Assenteismo, aborto, bilancio fonti di contrasto in Regione

Assenteismo, aborto, bilancio fonti di contrasto in Regione Riunioni dell'Ufficio di presidenza e della giunta Assenteismo, aborto, bilancio fonti di contrasto in Regione Una lettera di Sanlorenzo a Viglione sui lavori dell'assemblea -1 medici obiettori esercitano un loro diritto consentito dalla legge -Il conto preventivo; da ottobre dicono che c'è, ma l'assessore non lo presenta Il consiglio regionale di giovedì scorso, convocato solo 36 ore prima della seduta e quindi senza che i relativi documenti da discutere fossero presentati ai gruppi con le 48 ore di anticipo prescritte dal regolamento; la presenza In aula di soli 33 consiglieri su 60, la mancanza di molti assessori con conseguente impossibilità di svolgere le interrogazioni previste, continuano ad avere un seguito polemico. Se ne è parlato in sede di ufficio di presidenza del consiglio e di conferenza dei capigruppo, se ne è parlato in giunta. Soprattutto sulla base di una lettera con la quale 11 presidente dell'assemblea, Sanlorenzo, segnala all'organo di governo piemontese: -Non pare più ammissibile la procedura finora usata che a ordine del giorno formato singoli assessori chiedono al presiden- te del consiglio l'iscrizione di altri per motivi pressanti-. Se 1 motivi sono davvero urgenti, dice 11 presidente, la richiesta si faccia direttamente In consiglio in modo che sia l'assemblea a giudicare. Comunque non saranno più consentite discussioni di argomenti senza che 11 materiale sia stato inviato al gruppi 48 ore prima della seduta .come prescrive il regolamento-. E poi l'osservanza dell'orario: se la seduta comincia alle 9,30 gli assessori che devono rispondere a interrogazioni devono essere presenti a quell'ora. Assessori e interroganti sono Invitati a osservare i «tempi» loro concessi per dare le informazioni. Qualche tempo fa Sanlorenzo aveva messo sul tavolo un .segnatempo» da cucina col quale disciplinava gli interventi; poi è scomparso. Forse sarà il caso di ripristinarlo. Ma c'è stata polemica anche in giunta. Per due motivi soprattutto. Il primo riguarda la delibera di pubblicizzazione dell'elenco dei medici obiettori per l'aborto. Questa delibera non ha ottenuto il visto del commissario di governo il quale ha chiesto chiarimenti. Comunque in giunta esiste una spaccatura: i comunisti sono contro la pubblicizzazione del nome di chi, in fondo, esercita un diritto consentitogli dalla legge. Secondo motivo: il bilancio. La giunta si è infine convinta che non è sufficiente far pubblicare su un giornale con tono trionfalistico che il bilancio è pronto e che è di tanti miliardi. Sono cifre note fin dalla fine di ottobre; ma la realtà è che il bilancio continua a circolare nel chiuso dell'assessorato mentre dovrebbe essere inviato alla I Commissione che prowederà a tutti gli adempimenti per la discussione in aula. Tra gli adempimenti ci sono le consultazioni dei Comprensori. I quali sono quindici: ammesso che se ne sentano uno al giorno cominciando da lunedi, fatte salve le domeniche, si arriva a dopo Natale. Ma bisognerà pur lasciare ai Comprensori il tempo di esaminare 11 documento. Non stupisce perciò che la giunta sia costretta prima delle feste a chiedere l'esercizio provvisorio per consentire la normale amministrazione. Certo che questo bilancio è molto importante, perché è l'ultimo che sarà gestito prima delle elezioni dell'80. Ma ciò non è sufficiente a far passare come compiuto un documento che è ancora tutto da decidere, come lo era il 23 ottobre scorso quando il presidente Viglione ci dichiarò: -Sarà un bilancio di austerità-, d. garb.

Persone citate: Sanlorenzo, Viglione