Zaccarelli deve dare forfait

Zaccarelli deve dare forfait Zaccarelli deve dare forfait Benetti con la maglia numero dieci ed Oriali in mediana - Una tisana per evitare l'emozione dell'esordio DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ROMA — Renato Zaccarelli vedrà Italia-Spagna dalla tribuna: la maglia numero dieci sarà indossata da Benetti, con l'esordiente Oriali in campo sin dal primo minuto come mediano. La notizia del «forfait» di Zaccarelli era nell'aria e l'ultimo allenamento di ieri mattina al «Banco di Roma» ha sciolto ogni dubbio. Calciando, il centrocampista ha avvertito ancora il dolore alla coscia destra, quella convalescente dalla serie di lesioni muscolari e che non ha ancora riacquistato la normale tonicità. Bearzot. tenendo conto anche delle condizioni di forma lontane dallo «standard» ottimale, ha deciso di farlo riposare. «Giocare sarebbe stato un rischio: sono già rimasto fermo tre mesi e non vorrei ripetere una simile triste esperienza», commenta Zaccarelli. Bearzot. che la sinusite ha costretto a restare in borghese cedendo a Trevisan la direzione dell'allenamento, è della stessa opinione e, a chi gli obietta che Zaccarelli non doveva essere convocato, risponde: «Domenica scorsa, contro la Lazio, aveva finito la gara in crescendo. Pensavo che il problema fisico fosse risolto ma poi, allenandosi sul campo appesantito dalla pioggia, Zaccarelli ha avvertito un indolenzimento. Di qui la decisione, d'accordo con i medici, di non utilizzarlo. Non ci sono misteri, né qualcosa di poco chiaro, lo sono una persona onesta». Squalificato Antognoni, indisponibili Bettega e Zaccarelli. il tasso di classe della formazione «argentina» ha un sensibile abbassamento, ma l'amichevole con la Spagnababy offre a Bearzot l'opportunità di vedere come certi elementi sanno reagire, da uomini, ad un momento delicato e di valutare, in prospettiva, l'utilità dell'esperimento Oriali, nonché la funzionalità del «tandem» Rossi-Graziani, che è stato utilizzato solo in spezzoni di partita. Il tipo d'incontro ed i quattro cambi possibili gli consentiranno nella ripresa di presentare al pubblico romano (che è assai tiepido nei confronti di questa amichevole pre-natalizia e ultima di un 1978 esaltante) Paolo Conti al posto di Zoff, con la «matricola» Giordano pronto ad entrare, magari accanto a Rossi e Graziani, se la situazione lo richiederà. Bearzot ha una feroce allergia per la geopolitica e utilizzerà Giordano solo se sarà necessario. «Vorrei che gli azzurri mi tacessero divertire, divertendo anche gli spettatori, almeno per mezz'ora, come al "Mundial" — è l'augurio di Bearzot —. £' chiaro che, attraverso il gioco, si deve pensare al risultato, altrimenti non c'é divertimento. Basterà un certo spirito per convincersi che non si può aver dimenticato quanto di buono si è latto in Argentina sei mesi fa. Durante gli allenamenti I ragazzi mi sono sembrati pieni d'entusiasmo e uniti. Spero abbiano la mente sgombra da condizionamenti che derivano dalle alterne vicende del campionato. Non conosco la Spagna, che sta ripetendo quanto noi facemmo nel febbraio scorso schierando una formazione sperimentale. E' tutta gente giovane, che corre e ci impegnerà». — Perché anche lei non agisce come Kubala? «Il telaio ce l'abbiamo — ribatte Bearzot —: su di esso inseriremo gradualmente quegli elementi che possono diventare le future alternative in vista degli "europei". Nel secondo tempo farò dei cambi, ma è già importante vedere, per una partita intera, due giovani affermati come Rossi e Graziani. Giordano, che per caratteristiche tecniche e per acume tattico, può giocare in tutti i tre ruoli offensivi, andrà in panchina e vedrò se sarà il caso di lanciarlo. E sarà interessante osservare Oriali accanto a Benetti e a Tarde/// in un centrocampo che ricorda quello della Juventus ed al quale chiedo di far "barriera" e di giocare con semplicità, velocizzando l'azione. Tardelli starà su Leal. che è il regista degli spagnoli, mentre ad Oriali affiderò un altro avversario. Oriali. che in passato era spesso vittima di stiramenti, adesso ha un rendimento più costante e nell'Inter surroga molto b'ine il reparto mediano. E' uno che sa marcare e sostenere l'attacco». Gabriele Oriali aveva esordito in serie A proprio all'Olimpico il 7 gennaio '71 con la Roma (0-0) ed in quell'anno l'Inter approdò alla finalissima di Coppa dei Campioni con l'Ajax. A Rotterdam toccò al diciottenne Oriali controllare Cruyff. «Il grande Joan segnò due gol e ci fece impazzire», ricorda. Per non sentire l'emozione, Oriali berrà una speciale tisana che gli viene preparata da un erborista di Arma di Taggia e che gli ha già risolto il problema dell'insonnia alla vigilia delle partite. Paolo Conti, l'altra novità, ha già all'attivo due gare e mezza, più una Coppa del Mondo vissuta in panchina, ma giocare all'Olimpico per la prima volta in azzurro è motivo di soddisfazione. Quando Zoff uscirà, il «capitano» sarà Benetti, che aveva già avuto i gradi a Firenze contro la Turchia. «Con il pubblico romano la Nazionale non ha litigato e quindi non c'è da rappacificarsi — dice il portiere giallorosso —. Per me quarantacinque minuti sono meglio di niente ». Bruno Giordano, infine, sogna di esordire in Nazionale nella sua città. Il «reuccio di Trastevere», però, lancia un simpatico appello al pubblico affinché Graziani non venga fischiato per favorire il suo ingresso in campo, «lo sono già felice per questa convocazione — chiarisce il capocannoniere della serie A. Bruno Bernardi L'Interista Orlali farà oggi II suo esordio in Nazionale

Luoghi citati: Firenze, Italia, Lazio, Roma, Rotterdam, Spagna, Taggia, Turchia