Undici morti, 26 feriti sulla Roma-Napoli Tamponamenti causati da nebbia e smog

Undici morti, 26 feriti sulla Roma-Napoli Tamponamenti causati da nebbia e smog A!le 8 di stamane a due chilometri dal casello di Frosinone Undici morti, 26 feriti sulla Roma-Napoli Tamponamenti causati da nebbia e smog Coinvolte 27 automobili e cinque camion • Sono finiti in un banco di nebbia che frammista al fumo di una fabbrica ha formato un "muro nero" - Tra le vittime anche un autista cuneese i Dalla redazione romana) Roma, 4 gennaio. Ore 8 al chilometro 64,500 dell'autostrada Roma-Napoli nella corsia verso Roma: undici morti e ventisei feriti per una spaventosa serie di tamponamenti a catena. Causa prima degli incidenti è stato un banco di nebbia, aggravato dallo smog di una fabbrica di tessuti, la «Klopman Inter- acpmnlagdRm«national spa», che fiancheggia cil tratto autostradale. Venti- osette automobili e cinque au-, ctotreni si sono scontrati a ; uforte velocità a due chilome-, tna dal casello di Frosinone. i re 1 a «Ci siamo trovati di fronte ad un muro nero» è la concorde testimonianza dei superstiti. Tra i morti c'è un camionista di Chiusa Pesio (Cuneo), alcuni lavoratori pendolari e una famiglia di emigranti. Questa la dinamica del disastro. Una «Alfetta» di Reggio Calabria viene leggermente tamponata da una «Volkswagen» tedesca. Un in cidente da poco: mentre gli occupanti scendono per nc, certare i danni, sopraggiunge ; una seconda «Alfetta» con , targa Roma che urta la verni i re tedesca, sbanda e si porta 1 al centro della strada. Arriva una «127» in corsia di sorpasso che frena di colpo e viene tamponata da un autocarro «OM 100» di Trapani. Le corsie sono tutte bloccate, la visibilità è zero. Arrivano altre vetture. A questo punto la ricostruzione diventa impossibile. Dietro queste cinque macchine t soccorritori hanno trovato un groviglio inestricabile di lamiere. Ce ne sono alcune sollevate in aria e compresse tra due camion. Il disastro è avvenuto quando contro 11 ; uvvuiuku UUC1IIUU ..i.mww 11 Primo muro si è schiantato ^autotreno «Fiat 691». targa- !AIberione. morto sul colpo ■ L'impatto è stato distruttivo: sono rimaste letteralmente stritolate una «Ford Capri» di : Frosinone. una «Mini Morris» | seggeri della «Morris» Un ro¬ I mano di 28 anni Giovanni !?A?UZ^?' Che A* I bordo di una «Opel Kadett» targata Milano, è deceduto V^ W'%2L2ZKÌ Hif^SI^? | press0 1°sPedaIe dJ Frosl ! noncPochi minuti dopo l'ultimo ; tamponamento, è arrivata ! una pattuglia della «stradale» ! che ha dato l'allarme, dispo- | nendo immediatamente le mi-di Salerno, una Lancia «2000» di Frosinone, un autocarro «Fiat 662» di Napoli e una «A 112» di Viterbo. Tutte le cinque persone che viaggiavano sulla «Ford» sono morte, cosi pure tre pas- I sure di emergenza eo evitan- do cosi nuovi possibili tamponamenti. Il traffico è stato bloccato e deviato sulla via Casilina mentre- giungevano autoambulanze, autogrù ed elicotteri. Davanti ai soccorri tori si è presentata una scena agghiacciante: pozze di sangue a terra, resti di corpi or- ribilmente sfigurati. Poi, sparsi nel raggio di centinaia di metri, oggetti e regali che gli emigranti si portavano dietro a ricordo delle vacan , SJL^SyS'HjSjft55? I Capri» venivano tutti dal piccolo centro di Aquino e andavano a Roma per un funerale. I feriti sono 26. Tra questi ci sono quattro persone rico verate in fin di vita. Ecco le j dichiarazioni di testimoni di-j retti. Giuseppe Giacalone, che guidava un autocarro di Trapani: «L'urto è stato tremendo. Mentre piovevano pezzi di ferro da tutte le parti, il primo istinto è stato quello di scappare via da una specie di inferno ». Giuseppe Colangelo, di Monteleone di Puglia, guidava un Ford "Translt": «Ho pensato ai sette passeggeri che erano con me. Li ho estratti dall'auto. Si sono salvati tutti». Dopo 45 minuti dalla catastrofe il traffico è stato riaperto e le automobili da sud sono state fatte deviare nell'altra corsia. Sul posto si è recato il procuratore della Repubblica di Frosinone per accertare eventuali responsabilità e non solo degli automobilisti. Infatti i superstiti hanno tutti affermato che la zona era avvolta da una cappa nera che, unita al banco di nebbia, ha reso nulla la visibilità. Le indagini del magistrato tendono anche a sapere perché, in condizioni del genere, l'autostrada nel tratto tra Frosinone e Anagni non fosse stata chiusa per motivi precauzionali. j , ! , i | Il tragico groviglio di vetture sull'autostrada a 70 chilometri da Roma (Tclcf. Ap)

Persone citate: Giuseppe Colangelo, Giuseppe Giacalone