Miliardi per le case

Miliardi per le case Prospettive dell'edilizia in Piemonte Miliardi per le case Il presidente dell'Unione costruttori commenta il disegno di legge governativo - Forse 288 miliardi per i prossimi 3 anni • Le dire ipotizzabili per II Pie ' monte sono piuttosto basse rispetto al crescente fabbisogno di abitazioni: non possiamo, tuttavia, non riconoscere la prova di buona volontà dimostrata dal governo • : cosi il presidente della Unione dell'edilizia del Piemonte e della Valle d'Aosta Guido Massobrio ha commontato il disegno di legge che prevede In tre anni (dal '77 al 79) lo stanziamento di 3600 miliardi per il settore delle costruzioni (2100 miliardi per l'edilizia sovvenzionata, cioè per gli lacp: 1500 miliardi per l'edilizia convenzionata e agevolata) Gli stanziamenti regione per regione vengono stabiliti in base al numero degli abitanti. Al Piemonte — calcolano gli osperti — potrebbero essere assegnati 288 miliardi in tre anni: 168 per l'edilizia sovvenzionata. 120 per l'edilizia convenzionata e agevolata (In media. 96 miliardi per ciascuno dei tre anni. 56 per l'edilizia sovvenzionata. 40 per l'edilizia convenzionata e agevolata) Ouale risultato pratico possono dare i 288 miliardi ipotizzabili per il Piemonte? Quattromila abitazioni all'anno, calcolano ancora i soli esperti sulla base di un costo previsto in 24 milioni per casa: 2400 abitazioni In edilizia sovvenzionata. 1600 in edilizia convenzionata e agevolata. Dodicimila case in tra anni (se non si perde tempo, se si eliminano ritardi c rallentamenti erte s'accompagnano sempre a un aumento dei costi di produzione). Non e molto di fronte a un labbisogno annuo di circa 30 mila abitazioni. Una goccia nel mare della necessitò. Siamo, tuttavia, di fronte a un provvedimento importante. Spiega Massobrio: • II giudizio è positivo al di la delle dire previste perché finalmente il governo ha accettato il concet- to di programmazione Finora l provvedimento per l'edilizia opni provvedimento per era sempre preso In via straordinaria, concepito nell'ambito dl Interventi d'emergenza • Palliativi e niente più. Che coso significa un piano programmato nell'arco di tre anni? • Vuol dire — spiega Massobrio — che slamo dl fronte al primo stralcio del più ampio e proficuo piano decennale. Un primo passo importantissimo. Le amministrazioni locali, prima dl tutte quella regionale, potranno stabilire nel tempo I loro Interventi, mentre le Imprese, dal canto loro. di Ironie a prospettive concrete, potranno attuare quel rinnovameli to tecnologico capace di assicurare un contenimento del costi • SI calcola che i 2B8 miliardi utilizzabili in Piemonte potrebbero garantire lavoro a 4 mila - 4 mila 500 addetti all'anno, cioè a circa il 6-7 per cento degli occupati in edilizia nell'intero Piemonte Resta l'esiguità del frutto che lo stanziamento può dare. Massobrio sottolinea che gli alloggi costruibili con i finanziamenti previsti non sono più del 15 per cento del reale fabbisogno. Oui spezza una lancia a favore dell'iniziativa privata. • Non si può mortificarla ulteriormente — dice —. Pur nel disordine causalo dalla mancanza di strumenti urbanistici, ha coperto Uno a oggi I oltre II 95 per cento della prò j duzione •. Critica ' atteggiamento delle ; forze politiche • Tende a penaI lizzare sempre di più ogni InterI vento privato — afferma —. i' Illusorio credere di soddisfare la ! lame di case con il solo Intervenj to pubblico, cosi come è facile j Illusione credere che il settore edile possa riprendersi quando anche II comparto dei lavori pub! bile! i paralizzato nonostante ' l'Impegno. In Piemonte dell'anij mlnlstrazlone regionale • La situazione è complessa, e non da oggi. Sono anni ormai che ! l'edilizia cerca invano un ri In., ciò. I cantieri si bloccano, si fer- mano anche le attività collatora | II. Dal '73 a oggi in Piomonte il sottore dall'edilizia ha visto un ,i « i calo di addetti pan al 25 por conto Una soluzione? • Prendere II coraggio a quattro mani e varare provvedimenti improntati al necessario realismo — risponde Massobrio —. Realismo soprattutto negli Interventi che sl prefiggono di risolvere globalmente i problemi del territorio. Cosi come il disegno di legge regionale: tutela e uso del suolo. Al di là di ogni buona intenzione (che condividiamo) di mettere ordine, rischia nel latti di paralizzare gli strumenti urbanistici e. quindi, ogni attivila edilizia per i pros simì cinque anni >. )-0i L'ittg. Guido Massobrio

Persone citate: Massobrio

Luoghi citati: Piemonte, Valle D'aosta