Il medico sospeso "per imperizia,, ha riottenuto il posto nell'ospedale

Il medico sospeso "per imperizia,, ha riottenuto il posto nell'ospedale Il medico sospeso "per imperizia,, ha riottenuto il posto nell'ospedale Al Maria Vittoria, in seguito alla morte di una donna per aborto legale - Il vicepresidente: "Far chiarezza su tutte le responsabilità,, Il consiglio di amministrazione dell'ospedale Maria Vittoria, al termine di una seduta molto vivace, ha reintegrato nelle sue funzioni il dott. Giuseppe Oampochlaro, l'ostetrico indiziato di omicidio colposo insieme con il primario prof. Terzi. L'inchiesta è stata aperta 11 15 agosto dal giudice Rinaudo per chiarire le cause della morte di Cristina Quaranta, deceduta 47 giorni, dopo un aborto praticato nella divisione «Ostetricia B». Il medico era stato sospeso in via cautelativa fin dall'Inizio di luglio «per imperizia e negligenza», sulla base di un rapporto del direttore' sanitario dott. Naccari. La sua reintegrazione, che giunge con molto ritardo rispetto ai 90 giorni previsti dal regolamento ospedaliero (sulla questione vi è stato anche un ricorso al Tar), non ha mancato di suscitare perplessità sia nell'ambiente medico, sia fra gli stessi amministratori, che si sono trovati d'accordo sull'atto «dovuto», ma che devono ora superare obiettive difficoltà per il re inserimento del sanitario, dovuto al clima che si è venuto a creare al Maria Vittoria con il .caso Quaranta: Già al tempo della sospensione ci furono polemiche in quan¬ to non era stata convocata l'apposita commissione. Si era detto che la decisione era 'affrettata» e provocata dalla spinta dell'opinione pubblica e dell'Odi in particolare. Un consigliere dell'ospedale, il socialista Lamberto, ha sostenuto che il dott. Campochiaro .è stato vittima della contestazione» e ne ha difeso l'operato. Più cauti sono stati i comunisti. Il vicepresidente Caffaratti, pure d'accordo alla reintegrazione dell'ostetrico, ha Insistito sul fatto che deve ancora essere chiarita la morte di Cristina Quaranta: ..Devono essere viste e valutate tutte le responsabilità — ci ha detto — non solo quelle attribuite al dott. Campochiaro. Altri sono intervenuti: di chi è stato l'errore maggiore? Chi ha sbagliato deve pagare. Nessuno deve essere coperto. Non si pensi che si vuol mettere a tacere tutto. Attendiamo con fiducia le conclusioni della magistratura, che purtroppo tardano a venire: da questi ritardi nascono per noi obiettive difficoltà». Nel corso della riunione del consiglio si è anche parlato del fatto che contro il dott. Campochiaro vi sarebbe stata una discriminazione. Nei suoi confronti sarebbe stato preso subito 11 provvedimento di sospen sione, che invece non c'è stato verso altri sanitari coinvolti nell'Inchiesta. Due pesi e due misu re? Un consigliere ha ricordato anche che esiste la legge Marietti, molto precisa sulle responsabilità dei primari, degli assistenti e degli aiuti. Tutto però è sospeso in attesa delle decisioni della magistratura. •L'importante — dice il vicepresidente Caff aratti — è che l'ospedale non sia coinvolto totalmente in un caso, che non si generalizzi proprio per il rispetto dei malati che in queste strutture credono. Il Maria Vittoria non è solo il "caso Quaranta" ' Testimoni di Geova—I lavori del congresso regionale si apriranno 11 27. dicembre alle 8,30 al Teatro Nuovo.

Persone citate: Caffaratti, Campochiaro, Cristina Quaranta, Giuseppe Oampochlaro, Marietti, Rinaudo