Molti (e nuovi) nemici per il nostro sci

Molti (e nuovi) nemici per il nostro sci Situazione delicata per la "valanga azzurra,, in Coppa Molti (e nuovi) nemici per il nostro sci Al solito Stenmark, alle prese con problemi di materiale, si sono aggiunti in gigante i fratelli Hemmi e Phil Mahre Rilancio di Thoeni mentre Pierino Gros ha bisogno, anche per motivi psicologici, di tornare al più presto alla vittoria Il gigante di Ebnat Kappel u 10 spociale di Laax, week-end svizzero per lutti faticoso assai, hanno dato uno scrollone lorse parecchio importante alla Coppa del Mondo. Il discorso non riguarda mutamenti al vertice, perché Plorino Gros continua a guidare la classifica, ma il rientro in gioco di altri due protagonisti e l'accentuazione di un fenomeno già venuto alla luce nei primi impegni di Coppa, vale a dire la crescita qualitativa di nazioni ed atleti che ormai, risultati e progrossi alla mano, mostrano di non accontentarsi più di semplici piazzamenti. Puntano al successo pieno, c la situazione si fa preoccupante per la squadra azzurra che rimane pur sempre la più forte del mondo e tuttavia trova difficoltà a volta a volta maggiori a vincere una gara. Il problema si presenta serio in gigante, dove svizzeri e americani costituiscono un pericolo grosso. Ad Ebnat Kappel. paesino senza tradizioni sciistiche fra Zurigo e San Gallo scelto come sede di competizione per pure esigenze di profitto, si è assistito al trionfo di una nuova tecnica e di una nuova scuola, maestro e iniziatore Heini Mommi, Il • nano • barbuto E questo indipendentemente dalla neve disastrosa, dal tracciato impossibile, dalla pista forse volutamente al limiti della regolarità. Heini Hemmi, laddove gli altri concorrenti affondavano nella poltiglia ghiacciata, o sottoponevano i loro sci a bruschi impatti con pietre e terriccio, si muoveva agile e veloce. • lisciando • il tracciato, aprendo in curva con lo sci esterno e raccogliendosi a riccio per recuperare con leggerezze Il • derapage », e sfruttando cosi, con i pesi distribuiti sulla maggior superficie possibile, condizioni ottimali di scivolamento Uno stile efficacissimo che solo 11 fratello Christian, per ora, si sforza di imitare: mentre gli azzurri tiravano dritti sul palo affrontando di petto le insidie del terreno. I fratelli Hemmi giravano largo senza perdere in ritmo, evitando buche e cunette, scivolando potenti e quasi aggraziati E poi ci sono i gemelli Mahre. soprattutto Phil. specialista In gigante. L'americano ad Ebnat Kappel è saltato nella seconda manche, ma nella prima era alle spalle di Heini con secondi di vantaggio sugli azzurri e su Stenmark. ha vinto in Val d'Isère <• non dà proprio l'impressione d! essere una meteora. Tecnicamente. Phil Malire sta a metà Ira lo stile italiano e quello svizzero e la miscela ha dato, o darà di certo buoni frutti. L'elenco degli avversari perico losi continua con l'austriaco Klaus Heidegger, un gioì—?- -assi bravo e sempre fra i primi, con Andreas Wenzel rappresentante del Liechtenstein, e ovviamente con Ingemar Stenmark. Lo svede se. più che di condizione, ha problemi di materiale. Oues'anno non ha voluto cambiare marca di sci e continua a gareggiare con gli Elan malgrado le prove con Soalding e Rossignol avessero dato risultati assai più brillanti. Non solo, ma Ingemar spesso mostra di non dare retta nemmeno a Ermanno Nogler incaponendosi ad usare In gigante gli sci da slalom. Nella seconda manche di Ebnat Kappel ha seguito i consigli del suo allenatore Italiano, ha messo sotto gli scarponi materiali più morbidi ed ha recuperato ben quindici posizioni, ponendo psicologicamente le basi per il successo di Laax In speciale Se Stenmark imparerà a gestire con maggior oculatezza gli • strumenti • del suo lavoro, allora i guai per gli azzurri diventeranno ancora maggiori. Intanto Ingemar. dalle due gare svizzero, ha portato a casa 28 punti, due in più di Gustavo Thoeni che insieme allo svedose ritorna come prevedibile nel grande giro. Gustavo ha sciato bene, ottenendo il miglior tempo nella seconda manche dì Ebnat Kappel e II secondo nella discesa conclusiva di Laax. Travolto nella prima disastrosa prova del gigante, l'azzurro si è nettamente ripreso nella seconda, quando le condizioni del tracciato erano regolari, dimostrando condizione e concentrazione, potenza e tecnica. Un peccato la sfortuna nella discesa d'apertura a Laax: un bastoncino tranciato alle prime porte, la rotella che salta, un tempo che pregiudica senza possibilità la vittoria finale. Malgrado tutto. Gustavo è sesto in Coppa, con 44 punti, mentre Stenmark è secondo, 54 punti, otto di distacco da Pierino che guida la classifica. La situazione fluida fra i pali | finisce per favori.-e indirettamente anche Franz Klammor. discesista principe. E' difficile vincere la Coppa con i soli punteggi dello libere, anche per un fuoriclasse come l'austriaco, ma l'equilibrio che si sta manifestando In slalom divide le forze e fa sorridere di speranza il simpatico Franz. Chi, pare, non riesce più a ridere è Pierino Gros. A Laax. dopo la prima manche, aveva praticamento in mano la gara, una vittoria che. Innsbruck a parte, a- ! spetta da quasi due anni. L'errore di Pierino, che ha voluto togliere filo alle lamine pensando ad una nevi.- non troppo ghiacciata, spiega solo in parte II successo mancato. Forse, a questo punto, la mancanza di ritmo e gli sci che non tengono hanno origini psicologiche- Gros insogue un sogno da troppo tempo, nei momenti che contano la tensione diventa peso insopportabile, la voglia di vincere irrigidisce i muscoli e annebbia i riflessi. Plorino comunque ò ancora In testa: e questa 6 l'unica soddisfazione che si porta a casa da questo doppio impegno svizzero. Per il resto, la Coppa del Mondo inizia di nuovo sabato a Garmisch. Carlo Coscia (Ansa)

Luoghi citati: Innsbruck, Laax, Zurigo