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L'ex presidente della Sagat risponde alle accuse mosse dal suo successore L'ex presidente della Sagat risponde alle accuse mosse dal suo successore "Tutti gli atti furono assunti nell'ambito della legalità,, - Commenta ancora; "Forse si vogliono nascondere attuali preoccupazioni,, L'ex presidente della Sagat, 11 de Carlo Baitone, ha replicato alle accuse pubblicate ieri dalla «Stampa» contenute nella' •comparsa giudiziaria* relativa alla causa civile promossa dalla società progettista della 'Seconda pista* di Caselle, la Eie di Milano, contro la stessa Sagat e il suo ex direttore, Mario Marra. Baitone afferma di non ritenere di esprimere valutazioni nel merito del fatto: «Si tratta di una causa civile — afferma — nella quale alcune controparti rivendicano ciascuna propri presunti diritti. Sarebbe scorretta qualsiasi dichiarazione, mentre è certamente opportuno il riserbo nel rispetto della dottrina e della competenza del Tribunale cui è affidato il giudizio*. •Per quanto mi riguarda, e per gli atti richiamati nella causa, essi (sempre ispirati alla massima correttezza) sono stati assunti nell'ambito della legalità e delle competenze e non vedo come possano avere motivi di censura. Di ciò è fornita ampia e documentata motivazione e giustificazione tecnica e giuridica nella memoria costitutiva che sarà presentata al giudice*. • Piuttosto — aggiunge Baitone — mi pare avventato da parte di Filippa discutere della buona fede, coinvolgendo professionisti universalmente stimati (l'ing. Marra) e una società di progettazione (la Eie) che tanta fiducia gode da essere attualmente la principale collaboratrice della Regione Piemonte nel settore aeroportuale*. • Circa le argomentazioni riportate nel documento Sagat, mi pare piuttosto necessario rivelare come siano quelle stesse sbandierate all'epoca della demagogia delle mani pulite e che erano state motivo di inchieste e di dibattito nel Consiglio comunale con invio degli atti, anche su ri¬ chiesta della de. alla Procura della Repubblica e da questa archiviati*. •Non si riesce a capire — conclude Baitone —il motivo del loro recupero in questo momento: forse un puerile tentativo di Filippa (attuale presidente Sagat, ndr) di distrarre l'attenzione dagli insuccessi della propria gestione aziendale e dalle disordinate vicende degli appalti per la 825 (ristrutturazione dello scalo) che incominciano evidentemente, seppure con ritardo, ad impensierirlo*.