Nome di una donna coraggiosa a una materna della Falchera

Nome di una donna coraggiosa a una materna della Falchera Militante comunista perseguitata dal fascismo Nome di una donna coraggiosa a una materna della Falchera Pia Carena, erede di una famiglia di artisti, fu stretta collaboratrice di Gramsci e moglie di Alfonso Leonetti - Una lunga battaglia Pia Carena Leonetti: una delle «donne forti di Torino», una vita fatta di militanza politica in tempi difficili, ritmata su lotte ed esili: a lei è stata intitolata la nuova scuola materna di via Abeti 12 alla Falcherà. Nata da una famiglia borghese — suo padre era un noto orologiaio di Casa Savoia e fra i suoi parenti c'erano stati magistrati, prelati ed artisti come il pittore Felice Carena — Pia Carena fu giornalista e stenografa prima &IVAvanti! torinese diretto da Ottavio Pastore, quindi all'Ordine Nuovo di Antonio Gramsci. Di Gramsci fu anche stretta collaboratrice nel movimento dei consigli dì fabbrica che ebbe l'organo promotore proprio nella rivista comunista. Dopo l'avvento del fascismo e la soppressione del giornale, Pia Carena fu al Lavoratore di Trieste, poi M'Unita di Milano. Nel 1927 entrò a far parte del primo centro clandestino del partito comunista. Fu in questo periodo che sposò Alfonso Leonetti, ex redattore capo dell'Ordine Nuovo, e in quest'epoca s'iniziò la' sua vita di esule. Costretta ad emigrare prima in Svizzera e quindi in Francia, Pia svolse a Parigi, presso l'ambasciata italiana, una intensa attività a favore dei nostri emigranti nel difficili momenti se guiti alla Liberazione. Un impegno che le valse la «Stella alla solidarietà italiana». Nel 1960 eccola nuovamente in Italia con il marito: anziana, malata, ma sempre pervasa da quella tensione intellettuale e politica che aveva caratterizzato i suoi anni di gioventù. Sono di allora opere come Gli italiani del Maquis che la critica definì -vero monumento agli anonimi caduti in Francia per la loro e nostra libertà- ed altri scritti come I racconti, giudicati -cose di perfetta poesia e di struggente semplicità-. A 10 anni dalla morte. Torino ha voluto ricordare questa donna coraggiosa dedicandole una scuola che, costruita come «materna», ha funzionato per un anno aperta ai bambini del distretto 19.1 locali della Pia Carena Leonetti sono stati «imprestati» alla elementare Pablo Neruda che lamentava i doppi turni. Si prevede, però, che nel volgere d'un paio d'anni, a causa del calo della popolazione, la Neruda sarà autosufficiente e il nuovo istituto potrà tornare alla sua funzione di scuola materna per cui è nata.

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano, Parigi, Svizzera, Torino, Trieste