrovia. Bajardi ha detto che questa realta potrebbe essere la base per collegamenti che privilegino il trasporto a rotala su quello a gomma • od ó un'ottica cho potrebbe essere adottata anche a Torino con la costruzione, ad esemplo, di una quindicina di stazioni eludenti anche per quanto riguarda II pendolarismo •. L'OSPEDALI — Sull'argomento, pareri discordi e contrastanti. Il capogruppo de Sarogna lo ha con- siderato un progetto indilazionabile: • Occorre riallacciale le trattative, già avviate tempo fa. con Il S. Giovanni per costruire 'o ospedale In questa zona dove oggi esistono solo 3 ambulatori per 70 mila persone ». Analogo il punto di vista del consigliere Cerchio e dell'architetto Picco. Meno sicura dell'utilità del prospetto Maria Grandlnetti cho. dopo aver analizzato in modo approfondito la crisi in cui si dibattono sotto l'aspetto politico economico e sociale gli enti locali, ho ricordato la creazione a Settimo di efficienti centri sociali ed assistenziali o la prossima apertura d'un consultorio familiare: • Sulla base di questo strutturo non potrebbe ossero utilizzato un ospedale vicino o già esistente? ». Il presidente Viglione ha app.ovato II punto di vista: • Sinora la politica della salute è stata Incentrata sugli ospedali, dimenticando gli aspetti della prevenzione e della riabilitazione. In certi casi è inutile un unico presidio (vedi certi ospedali mastodontici e in crisi): sono Indispenspblli invece, molti presidi: nelle labbriche, nello scuole, nelle lamigllo ». • Senza contaro — ha concluso — che costruire oggi un ospedale costa 40 miliardi e la Regione ne ha ottenuti 35 per tutta l'edilizia ospedaliera >. In pratica a Settimo, come in tutti gli altri comuni d'Italia. I grandi problemi sono legati, anche al di la di scelte politiche o programmatiche, alla cronica mancanza di fondi e all'indebitamento. PnsctsldUmtgPh Per usare un paragone forse banale ma calzante, ò la vecchia storia della coperta troppo corta cho non può nello stesso tempo tenere caldi piedi e spalle. BILANCIO — Tutto questo è risultato evidente parlando del bilancio: t miliardo e 600 milioni di deficit, t milione e 700 mila Uro spesi ogni giorno solo per I mutui. A questo proposito s'è aperto un vivace contraddittorio fra giunta di sinistra e minoranza. Punto controverso: i motivi che hanno Indotto l'opposizione ad ab¬ bandonare l'aula il giorno della presentazione del documento. •£' stato In segno di protesta — hanno precisato il capogruppo de e Il consigliere Bigone — perché non ci sono stati concessi come chiediamo da 5 anni, almeno 15 giorni per meditare. Ci siamo riservati di approvare o contestare le singole voci via via che verranno presentate ». Il sindaco ha ribattuto che i giorni • per la meditazione • erano stati dodici e che In molti altri comuni (Lelnl. ad esemplo, o Pinerolo) la minoranza era riuscita a valutare le varie voci in 40 ore o poco pù. Ouesti. in sintesi, gli argomenti dell'Incontro, animatissimo, durato sino alle 24 in una girandola inesausta d'interventi: altri temi relativi alla situazione ambientale, allo scuole con I doppi turni, alla mancanza di asili nido, alla solfocata situazione agricola saranno trattati In prossimi servizi tesi a completare II quadro che gli stessi abitanti di Settimo hanno tracciato l'altra sera. Renato Rizzo [I\II| Il sindaco Cravero (pei) e il viecsindaco Bonifcllo (psi) ! ! Picco (consigliere region.) e Soragna (capogruppo de) Due momenti dcll'afTollata assemblea del «Cronista per voi» a Settimo nella sala della biblioteca comunale - Parlano 2 rappresentanti della cittadinanza

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Pinerolo, Torino