Il cenone, a tutti i costi

Il cenone, a tutti i costi Per S. Silvestro, tutto esaurito nei ristoranti Il cenone, a tutti i costi Il prezzo medio è sulle 30 mila lire, tra punte minime di 12 mila (spumante escluso) e massime di 70 mila - Ma è pressoché impossibile prenotare - In declino il «Capodanno diverso», le fabbriche in crisi resteranno deserte e silenziose Che barba il solito cenone di San Silvestro al ristorante, che noia quell'atmosfera a base dì .premi, cotillons e sorprese», che poca fantasia riempire ristoranti e discoteche fumosi e rumorosi... Ma che cos'altro rimane per festeggiare il nuovo anno? Non è proprio il caso di dire che c'è l'imbarazzo della scelta. Chi se lo può permettere ha già lasciato la solita citta, le solite facce, i soliti ambienti e si crogiola al sole delle isole esotiche. Non si disdegnano neppure Africa e India, c'è chi s'è -accontentato, di Saint Moritz e Cortina per non lasciare abbandonato quel familiare chalet cosi carino, cosi accogliente. Ma si consolino i nostalgici di casa nostra, anche i superfortunati indecisi se optare per le isole Mauritius, il Kenya o la Svizzera avranno il .problema» della notte di San Silvestro. Già, come lo passeranno loro? Anche a latitudini diverse, nel solito modo: o il cenone in un ristorante più o meno chic tra le note dell'orchestra di richiamo oppure tra domestiche pareti in compagnia di persone care. Quello che faranno la maggioranza dei torinesi. San Silvestro scorrerà sotto la Mole nel più tradizionale dei modi, niente manifestazioni originali o provocatorie, non fa più presa il capodanno nella fabbrica in crisi e occupata dai lavoratori in cassa integrazione. Fra i non molti contro-corrente ecco i cristiani del Sermig programmare la cena del digiuno, per .restituire» ai più poveri i fondi raccolti. E dopo «l'ultima cena del '78». tutti alla «marcia della pace» fino alla Consolata per la Messa con l'arcivescovo. E mentre questi festaioli alla rovescia sfileranno per le vie, ristoranti e discoteche rigurgiteranno di gente nella trepidante attesa delle 24. Sarà un pienone assicurato questa sera per ristoranti e discoteche che hanno organizzato cenoni e veglioni? Sono in pochi a metterlo in dubbio. -A bbiamo già esaurito le prenotazioni da un mese — assicura il gestore di un noto ristorante della collina — e siamo costretti a rifiutare clienti. Il tutto esaurito lo facciamo quest'anno come gli anni scorsi'. Ma la crisi... -Macché crisi — asserisce categorico il nostro interlocutore —. la gente può rinunciare a tutto ma non al cenone di San Silvestro. Creda a me, checché se ne dica in giro...'. Ma voi che prezzi praticate? «Per la cena, abbondante e speciale, spumante compreso, 25 mila lire, cinque mila in più dell'anno scorso. E' un prezzo giusto, ritengo, anche se in altri posti si chiedono 50-70 mila lire per un cenone. E anche in questi ristoranti si fa il pienone... Che cosa le dicevo? Per la notte più lunga dell'anno la gente non bada a spese, fa bene, fa male, non lo so... Dico che è cosi». Dalla collina al centro. Un ristorante in via Cernala. Il proprietario: «Ho l'esaurito anch'io, da tempo, come l'anno scorso. La mia è una clientela fissa che porta amici*. Prezzo? -Trentamila, cena con champagne e orchestra, menù ricercato. Pochi hanno fatto storie sul prezzo*. E in giro, tra i suoi colleghi, che arie tirano per questa sera? -Qualcuno è preoccupato, teme che la gen te rimanga in casa davanti al televisore...*. Altro controllo in un noto santuario della buona cucina veneta, viale XXV Aprile, in collina. Anche qui non si accettano più prenotazioni da 15 giorni, la tariffa viaggia sulle 40 mila, per una famiglia media sono 200 mila lire da sborsare per il benvenuto al 1979. -Ma sono compresi — precisa una portavoce — champagne, orchestra e cabaret*. Meno male. E chi vuol fare a meno di «mousse di salmone in bellavista* o di «cornetti di storione*, di «gamberoni alla trapanese* e di -bouchées à la Reine* può ripiegare sul -bue al barolo* nel ristorante dalla vecchia tradizione, 12 mila lire, escluso lo spumante. Certo, manca l'orchestra, i camerieri non avran no i guanti, i palati punteranno sulla quantità più che sulla qualità. Ma che cosa pretendere per 12 mila lire? E le discoteche saranno piene? -Va magra con le prenota zioni — confessa un gestore di corso Regina Margherita —. Da noi viene gente dai paesi, chissà arriveranno all'ultimo momento. Gli altri anni andava bene, perché dovrebbe cambiare que sta sera?*. E per i prezzi? «Dieci mila le dame, 12 i cavalieri, un po'di più dell'anno scorso, i costi aumentano anche per noi...*. In cambio di che cosa? -In cambio di musica, musica, e poi ricchi premi, giochi, cotillons, spumante, panettone Variano le tariffe anche per accedere nelle varie discoteche, sale da. ballo per tutti i gusti, immancabile il disc jockey affidato al semisconosciuto dal nome esotico Il tutto per regalare una «fantasia di luci», uno «scintillante 1979», una «nottata ok». Ma saranno in molti anche a privilegiare stasera «piole» e ritrovi che odorano del rustico profumo casareccio. E al raffinato champagne preferiscono un barbera temperatura am biente o un sobrio dolcetto., Che male c'è? Guido J. Faglia

Luoghi citati: Africa, Cortina, India, Kenya, Svizzera