La cooperativa Aurora prevedeva alloggi sulle nuvole: nove arresti

La cooperativa Aurora prevedeva alloggi sulle nuvole: nove arresti A Borgaro una colossale truffa di costruzioni-fantasma La cooperativa Aurora prevedeva alloggi sulle nuvole: nove arresti Tra gli organizzatori del raggiro, anche l'ex vice-sindaco della cittadina e una giovane donna - Una sessantina di soci aveva già versato uno-due milioni a testa - Li rivedranno mai? Avevano dimenticato un particolare tutt'altro che trascurabile i promotori di una cooperativa per la costruzione di case a Borgaro: s'erano dimenticati del terreno e dei permessi di edificazione. L'area cosiddetta edificabilc esisteva soltanto sulla carta. E le licenze? Qualche santo avrebbe provveduto. Ma questa volta il «miracolo» non c'è stato, è intervenuto il pretore che ha mandato in carcere i nove principali protagonisti della cooperativa-ombra. Pesanti le accuse: associazione per delinquere, truffa aggravata e continuata, falso in bilancio. Da ieri i nove non sono piti in circolazione; ma sono spariti anche gli oltre cento milioni incassati dagli orchestratori del raggiro. Una sessantina di soci della cooperativa-truffa si sta chiedendo se e quando potrà recuperare i soldi dati in anticipo. Vediamo innanzitutto i nomi dei nove finiti in carcere. Il personaggio più noto nel paese dove sarebbero dovute sorgere le case, è Giuseppe De Vita, 37 anni, un postino che fino a poco tempo fa ricopriva l'incarico di vice sindaco a Borgaro. Socialista come Gian Maria Ammassali, 34 anni, farmacista, da poco trasferitosi a Milano, segretario della sezione psi a Borgaro. p«MvzmdncmBcSPadM I due si sono alternati alla presidenza della cooperativa «Aurora» insieme con Claudio Malocchi, arrestato a Milano, in via Grifflnl 8 dove ha la residenza. Gli altri sei. raggiunti dal mandato di cattura del pretore di Ciriè, Di Palma, sono personaggi che nella cooperativa ricoprivano incarichi vari: Tommaso Stano, 49 anni, Torino, via1 Buriasco 20/15: Maria Luisa Alme, 23 anni, Lein), via San Francesco al Campo 136; Arturo Scandolera, 38 anni, Torino, via Pescara 4; Antonio Mameli, 43 anni, Torino, via Boston 12; Aldo Piliego, Borgaro, via Ciriè 30; Mario Lazzarin, Torino, c. Vittorio Emanuele 9. II via a quella che sarebbe diventata la cooperativa-truffa risale ai primi mesi dell'anno scorso. Il progetto è allettante: circa 150 alloggi, da tre a cinque vani, prezzi vantaggiosi, minima la quota d'iscrizione (250 mila lire), comode rate fino al 50 per cento del valore dell'alloggio, il resto mutuo agevolato. L'iniziativa riscuote subito ampi consensi anche perché viene «sponsorizzata» dalla locale sezione socialista e dal vicesindaco, intraprendente e conosciuto. «Aurora» è il nome della costituenda cooperativa: nome che, visto l'epilogo, suona amaramente ironico. Si formano gli organi statutari, si creano presidenza, vicepresidenza, amministratori, sindaci; la sede è lussuosa. Per tanti aspiranti ad avere un tetto proprio, 1'. Aurora» diventa il sogno che si sta per realizzare. Passano i mesi, si riscuotono le prime rate, uno-due milioni a testa. Ma progetti precisi e tempi di attuazione del complesso edilizio, rimangono molto vaghi. Se ne parla anche in consiglio comunale ed un esponente della de, in minoranza nel Comune, chiede informazioni precise. Il sindaco Sola, comunista, risponde senza ambiguità: il terreno per la cooperativa Aurora non esiste, nessuna assegnazione è stata fatta. Tra i soci cominciano le defezioni. Ammassari, a quel tempo presidente, chiede un incontro col sindaco, fa presente che dalla tassa della cooperativa sono spariti 116 milioni, che la questione diventa delicata... La risposta del sindaco Sola non tarda a venire: informa il pretore Di Palma e gli invia un primo esposto. Negli uffici dell'.. Aurora, arriva la Guardia di finanza che sequestra tutti i documenti della cooperativa. Il vice sindaco De Vita si dimette, il psi lo espelle dal partito insieme con l'Ammassali. Dove sono finiti i soldi versati dai soci? Come hanno potuto questi essere raggirati in maniera cosi plateale? Il giudice, dopo un primo esame del materiale sequestrato, decide che non c'è tempo da perdere e firma i mandati di cattura per nove presunti responsabili. Pare che la cooperativa abortita di Borgaro sia legata ad altre fini- te ugualmente male, come quella di Venaria, ad esempio. L'inchiesta, appena all'inizio, promette altre sorprese. Guido J. Paglia Giuseppe Minello Giuseppe De Vita, ex vicesindaco socialista di Borgaro, il farmacista Gian Maria Ammassari; Tommaso Stano ed Antonio Mameli Arturo Mario Scandolera, Maria Luisa Aiiric, Mario Lazzarin ed Aldo Piliego sono stati arrestati dai carabinieri