Tra metalmeccanici si delineo une scentre su aumente salariale e riduzione d'orario

Tra metalmeccanici si delineo une scentre su aumente salariale e riduzione d'orario A Bari l'assemblea dei delegati oggi vota per la piattaforma Tra metalmeccanici si delineo une scentre su aumente salariale e riduzione d'orario Le cricche alla relazione svolta martedì da Mattina (UH) sono state seccamente respinte ieri dal comunista Pio Galli (Cgil); questi è stato duramente attaccato da Bentivogli della Cisl dal nostro inviato speciale BARI — Per i 1400 delegati dei metalmeccanici è arrivato il momento delle scelte finali. Dopo due giornate di dibattito, oggi l'assemblea nazionale dovrà definire la «piattaforma» per il rinnovo del contratto di un milione e mezzo di lavoratori. E' prevista una serie di votazioni che potrebbero impegnare tutta la giornata. Nelle assemblee periferiche (di fabbrica, provinciali e regionali) non sempre si è arrivati a definizioni nette sui vari problemi e sovente le richieste sono state ampliate. Adesso si tratta di trovare soluzioni unitarie e compatibili. Ciò significa che non tutti i 1400 delegati torneranno a casa «avendo ottenuto tutto ciò che era stato chiesto nella propria provincia-. Il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil, Pio Galli, in un intervento molto applaudito, ieri ha detto: «Dobbiamo arrivare ad una "piattaforma"selezionata e rigorosa che sia la sintesi e non la somma delle l'arie richieste. Ciò non significa stravolgere le indicazioni di fabbrica-. Nessuno si nasconde che, nella seduta di oggi, il «momento delle scelte» potrebbe essere duro, senza però incidere sull'unità sostanziale della categoria. Uno dei se- gretavi nazionali della Firn. Lettieri (che politicamente appartiene all'estrema sinistra del pdup) ieri ci diceva: «Ci potrebbero essere anche otto ore di votazioni durissime, parola per parola, come non succede più nemmeno nel Parlamento italiano, quando non c'è ostruzionismo. Chi però, da votazioni dure, deducesse che non c'è più la categoria unitaria dei metalmeccanici, si sbaglierebbe profondamente ed i fatti lo smentirebbero a brevissimo termine-. E' una convinzione condivisa da tutti, anche da coloro che. polemicamente, rimproverano alla relazione generale (letta martedì da Mattina, a nome della segreteria) di non aver tenuto nel debito conto «le indicazioni venute dalla base-. Il comunista Pio Galli ieri ha difeso, senza riserve e in modo molto duro, la «relazione Mattina... Qualcuno ha creduto di vedere nell'atteggiamento di Galli il tentativo di creare un fronte fra Cgil e Uil. lasciando la Cisl su posizioni «oltranziste». L'intervento di Galli non è piaciuto al segretario generale della Cisl. Franco Bentivogli. Egli ha affermato che «non si possono cancellare i contributi migliorativi della piattaforma- ed ha definito la riduzione dell'orario «un tema di ampio respiro, corroborato da un ampio movimento a livello europeo-. Riferendosi in particolare ai comunisti della Cgil, Bentivogli ha aggiunto: «Gli antigovernativi dell'ultima ora dovrebbero ricordare di aver troppo garantito nei mesi scorsi un governo il cui bilancio è tutfaltro che soddisfacente per il sindacato-. Di conseguenza, Bentivogli ha chiesto che «si decida subito lo sciopero generale-. Infine, il segretario della Cisl, richiamandosi all'intervento di Galli, ha detto: «I defecati e soprattutto la loro unità sono un patrimonio di tutta la Firn e in questo senso l'apporto di ciascuno è insostituibile. Per questa stessa ragione ogni attacco attraverso fenomeni di schedatura politica o lottizzazione sono degenerativi e a questi la Firn de-1 ve essere capace di rispondere unitariamente-. Sulle questioni più controverse stanno lavorando tre commissioni: devono preparare i documenti che oggi saranno messi in votazione. Aumento salariale. All'inizio della giornata di ieri si era sparsa la voce che «la Firn avesse sbagliato i conti e che l'aumento medio fosse superiore alle 30 mila lire-. Nella realtà non si tratta di «un errore» ma di un problema che esiste da mesi e che i dirigenti hanno approfondito, con calcoli complessi (riportati nella «Nota per i delegati» inviata alle strutture periferiche in ottobre). Sommando alla vecchia paga base i 103 punti di contingenza congelati. l'E.d.r. (Elemento distinto della retribuzione) i 34 punti di contingenza maturati fino al gennaio 1977 (prima cioè che il valore del punto diventasse uguale per tutti) e le 15 mila lire di «denaro fresco» uguale per tutti, si arriva ad una paga base di 255 mila lire per il «primo livello», che viene fatto uguale a 100. I livelli successivi crescono fino a 198 per la settima categoria. Però per ristabilire le distanze tra una categoria e l'altra (riparametrazione) risulta che gli aumenti per alcune categorie diventerebbero di 40-50-60 mila lire. Per ritornare alle «trentamila lire medie» bisogna dunque studiare dei meccanismi, cioè assorbire dei superminimi. A questo punto comincia il contrasto: alcuni propongono di assorbire solo i superminimi individuali, altri dicono che bisogna assorbire anche i superminimi collettivi (premi di produzione, cottimi collettivi, ecc.). Comunque, tutti sembrano d'accordo su un punto: «Non bisogna superare le trentamila lire medie-. Riduzione dell'orario. Il «punto più caldo» è quello della siderurgia. Nella «ipotesi di piattaforma» approvata dal Consiglio generale della Firn in ottobre, la riduzione a 36. ore settimanali veniva proposta solo per i cicli continui (cioè per le lavorazioni che hanno 21 turni: 3 turni al giorno per 7 giorni alla settimana, compresa la domenica). In pratica, la riduzione cosi formulata, riguarderebbe solo la siderurgia pubblica (Italsider, Bagnoli, Taranto). Scatti d'anzianità. C'è l'accordo per stabilire 5 scatti al 5 per cento della futura paga base, per operai ed impiegati nuovi assunti. Il contrasto riguarda il trattamento degl'impiegati in forza: la tesi prevalente è che gl'impiegati in forza debbano conservare il diritto ai 12 scatti; altri, per esempio i milanesi, invece, sostengono che la riforma deve essere applicata a tutti immediatamente, salvo riconoscere agl'impiegati in forza un «risarcimento» limitato ai prossimi 6 anni. Sergio Devecchi

Luoghi citati: Bari, Taranto