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Metrò: la legge delega il parere alla Regione Metrò: la legge delega il parere alla Regione Lo rileva il pri: per sbloccare il finanziamento, il governo non deve consultare altri In attesa della convocazione della commissione ministeriale che deve decidere sull'equivalenza fra metropolitana leggera e metrò «pesante» di Torino, ieri 11 pri ha preso posizione con alcune osservazioni. Parla 11 segretario piemontese Aldo Gandolfi. ex assessore regionale ai Trasporti che pone l'accento sulla necessità di garantire 11 finanziamento statale (184 miliardi In conto interessi) alla città. Spiega: -Anche il pri è critico verso le proposte dell'assessore Rolando, perché sacrificano il centro storico. Ma di questo parleremo a tempo debito, se avremo risolto i nodi preliminari. Ed il nodo fondamentale è quello dei finanziamenti per ottenerli, ora bisogna superare lo scoglio della cosiddetta equivalenza». Gandolfl ricorda quanto accadde nel maggio '75, quando una commissione tecnica mista — Regione-Comune — aveva confermato, -senza riserve» che •una metropolitana classica sarebbe stata antieconomica» e che un metrò leggero «avrebbe determinato un rapporto costi-benefici sensibilmente più elevato». Precisa: -Già allora tutto era predisposto — c'era addirittura un avanprogetto—per passare rapidamente alla fase ese cutiva». A parere di Gandolfl, la giunta di sinistra -si è resa responsabile di una fase di ripensamento che ha fatto perdere più di due anni». Al contrario — sono sempre osservazioni del segretario pri —oggi 1 pareri sul sistemi di trasporto metropolitano non spettano al governo, poiché sono stati trasferiti sin dal 1972 alle Regioni. -Tra queste funzioni — aggiunge — c'è sicuramente quella di procedere all'approvazione dei progetti di massima ed esecutivt Se il ministero dei Trasporti, nel caso della metropolitana torinese, ha bisogno di un parere tecnico per autorizzare il Tesoro allo svincolo dei fondi deve avvalersi del parere degli organi amministrativi della Regione».