La Cederna a Varese "rincara,, le accuse di Marzio Fabbri

La Cederna a Varese "rincara,, le accuse Querelata dai "suoi,, personaggi La Cederna a Varese "rincara,, le accuse La giornalista davanti ai giudici per le azioni legali del fratello di Leone, di un avvocato napoletano e di un parlamentare de DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VARESE — Per più di quattro ore Camilla Cederna, davanti ai giudici del tribunale di Varese ha risposto alle domande che le venivano poste in relazione alla causa per diffamazione promossa contro lei, autrice del libro «Giovanni Leone, la carriera di un presidente. (639 mila copie distribuite), da Carlo Leone, avvocato, fratello dell'ex Capo dello Stato, da Gabriele Benincasa, legale napoletano, e da Ignazio Caruso, parlamentare de di Acerra (Caserta). Ha parlato con un filo di voce dopo essersi scusata con il presidente per un'infreddatura. Ma dietro la sua consueta, apparente fragilità, è stata estremamente decisa: ha ripetuto, punto per punto, proprio le affermazioni che erano state considerate diffamatorie e anzi, in qualche caso, le ha ampliate. Una per una, sono state esaminate le posizioni dei querelanti. Gabriele Benincasa si era considerato offeso per avere letto di sè: 'Coinvolto di striscio nello scandalo Lockheed, napoletano, avvocato (basso, calvo, con gli occhi sporgenti da ipertiroideo) è insieme a Pasquale Acampora uno degli insaziabili incettatori di società, enti, organismi e organizzazioni di ogni genere, sia private, sia pubbliche, drenando dalle seconde i soldi che fanno comodo alle prime.,, oltrettutto speculatore efferato in qualità di presidente della Pierrel mette in piedi un progetto disastroso... per rinnovare l'impianto termale dei bagni di Bormio corredandolo lutto in giro da un numero imprecisato di condomini..: Inoltre la Cederna lo accusa di essere evasore fiscale con i suoi sette milioni denunciati per l'anno '76 e i trentacinque accertati. Il presidente del tribunale, Giovanni Pierantozzi, ha ascoltato le precisazioni del l'autrice consentendole di dettare direttamente a verbale. «Coinvolto di striscio nello scandalo Lockheed?», chiede alla giornalista. .Eccome.'spiega: «Quando nel '73 furono acquistati i terreni per la tenuta di Giovanni Leone "Le Rughe", Benincasa era consigliere delegato della Società Impianti Bergamini di cui era amministratore delegato Renato Cacciapuoti, arrestato per lo scandalo Lockheed: E ancora: 'Tramite la Bergamini nel gennaio '72, Cacciapuoti ricevette dal conto svissero indicato con il nome convenzionale Leman, 350 mila dollari delle tangenti dell'industria americana di aerei In più Benincasa — incalza la Cederna — era procuratore di cinque società anonime con sede nel Liechtenstein, che, all'epoca del rientro dei capitali dall'estero imposto dalla legge, inviarono soldi alla moglie di Benincasa e a due figli dell'ex Presidente della repubblica, Paolo e Mauro. Il denaro servi poi per l'acquisto dei terreni su cui sorsero "Le Rughe": Ma c'è dell'altro. Benincasa nega di conoscere Maria Fava, sotto processo davanti alla Corte costituzionale sempre per l'affare Lockheed. «Come spiega — chiede l'imputata — che le società Finam e Pierrel, di cui era presidente, hanno sede in viale Abruzzi 3 a Roma, lo stesso indirizzo dell'Industrialimport e della Ciset di Maria Fava?: Presidente del tribunale: «Meno male che era coinvolto solo di strùcio nello scandalo, altrimenti..: Per quanto riguarda il fratello dell'ex Presidente, la giornalista ha sostenuto le sue responsabilità nella conduzione dei beni di una confraternita napoletana. Ha aggiunto che un suo parere legale è stato determinante per la concessione delle licenze edilizie necessarie alla costruzione di un complesso residenziale a Baia Domizia, «cooperando cosi al disastro urbanistico ed ecologico del nostro Paese: ; La Cederna ha invece pre ferito non rispondere quando le è stato chiesto della grazia ottenuta per un detenuto da Carlo Leone lavorando «con il fratello Giovanni Capo della Stato: «Su questo parlerò quando sarà il momento — ha detto la giornalista —essendo un episodio che coinvolge anche l'ex Presidente della Repubblica ed è quindi oggetto di un processo per vilipendio E' intervenuto a questo punto il legale di Carlo Leone f ace n do notare come la grazia al carcerato in questione sia sta ta concessa dall'allora Capo dello Stato Giuseppe Saragat e non da Leone. Altro parziale scivolone della giornalista quando ha tirato in ballo un ex alto ufficiale, Cosimo Cassone, il quale, per l'accusa, (già fatta da un settimanale) di rapporti con Camillo Crociani, ha già vinto una causa. Sentiti dopo la giornalista gli altri imputati, lo stampa¬ tdhgtszLtppdziepdipcrnfse tore e il direttore editoriale della Casa editrice, i giudici hanno deciso di rinviare all'11 gennaio l'audizione delle parti lese, ieri presenti, ma rimaste fuori dell'aula «per discrezione», come ha detto Carlo Leone che però ascoltava attraverso una porta semiaperta. Marzio Fabbri

Luoghi citati: Bormio, Caserta, Roma, Varese