Scompariranno 335 preture? Domani una prima risposta

Scompariranno 335 preture? Domani una prima risposta Il Senato interroga il Consiglio della magistratura Scompariranno 335 preture? Domani una prima risposta Ventitré sono in Piemonte, sei in Liguria, tredici in Lombardia - La loro attività è stata, durante questi ultimi anni, abbastanza scarsa ROMA — La proposta è drastica: sopprimere 355 preture, delle quali 23 in Piemonte, 6 in Liguria. 13 in Lombardia e 16 nel Lazio, dove l'attività giudiziaria è stata, in questi ultimi anni, abbastanza scarsa e recuperare, quindi, altrettanti magistrati da destinare ad altre sedi per fronteggiare situazioni che è poco definire critiche soprattutto nei grandi centri, dove il lavoro sta diventando sempre più opprimente. Il Parlamento ha cominciato a prendere in esame il problema; ma prima di decidere il Senato ha interpellato il Consiglio Superiore della Magistratura che dovrebbe pronunciarsi domani sull'argomento. In Piemonte, nella sostanza, dovrebbero essere soppresse, perché praticamente inutili, le preture di Nizza Monferrato (circondario di Acqui Terme); di Canale e di S. Stefano Belbo (circondario di Alba); di Ovada e Valenza (circondario di Alessandria) destinate ad essere assorbite in quella di Serravalle Serivia; di Donnaz (circondario di Aosta); di Moncalvo (circondario di Casale Monferrato); di Borgo San Dalmazzo, Demonte e Dronero (circondario di Cuneo) da ricostituire, però, a Possano: di Cuorgnè e di Strambino (circondario di Ivrea); di Carrù e di Dogliani (circondario di Mondovl) assorbite dalla pretura di Ce va; di Perosa Argentina (circondario di Pinerolo); di Racconigi, Savigliano e Venasca (circondario di Saluzzo); di Lanzo Torinese e di Rivarolo Canavese (circondario di Torino); di Omegna (circondario di Verbania); di Santhià e di Trino Vercellese (circondario di Vercelli). E' previsto che in Liguria scompaiano le preture di Pontedecimo (circondario di Genova); di Aulla e Pivizzano (circondario di La Spezia) che saranno assorbite da quella di Pontremoli; di Bordighera e Taggia (circondario di Sanremo); di Varazze (Circondario di Savona) che potrebbe essere unificata a quella di Cairo Montenotte. Nella mappa degli uffici giudiziari della Lombardia, invece, il programma prevede la soppressione delle preture di Lovere e Zogno, alle quali potrebbe anche aggiungersi quella di Almenno San Salvatore (circondario di Bergamo); di Orzinuovi (circondario di Brescia); di Casalmaggiore e forse di Soresina (circondario di Soresina); di Asola, Bozzolo, Gonzaga e Viadana (circondario di Mantova) e forse di Castiglione e Revere; di Bellana (circondario di Lecco); di Corteleona (circondario di Pavia), di Morbegno e forse Chiavenna (circondario di Sondrio); di Mede e forse di Mortara (circondario di Vigevano); di Casteggio e forse di Stradella (circondario di Voghera). Quello di eliminare gli uffici giudiziari inutili o comunque superflui perché producono annualmente un volume di affari penali e civili molto ridotto è un problema antico di quasi 40 anni e, purtroppo, mai risolto. Sull'opportunità di' dare un nuovo assetto alla distribuzione delle preture e dei tribunali nel Paese si cominciò a discutere sin dal lontano 1941 quando, però, si giunse alla conclusione di lasciare immutata la situazione di fronte alle pressioni dei paesi interessati. Nel dicembre 1956, finalmente, il Parlamento delegò il governo a decidere: ma tutto rimase come prima, sino al di cembre 1963 quando con un decreto presidenziale si stabili la soppressione di 80 pretu re. Non era però sufficiente a risolvere radicalmente il problema che nell'agosto scorso il ministro della Giustizia è tornato a riproporre al Parlamento. Le prospettive, questa voi ta, dovrebbero essere migliori: il Consiglio Superiore della Magistratura sembra deciso nell'attuare il programma; il Parlamento anche se sono da prevedersi numerosi ostacoli costituiti da questioni di pseudo-prestigio (a Sulmona, vent'anni or sono, scoppiò una rivolta perché si intendeva abolire il distretto militare) e da interessi locali. Risolto il problema delle preture, il Consiglio Superiore della Magistratura e il Parlamento intenderebbero poi affrontare quello dei tribunali inutili che sono in numero superiore a ogni previsione. D'altro canto non è logico che in talune grandi sedi (per esempio: Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo) pochi giudici siano sommersi da un lavoro ossessionante con la conseguenza che l'arretrato in penale e in civile aumenta di anno in anno mentre altrove alcuni dei magistrati abbiano il privilegio di esaminare, si e no, cinque o dieci processi al mese.

Persone citate: Castiglione, Revere