Contrari a Pedini per questi motivi

Contrari a Pedini per questi motivi Assemblea al Politecnico Contrari a Pedini per questi motivi Tre commissioni studentesche hanno formato un nutrito «dossier» di protesta i a o n o l e a a 4 e o e a e . e a l e n a rì o a o .Al Politecnico protestiamo con i ragionamenti», si è detto ieri nell'affollata assemblea studentesca svoltasi in un'aula di Ingegneria. Eppure la giornata si era iniziata in modo tutt'altro che pacifico: un centinaio di giovani aveva raggiunto gli uffici del primo piano per ottenere, dopo una burrascosa discussione con il rettore Rigamontl. che le lezioni fossero sospese in modo da consentire a tutti di partecipare. Perché questa assemblea? «E' il risultato di una settimana di lavoro svolto da tre commissioni sul decreto Pedini, dipartimenti, problemi specifici». I relatori si sono alternati al microfono per spiegare le conclusioni cui i gruppi di studio sono giunti dopo l'esame della situazione concreta. Non sono emerse novità o scoperte particolari (né poteva essere diversamente), ma piuttosto una serie di indicazioni che gli studenti vorrebbero collegare attraverso le commissioni, diventate permanenti, con altre facoltà e con la società esterna. Analisi del «Pedini.: «.Ripropone una Università di élite con i/ tentativo di adeguare il numero degli iscritti alle strutture che sono rimaste più o meno quelle di cinquantanni fa. Ne è un esempio il fatto che il diritto allo studio non è garantito da servizi adeguati, ma soltanto dall'assegno di 500 mila lire all'anno contro una spesa di mantenimento calcolata al minimo in circa 2 milioni». Tempo pieno ed incompatibilità. .Sono punti irrinunciabili se si vuole arrivare alla riforma». Si chiedono 12 ore settima- mi i mmmmiimmmi nali. anche in vista di lavori interdisciplinari. Gli studenti vogliono commissioni che, per ogni consiglio di corso di laurea, verifichino i lavori svolti da ogni docente alla conclusione di ogni anno accademico. Dipartimenti. Sembrano essere stati dimenticati dai responsabili di innovazioni e riforme. Ma i giovani giudicano il dipartimento un obiettivo molto importante. Vorrebbero che al Politecnico si avviasse un tipo di sperimentazione dipartimentale finalizzata a problemi fondamentali quali energetica, territorio, riconversione di settori produttivi. Problemi specifici di Ingegneria. E' ventilato lo slittamento del semestre. «Non siamo d'accordo — affermano gii studenti — i professori che vogliono questo sono reazionari. Dicono che abbiamo perso tre settimane, ma le abbiamo anche ricuperate con il taglio delle vacanze». Comunque i semestri hanno perso la caratteristica per cui erano nati: .Effettiva partecipazione a lavori e studio. Si deve ritornare ad un impegno serio». Qualche rimprovero ai docenti «per la loro brillante assenza». Poi una indicazione: oggi alle 15 ad Architettura, assemblea delle strutture di base allo scopo di concordare una manifestazione

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